Ciao a tutti!
Oggi ho provato la mia modifica del pst e ne sono abbastanza soddisfatto.
Il telescopio impiegato è stato uno Stellarvue 102/800 dunque un f8.
Come noto il telescopio donatore deve avere un rapporto focale quanto più simile a f10 per far funzionare l'etalon del pst. Questo perchè la banda filtrata dipende dall'angolo di incidenza della luce sull'interferometro, maggiore sarà l'apertura del cono di luce (f basso) maggiore sarà la dispersione angolare del fascio e minore l'efficienza filtrante. Questo è il motivo per cui viene richiesto in filtri come i daystar l'impiego di rapporti come f30, per garantire un fascio più possibile collimato.
Inoltre il telescopio impiegato deve avere un backfocus che permetta di porre l'etalon del pst 20cm prima del primo fuoco.
Nel mio caso il mio telescopio non soddisfaceva nessuno dei requisiti; per il rapporto focale poco male, perchè l'etalon stesso ricollima il fascio in ingresso, in maniera tale che sia f10, in tal caso però il cono incidente viene troncato e nel mio caso il telescopio si sarebbe comportato come un 80mm e non un 100mm, che comunque non sarebbe stato male. Il backfocus era un problema invece poichè non mi consentiva di andare a fuoco.
Dato che non avevo voglia di tagliare il tubo o di comprare un altro telecopio ho deciso di impiegare una telecentrica.
Il fuoco è stato estratto attraverso una powermate telecentrica 2X, il rapporto focale si porta così a f16 e il backfocus è più che sufficiente per andare a fuoco.
Il secondo punto che ho voluto provare è stato fare a meno dell'erf. Questo perchè tale pezzo è costoso ma soprattutto proibitivo per grandi diametri, a meno di non collocarlo internamente. Prendendo spunto da questo link della daystar
http://www.daystarfilters.com/inout_art ... Refractors, ho impiegato un accoppiata di filtro UV/Ir cut, R e halpha, i primi due montati prima della telecentrica, cioè a monte di tutto il modulo halfa.
L'idea di base della daystar è che tali filtri non si scaldano anche se messi nel cono della luce solare, perchè l'azione di filtraggio avviene attraverso riflessione invece che assorbimento e per il resto sono trasparenti a tutte le altre lunghezze d'onda. Non posso che confermare che anche dopo 6h di osservazione tali filtri rimangono freddi, così come la powermate.
Tuttavia è possibile che questi creino turbolenze interne dato che UV/Ir vengono riflessi all'interno del tubo, la lente tuttavia era fredda. Nel futuro credo che passerò comunque ad un ERF interno.
Insomma riassumendo ecco il telescopio con il modulo halfa. In successione, focheggiatore originale, powermate 2" con all'interno filtri UV/Ir e R, etalon, focheggiatore elicoidale, diagonale con BF5 e oculare.
Non ho ben controllato la distanza tra etalon e primo fuoco che potrebbe essere anche maggiore di 20cm, il tutto comunque va ovviamente a fuoco.
Allegato:
foto 2.JPG [ 215.37 KiB | Osservato 1322 volte ]
Allegato:
foto 1.JPG [ 187.58 KiB | Osservato 1322 volte ]
A questo proposito mi piacerebbe che qualche esperto mi dicesse quanto tale distanza è critica e quanto posso aspettarmi differenze se l'etalon si trovasse a distanze minori, questa dei 20cm non mi è ben chiara.
E qui un pò di risultati ottenuti con qhy5-IIL a circa 50fps. Vi allego un pessimo tentativo di elaborazione. I video sono stati acquisiti senza troppo criterio, non ho fatto molta attenzione a gain ed esposizione ma imparerò spero. Il risultato non mi sembra malissimo ma non ci avviciniamo ancora alle bellissime foto viste in rete. Problema di posizione dell'etalon? Incapacità mia?
Allegato:
test4.jpg [ 406.13 KiB | Osservato 1322 volte ]
Allegato:
test3.jpg [ 453.94 KiB | Osservato 1322 volte ]
Allegato:
test2.jpg [ 375.97 KiB | Osservato 1322 volte ]
Allegato:
test1.jpg [ 163.33 KiB | Osservato 1322 volte ]
Visualmente uno spettacolo quando il seeing lo consente, visibili protuberanze molto tenui
e archi appena appena accennati, anche i dettagli del disco risultano più evidenti, i filamenti quasi tridimensionali.
Problemi, innazitutto lo sbalzo del tutto, il focheggiatore originale risulta molto estratto e flette paurosamente, il che mi peggiora in maniera vistosa l'immagine forse a causa di un disassamento tra etalon e asse ottico, per il futuro farà quindi fare una prolunga per evitare di estrarre il focheggiatore troppo. Lo stesso elicoidale flette e si disassa risultando durissimo da girare, e lo sostituirò con un focheggiatore a corsa breve tipo SC, così il tutto risulterà più in asse con il fascio ottico.
Fatto questo vorrei provare una telecentrica più delicata tipo 1.5X per avere un pò meno focale ed essere meno soggetti al seeing anche a bassi ingrandimenti.
Upgrade più massicci saranno poi sostituire il BF5 con un 10 e passare poi ad un 150mm acromatico, anche in tal caso con una telecentrica per avere il giusto rapporto focale potrò sfruttare tutti i 150mm dell'obbiettivo
altra cosa carina è la modularità, si sfila il modulo halfa e si monta il prisma di hearshel baader per visioni mozzafiato in luce bianca.
Giusto una nota personale. Ho poi confrontato con il PST originale ma double stacked, beh devo dire che non c'è storia, il double stack porta più dettagli le regioni attive appena visibili nell'originale sono ora evidenti, tuttavia il disco diventa molto più scuro e nel complesso l'immagine risulta comunque più dettagliata sulla modifica.