Ciao a tutti,
ho approfittato della vicinanza relativa dei due asteroidi per raffinare le tecniche spettroscopiche su questa tipologia di oggetti. Gli asteroidi, riflettendo la luce solare, mostrano uno spettro di tipo G2V che si discosta da quest'ultimo sulla base della tipologia del materiale di cui sono costituiti e che gli permette di riflettere in modo più o meno efficace la luce incidente. Rapportando lo spettro dell'asteroide con quello di una stella di tipo solare G2V è possibile ottenere la riflettanza relativa, ossia la capacità di riflettere la luce solare incidente alle diverse lunghezze d'onda (colori).
Un lavoro sistematico di spettroscopia su circa 1400 asteroidi venne fatto nel 2002 da Bus e Binzel con la SMASS (Small Main-Belt Asteroid Spectroscopic Survey). Questo lavoro permise di definire la classificazione tassonomica degli asteroidi in 26 tipi.
Ho ottenuto lo spettro dei due asteroidi il 28 giugno, usando un telescopio LX200-8 con una camera CCD SBIG ST7-XME ed un filtro di diffrazione Star Analyser 200 montato sulla ruota portafiltri. I due asteroidi al momento dell'osservazione avevano una magnitudine apparente di 8.3 per Ceres e 7.0 per Vesta. Per ottenere un buon segnale ho ripreso rispettivamente cinque e tre frame da 120 secondi (pose guidate). Come stella di riferimento G2V ho usato la HD 119550 che si trovava ad un'altezza sull'orizzonte non molto diversa da quella dei due asteroidi (stessa massa d'aria). Per la calibrazione spettroscopica ho usato RSpec.
Il risultato ottenuto si può vedere nella figura allegata che mostra nella parte superiore il profilo spettrale dei due asteroidi confrontato con quello della stella di riferimento. Nella parte inferiore si trova invece lo spettro di riflettanza relativa osservato, messo a confronto con quello ottenuto della survey SMASS di cui ho fatto cenno in precedenza. I due asteroidi vengono classificati come tipo C (Carbonaceo) per Ceres e tipo V (Vestoide) per Vesta.
Il risultato ottenuto è molto confortante e fa ben sperare sulla possibilità di acquisire spettri di asteroidi meno luminosi, con pose naturalmente più lunghe e più frame acquisiti (probabilmente anche per tutta la notte).
Grazie per l'attenzione.
Lorenzo Franco
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A81 Balzaretto Observatory, Rome
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