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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 20 agosto 2011, 15:35 
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Iscritto il: mercoledì 27 febbraio 2008, 14:07
Messaggi: 4758
Località: Cogorno (GE)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Che ne dite di parlare qui di quelli che sono gli accorgimenti per rendere operativo il vostro tele sui pianeti e sulla luna?
Ho scritto questo topic perchè spesso ci sono notizie incredibili in giro su ciò che si deve o non deve fare per ottenere dei buoni files di ripresa.
Spesso si dice che che alcuni tele sono pronti all'uso. Altri che devono avere accorgimenti per renderli abili ai loro compiti. Altri che non riescono addirittura mai...
Parliamone insieme, nel bene e nel male.
Innanzi tutto io giudico il nostro ambito molto "estremo". Nel senso che l'hi-res a mio avviso è proprio il lato d'assalto dell'astronomia: sempre pronti a cogliere l'attimo, scappare dalle case per cercare situazioni favorevoli, utilizzare ogni cosa si possiede per poter congelare il minuto magico. Insomma la maggior parte di noi non è il classico pantofolaio che clicca sul joystick e fa riprese...IL semplice alzarsi ad ogni ora, fare l'alba di continuo, beccare -15° in qualche montagna avendo il tele con il ghiaccio su tutto il tubo (mi è successo anche questo), insomma siamo davvero dei surfisti come ho scritto nella mia firma.
Vi raccontai di come avevo ovviato ai pesi dimenticati per la Losmandy: con tanti sassi dentro una sacca appesa con un nodo da marinaio alla barra contrappesi. E riuscii a fare ottime riprese lo stesso!
Allora ragazzi.
Io penso che il nostro setup debba essere il più semplice possibile. Deve fare in modo da renderti operativo in pochissimo. Sappiamo tutti quanto i bei momenti siano ballerini.
Ho scritto più volte che per le nostre riprese non occorra l'eccellenza soprattutto per esempio nella montatura. I nostri software di allineamento sono migliori di qualsiasi montatura che costi migliaia di euro.
E non deve essere quindi neanche eccellente il nostro tele: diffraction limited potrebbe essere il suo punto di arrivo. Dei 20/10 di lambda onestamente non me ne faccio nulla. Se guardiamo infatti alcune case o artigiani costruttori di tele, si limitano a dire ottiche "diffraction limited".
Così come il lato meccanico: tutto deve essere sufficiente per mantenere in asse gli specchi senza dare problemi. Un pò come dire: se io avvito un bullone che tiene stretta una certa cosa con solo un giro, perchè farne due? A cosa serve una meccanica "pazzesca" nell'hi-res se magari un semplice SC tiene fermo un primario, il secondario, ecc??? Certo è di questo che vorrei parlare...perchè per esempio alcuni hanno dovuto correre ai ripari.

Fatto questo preambolo vengo a me, a ciò che faccio e che ho fatto per rendere il mio ultimo tele operativo, subito pronto alle riprese.
1) Ho preso il tubo e svitato le due viti di trasporto. Le ho quindi tolte ed avvitato al loro posto le due viti più lunghe dette "flop-stoppers".
2) Ho svitato le tre vitine per la collimazione del secondario ed inserito al loro posto le mitiche "Bob's knobbs".
3)Ho semplicemente avvitato un focheggiatore elettrico (utilissimo per i nostri scopi) che utilizzo al posto della manopola del fuoco originale.
Per il 1° punto ho impiegato (tra l'altro ero in linea telefonica con il grande Fulvio Mete)circa 10 minuti dato che volevo essere sicuro di quello che facevo. Il primario direi che è importante no?
Per il 2° punto ci ho messo meno di 5 minuti.
Per il 3° punto giusto il tempo di avvitare un focheggiatore. Quanto 20 secondi può andare?
Image-shift? Ma è possibile che sento ancora parlere in giro di questo problema? E poi leggo che qulcuno non vuole telescopi con tale inconveniente. E ci credo!!! Basta un focheggiatore esterno come hanno tutti i tele cosìdetti più costosi no? Su ragazzi...per noi è importante risolvere quel problema. Avvitate qualsiasi focheggiatore ed il gioco è fatto!
Con queste 3 operazioni ho reso il mio C14 perfettamente funzionante al suo scopo...mai avuto un problema! Che dite è stato un lavoro pazzesco?
Preciso che NON ho toccato (volutamente) l'interno del tubo! Non ho quindi messo al suo interno vellutino od altro.
Quando salgo in montagna scarico l'attrezzatura dalla macchina e quindi monto il tele sulla montatura e metto il tutto in polare (ore notturne) sennò con una bussola mi avvicino al nord e do il tocchino finale nelle ore notturne con il canocchiale polare.
A questo punto tolgo il tappo (2 secondi) dal focheggiatore ed inserisco la ventola all'interno per accorciare i tempi di entrata in temperatura. Nel frattempo monto il tavolino e mi organizzo per le riprese collegando pc, ruota, camera e tutto il resto.
Dopo una mezzoretta (e si basta mezzora!) tolgo la ventola e metto al suo posto degli oculari per verificare l'entrata in temperatura e quindi la collimazione.
Per collimare ci metto realmente 5 minuti. Spesso di meno! E sì perchè una volta che si capisce quale vite stringere o mollare...tutta l'operazione dura veramente una manciata di secondi. E sapete perchè 5 minuti e non 2-3 minuti? Perchè ovviamente prima verifico a medi-grandi ingrandimenti...poi aumento la focale per collimarlo perfettamente. E' più il tempo che perdo a cambiare oculare o ruotare lo zoom baader che altro.
QUindi il tubo è perfetto, pronto per iniziare una sessione di ripresa.
Direi quindi che il mio C14 è stato pronto all'uso dalla prima sera, dopo una ventina di minuti nei quali ho reso definitivamente soddisfaciente per il nostro ambito hi-res il tubo.
Tutto qui.
Pensavate che gli SC fossero dei Lego da dover aggiustare, assemblare od altro???
Nel mio caso no. Sarà forse un caso fortunato ed isolato?
Qualcuno, come Daniele Gasparri, dirà il contrario.
Considerate però che lui ha avuto davvero sfortuna ed ha incontrato un astrofilo scorretto e delinquente.
Il il mio C14 l'ho comprato nuovo di pacca con tanto di garanzia! Quindi sarebbe più utile parlare del nuovo e non degli usati "sfortunati".
Per chi infine pensa che il C14 sia un mega tubo ultra pesante e difficile da portare in giro...bhè allora guardate qua il caro "vecchio" Greg: http://www.youtube.com/watch?v=TBawz69q ... re=related
Questo vi fa capire di come davvero ci si possa sempre arrangiare tranquillamente anche con una cintura di sicurezza.
Che dite giovani. Avete più forza di lui? Greg è davvero un mito e dovrebbe davvero essere preso a riferimento per molti...
Mi sa che alcune persone spesso si creano davvero finti problemi per la nostra passione.
Raf

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"Non basta guardare,
occorre guardare con occhi che vogliono vedere,
che credono in quello che vedono..."
(Galileo Galilei)
"L'agitazione atmosferica è il limite alla
risoluzione dei telescopi" (Newton)
"Siamo surfisti del seeing,
aspettiamo l'onda giusta" (Raf)


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MessaggioInviato: sabato 20 agosto 2011, 16:04 
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Iscritto il: mercoledì 26 dicembre 2007, 19:17
Messaggi: 2055
Località: Dolianova (CA) - Sardegna
Io ho attulemnte 2 strumenti con i quali faccio alta risoluzione: C14HD che nasce per riprese deep sky ma che mi sta dando grandi soddisfazioni anche nell'hires planetario e lunare tanto che una volta acquistato e provato ho deciso di metter in vendita il mio ottimo DK (ahime' ormai venduto); Coronado II 90 DS 0.5 utilizzato per l'hires solare in halfa


Per il primo C14, gli accorgimenti utilizzati sono stati pochi ma ben indirizzati:

1) Due ventoline da 30x30x10 montate in una delle due feritoie laterali con le quali spingo aria forzatamente dentro il tubo (aria filtrata) che determina un ricambio della stessa grazie alla seconda feritoia dalla quale fuoriesce che si trova esattamente nella parte opposta alla prima (euro 15 totali)

2) Un paraluce (l'originale Celestron) che impedisce alle luci parassite di entrare all'interno del tubo (da qui la scelta di non utilizzare nessun vellutino a mio avviso superfluo) e che impedisce all'umidita' di depositarsi sulla lastra corretrice dello sct

3) Le mitiche Bob's Knob che ho montato in 5 minuti e che mi permettono quando serve (per ora mai a parte la prima volta) di collimare l'ottica in 10 minuti max

4) Un focheggiatore gigante da 2,,5" della moonlite ovviamente motorizzato con sistema DRO ovvero lettura digitale del fuoco


Per quanto riguarda la seconda ottica l'unico accorgimento che adotto prima di riprendere e' quello di puntare il sole per una 10ina di minuti prima della sessione di ripresa di modo da portare l'etalon in temperatura e poter permettere all'ottica di scendere a 0.5 A.

Ah dimenticavo. Ho sotituito il focheggiatore elicoidale con un buon micrometrico steel track

Tutto qua', nessuna magia, nessuna bestialita'...anche perche' l'utilizzo che ne faccio e' quello di fare imaging e non visuale (e si sa' che se si e' bravini con i software di elaborazione, si riescono a tirar fuori tanti tanti dettagli da filmati alle volte anche insignificanti)



Alessandro

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Alessandro Bianconi
http://www.astrobin.com/users/sulcis2000/

Ottengo sempre quel che voglio :-)

Osservo con:
C14 EDGE
Starizona Hypestar
10 Micron GM2000QCI
Astro Professional 152/900 with internal D-ERF 75
Daystar Quark Chromosphere Version
TS60ED
Skywatcher NEQ6
Starlight Trius H694 mono
ASI224MC
ASI174MM


Ultima modifica di sulcis2000 il sabato 20 agosto 2011, 17:12, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: sabato 20 agosto 2011, 16:28 
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Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2007, 21:28
Messaggi: 6292
Ciao Raf, buona idea questo argomento.

Per quanto mi riguarda uso il c11 dalla terrazza e sulla eq6.

Naturalmente anche io ho montato le bob knob's e il fuocheggiatore esterno (il baader stelltrack di cui non sono tanto soddisfatto). Finito, nessuna operazione invasiva.

Tengo lo strumento sempre in terrazza per eliminare il problema di acclimatamento, uso la fascia kendrick con il suo controller quando occorre, da me l'umidità è così elevata che il paraluce (che pure ho) è insufficiente.

Non mi dilungherò riguardo la meccanica (che ritengo scadente in linea di massima ma sufficiente per le ns riprese) e sull'ottica (discreta comunque).

Lo collimo tutte le sere, anzi controllo la collimazione tutte le sere perchè in genere la tiene piuttosto bene (non pensavo).

Infine un appunto, perchè ho letto in vari topic alcune considerazioni sul diametro. Ci tornerò brevemente.

Sono passato dal Takahashi Mewlon 210 al c11 xlt. Da 21 cm ottimi otticamente e buoni meccanicamente a 28 cm discreti otticamente e meccanicamente... bè... il minimo sindacale. Differenza enorme nella resa per le riprese in alta risoluzione. Quei 7 cm in più mi hanno consentito di dimezzare letteralmente i tempi di esposizione! Questo vuol dire riprese con meno gain ( immagini con meno rumore), tempi di esposizione molto più veloci (possibilità di congelare il seeing) e molti più fps nello stesso tempo (non occorre che vi dica i vantaggi).

Insomma un diametro maggiore con una ottica decente surclassa nelle riprese un diametro inferiore ma con ottica migliore. Ovviamente il diametro maggiore richiede una serie di accorgimenti come quelli adottati da Raf, ma nulla di particolarmente impegnativo se ci si organizza in funzione delle proprie esigenze.


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MessaggioInviato: sabato 20 agosto 2011, 17:49 
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
Flopp stoppers
Bob's Knob
Ventoline di raffreddamento
Focheggiatore elettronico
Paraluce anticondensa
Vellutino ......chi lo mette

Ma senza tutti questi accorgimenti non si puo' fare Hi-res? :?:

Io dal C9 ancora made in USA alla cineseria C11 CPC non ci ho visto una gradissima differenza il C9 andava meglio , senza contare che il C11 per farlo permormare il minimo decente ho duvuto spenderci soldi per rifigurarlo e termostatarlo !

Con il Dk nessun accorgimento ,, gli accorgimenti servono se ci sono delle mancanze progettuali , mi sembra ovvio .

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MessaggioInviato: sabato 20 agosto 2011, 18:06 
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Iscritto il: martedì 22 giugno 2010, 21:40
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Località: Scicli (RG)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Trovo anchio che e' in ottimo argomento :wink: anche se io ho un piccolo 20 cm sc be credo che con qualche accorgimento si potrebbe migliorare un po' almeno quei difetti di cui uno puo' operare dall'esterno senza smembrare il tubo :mrgreen:
elenco come e composto il mio acf
1 bob montate ok
2 blocco primario di serie (una cosa buona maede la fatta)ma non lo mai utilizzato quindi mi servirebbe un fok esterno per eliminare il fastidioso spostamento del primario che poi rompe a seconda di dove si punta e che sicuramente mi fa cambiare la collimazione quanto prima ne prendo uno.
3 paraluce ok
4 e 5 qua mi servono un paio di pareri,il tubo io lo montato con gli anelli pero' trovo difficile gia' bilanciare in dec gia' con una barlow e la camera (troppo peso dietro)credo sia l'apparato del blocco del primario qui cosa mi consigliate per ovviare al problema? la culatta del tele gia' e in battuta con l'anello di sostegno
ed ultimo l'estrattore d'aria anche se e' un 20 ci mette parecchio ad andare in temp :roll: un po' di tempo fa' mi sono autocostruito un aggeggio che applico al visual back che in pratica aspira aria da dentro e la butta fuori pero' non so' se sia il verso giusto :roll: e meglio buttare aria dentro o estrarla.
Grazie :wink: :wink: :wink: :wink:
Cieli sereni
Giovanni.

_________________
Cieli sereni
Giovanni


Strumentazione
Meade Acf 8,Rifrattore Ts Individual 152 900 Etx 70 350,
Filtri,prisma Apm Lunt,nd3, polarizzatore variabile,Continuum Uhc,W47,Iruv-cut,Vr1,
Camere di ripresa,Dfk31 Dmk31,Canon 40d ,Barlow 2x Ultima 3x Televue,Oculari,Vixen Ortho 5mm,
Explore Scientific 6,7 82°,Meade serie 5000 14mm Scopos 18mm,Orion 40mm
Montature,Eq6,Lxd55


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MessaggioInviato: sabato 20 agosto 2011, 18:16 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2885
Località: LV426/Acheron
Raf, bel thread. Io lo interpreto da visualista (e forse la cosa è ancora più difficile). Il filo conduttore è che è più importante la conoscenza che la materia, la diagnosi che la cura.

1) scelta della postazione. Molti dei problemi di seeing accadono nei 10-100 metri sopra. C'è chi sa come scegliere la postazione e chi no e questa è già una differenza irrecuperabile.
2) controllo termico. Molti dei problemi accadono in 1-2 mm sulla superficie ottica, o all'interno del tubo (o sono "inseriti" nel tubo in maniera malaccorta). Un mancato riconoscimento dei vari tipi di problemi significa impossibilità di rimediarli.
3) collimazione. Anche qua si tratta più di saper riconoscere la collimazione e saper cosa fare. A me è capitato un solo telescopio che fosse difficile da collimare sapendo che cosa era da fare, e il problema era che aveva una cella a 18 punti con un errore concettuale nei bilanceri .
4) capacità di riconoscere la qualità ottica del telescopio e quanto si è lontani dalla condizione ideale.
5) vibrazioni (anche qua capita di leggere cose che non sono corrette).

e qua per il visuale è tutto. Per le foto ci saranno altre cose relative al sistema di ripresa e elaborazione ma su questo cedo la parola. Io svilupperò i punti che ho elencato.


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MessaggioInviato: sabato 20 agosto 2011, 18:19 
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Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2007, 21:28
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AndMan ha scritto:
Flopp stoppers
Bob's Knob
Ventoline di raffreddamento
Focheggiatore elettronico
Paraluce anticondensa
Vellutino ......chi lo mette

Ma senza tutti questi accorgimenti non si puo' fare Hi-res? :?:

Io dal C9 ancora made in USA alla cineseria C11 CPC non ci ho visto una gradissima differenza il C9 andava meglio , senza contare che il C11 per farlo permormare il minimo decente ho duvuto spenderci soldi per rifigurarlo e termostatarlo !

Con il Dk nessun accorgimento ,, gli accorgimenti servono se ci sono delle mancanze progettuali , mi sembra ovvio .


Devo essere onesto: anche io ho avuto il c9,25 starbright made in usa e col c11 "cinese" c'è un abisso in prestazioni, ancora una volta per i cm. Non sono più visualista, ma ripeto ancora il discorso del dimezzamento dei tempi di esposizione (il mewlon 210 era luminoso più o meno come il c9,25).


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MessaggioInviato: sabato 20 agosto 2011, 18:52 
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Località: Manfredonia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ecco quello che faccio:

Flopp stoppers obbligatorie.
Una volta raggiunto il fuoco le serro bloccando il primario.
Il fuoco non viene piu' toccato, questo solo se ho un seeing buono da permettermi di raggiungere un fuoco perfetto, altrimenti se il seeing resta mediocre, non le serro' perche' sto' continuamente a focheggiare.
LeBob's Knob sono gia' montate, collimazione all'incira un ora, prima con oculare sia da 25mm, e 4mm, seeing permettendo, poi con Treno ottico da ripresa montato, ricollimaizone al PC. :mrgreen: :mrgreen:
Le Ventoline di raffreddamento il mio tele non le ha, ma essendo in postazione fissa lo lascio all'aperto appena cala il sole
Posteriore aperto con estrattore d'aria inserito.
Il Focheggiatore elettronico non lo utilizzo, faccio tutto manuale, anche se servirebbe a dirla breve. :wink:
Il Paraluce lo uso specialmente nei periodo autunnali obbligatoriamente, ma non uso nessuna fascia aticondensa.
Non la sopporto con il metodo di ripresa che utilizzo, il calore generato lo si vede sulla stella in Intra ed Extra, e non mi piace affatto. :?
Il vellutino l'ho messo appena preso il 14", io lo reputo fondamentale per tale apertura, se non obbligatoria.

Premetto che essendo in postazione fissa, tutto e' semplificato enormemente, altrimenti la preparazione andrebbe al di sopra delle quattro ore per un 14", e credo che tornando dal lavoro mi sarebbe impossibile sfruttare tale apertura.
Non nascondo che tre ventole per l'acclimatamento sarebbero molto piu' indicate.

Ciao.

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MessaggioInviato: sabato 20 agosto 2011, 18:55 
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Iscritto il: giovedì 14 luglio 2011, 20:04
Messaggi: 146
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Black per i tempi di esposizione concordo , per le prestazioni ho portato una mia esperienza ( nella mia forma come da regolamento )

Raf non eri tu che hai acquistato in Usa a 4000 € il C14 quindi senza garanzia in italia 8) o forse mi sbaglio con un'altro , forse ti e' capitato un buon esemplare , perche' come dici forse non e' sufficiente un semplice SC per tenere in asse le ottiche visto il topic di Phoenix


download/file.php?id=30113&mode=view

Xeno ha ben evidenziato problemi che sono presenti in errori voluti o non voluti progettuali e che quindi vanno
risolti per rendere operativi i vostri tele .
Domanda :

Perche' se sono cosi' semplici questi accorgimenti che tu Raf hai elencato e visto anche il loro costo e' irrisorio le case madri di SC non li hanno ancora apportati ai loro strumenti ?

Mi sembra poi che gli SC siano gli strumenti che piu' hanno bisogno di accorgimenti o sbaglio ?

Perche' altre strumentazioni di segmento e schema diverso non hanno bisogno di tanti interventi ? , mi riferisco a termostatazione , focheggiatore e viteria varia , forse nel titolo del topic dovevi specificare " Accorgimenti per rendere operativo il nostro tele SC ...in Hi-Res " . Scusa mi la puntualizzazione .

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MessaggioInviato: sabato 20 agosto 2011, 19:10 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 21:12
Messaggi: 4884
Località: Manfredonia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Andrea i nuovi HD hanno tutti questi accorgimenti. :wink:

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