1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: sabato 18 settembre 2010, 11:43 
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Iscritto il: mercoledì 27 febbraio 2008, 14:07
Messaggi: 4758
Località: Cogorno (GE)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ragazzi.
Sto leggendo in giro per i forum molte questioni legate in generale a tutto ciò che è hi-res.
Ultimamente come sapete avevo postato un topic con quello che giudicavo il top del setup per l'hi-res.
Ora potremmo anche parlare di molte altre questioni, tipo diametro e soprattutto sistema di equilibrio termico dello stesso.
Leggo troppe cose assurde in giro, spesso dettate dalla semplice inesperienza.
Leggo anche altre cose davvero giuste e spesso complicate da capire.
Partendo dal presupposto che ogni configurazione, o meglio tele, debba avere il suo specifico sistema di raffreddamento, apro questo topic chiedendo a voi: quale sistema avete adottato o pensate sia meglio adottare in funzione di un determinato telescopio?
Come forse molti di voi sapranno, ho posseduto diversi telescopi. Per ognuno di loro ho studiato la miglior "formula" termica da utilizzare. Inoltre ad alcuni di voi ho dato consigli su quello che ritenevo giusto adottare.
Leggo spesso però di tecniche davvero incredibili per questi obiettivi.
Leggo infine che tutti parlano del sistema di Anthony per raffreddare il primario come soluzione ottimale.
Dico semplicemente due affermazioni prima di iniziare questo topic interessante.
1) Spesso gli accorgimenti da utilizzare sono molto ma molto più semplici rispetto a blasonati sistemi tecnologicamente avanzati...
2) Porca miseria...come facciamo a giustificare le ottime immagini degli SC che per antonomasia sarebbero i tele con più difficoltà di entrata in temperatura? Ci sarà mica qualcosa di diverso da tutte queste teorie che sento in giro? E si perchè Anthony senz'altro è un punto di riferimento ma non è l'unico ultimamente. Direi che nel suo caso non sia il sistema di raffreddamento la variabile vincente, bensì il seeing unito ovviamente a quello che sempre sostengo: un setup completo vincente.
Dai fatevi sotto.
Raf

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"Non basta guardare,
occorre guardare con occhi che vogliono vedere,
che credono in quello che vedono..."
(Galileo Galilei)
"L'agitazione atmosferica è il limite alla
risoluzione dei telescopi" (Newton)
"Siamo surfisti del seeing,
aspettiamo l'onda giusta" (Raf)


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MessaggioInviato: sabato 18 settembre 2010, 11:58 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 21:12
Messaggi: 4884
Località: Manfredonia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
IO non utilizzo nessuna alchimia strana.
Come gia' detto mille volte, ho la postazione fissa per il C14, apro il tutto e lo faccio stare a mollo dalle 4/6 ore circa.
Prima di riprendere mi do' al visuale per una ventina di minuti, controllando collimazione, temperatura, e Bilanciamento setup di ripresa. :mrgreen:

Dopo tutte quelle ore, il C14 e in temperatura perfetta, non uso manco l'estrattore d'aria.

Francamente Anthony, sara' molto meticoloso e scrupoloso nei minimi dettagli, curando ogni parte nella maniera piu' impeccabile, forse sara' anche questo il motivo delle sue Splendide riprese.

LA base di tutte le Ottime rirpese resta unicamente il seeing, un ottima camera di ripresa, e una sapente elaborazione, e una collimazione Ottima in tutto.
Ma se hai un Setup Ottimo, e un seeing scarso, sei al pari di qualsiasi ottica di minore livello.
Questo e il mio punto di vista, poi ognuno trae le propie conclusioni.

La dimostrazione piu' evidente resta la ripresa di Marco Guidi con seeing 4-5/10, con una strumentazione al Top.

Raf, si hanno piu' immagini ottime con gli SC, perche' sono quelli piu' commerciali..
Se vendessero il Mewlon allo stesso prezzo di un C9, mi dici tu la gente cosa sceglierebbe!!!..? :wink: ..

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Si riparte!!!!!

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MessaggioInviato: sabato 18 settembre 2010, 15:54 
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Iscritto il: venerdì 4 dicembre 2009, 22:36
Messaggi: 2781
Località: Rovigo
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
ottima discussione questa!
non credo sia semplice raffreddare perfettamente uno specchio,il problema di fondo resta che se l'escursione termica è poca e graduale se il tele è all'esterno in postazione tutto ok,ma quando come in questo periodo si passa dai 26 ai 18 in poche ore con specchi di cospicue dimensioni come la mettiamo???
l'idea che ho x il mio è questa,applicare all'esterno della ventola che butta aria sul primario una cella di peltier in modo tale che l'aria che immetto all'interno del tubo sia FREDDA e per sapere quando è il momento di spegnerla applico un termometro da esterno con relativa sonda a filo da fissare al retro dello specchio ,un 2° termometro posto all'esterno nelle vicinanze del tele mi dirà quando sono giunto alla temperatura equivalente alla superficie del primario.
che dite?
ciao
Marco

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http://www.marcoguidihires.com

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MessaggioInviato: sabato 18 settembre 2010, 16:36 
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Iscritto il: martedì 8 giugno 2010, 13:06
Messaggi: 1048
Località: Dorgali (Nu)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Argomento interessante, il raggiungimento dell'equilibrio termico, nel contesto più generale di un setup ottimale...

Se non ricordo male la difficoltà di adattamento termico fu la ragione principale per cui Peach mise da parte un Mak che, pur lavorato otticamente in maniera egregia, non riusciva a "rincorrere" l'abbassamento notturno di temperatura per sfornare prestazioni ottimali: infine preferì il C14, che di fatto risultava più performante.

Secondo la Hubbleoptics (e non solo) è opportuno ridurre gli spessori degli specchi creando un sandwich formato da due lastre di vetro con cilindretti interposti (attaccati alle lastre per fusione): a me sembra una soluzione interessante; peccato che, da quel che mi risulta, facciano solo vetri Newton...Non saprei dire poi sulla qualità di queste ottiche (i loro test mi sono sembrati incompleti e troppo ottimisti), ma mi sembra una strada da tenere d'occhio.

Naturalmente è sempre bene prevedere un buon sistema di ventilazione.

Sul piano dell'esperienza diretta, il mio Mak Intes da soli 180 mm, dovendo passare da 13° a 2° con ventola accesa, può richiedere da due a tre ore per eliminare ogni piuma di calore.
In alcune notti a metà luglio nessun problema, ma mi è capitato anche questa estate, in alcune notti con calo progressivo di temperatura, di dover aspettare un paio di ore.
Di fatto prima di almeno un'ora io non faccio riprese, perchè la differenza di qualità nell'immagine è enorme:
questa è una delle ragioni per cui i miei Giove sono stati fatti quasi tutti senza mettere la sveglia: sul tardi metto tutto in macchina, faccio 14Km e salgo a 800m di quota...spesso sveglio da mezzanotte fino alle 6 (anche per essere pronto a beccare il miglior seeing)! Comunque prima di riprendere mi diverto un po' in visuale e si fanno un paio di chiacchiere...

Ogni tanto penso all'idea di salire di diametro e in tal caso mi darei da fare per avere un'ottica "termicamente prestante":
:wink: che ne pensate di uno specchio Cassegrain da 45-50cm, fatto a sandwich come gli Hubbleoptics, con test di qualità seri e struttura stile Gladius di Lazzarotti (ma non Dall-K, perchè vorrei qualità anche fuori dal centro dell'immagine)?


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MessaggioInviato: sabato 18 settembre 2010, 16:44 
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Iscritto il: martedì 8 giugno 2010, 13:06
Messaggi: 1048
Località: Dorgali (Nu)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Per Marco: la tua idea mi pare molto interessante, specialmente l'uso della cella di Peltier...


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MessaggioInviato: domenica 19 settembre 2010, 11:29 
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Iscritto il: mercoledì 27 febbraio 2008, 14:07
Messaggi: 4758
Località: Cogorno (GE)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Angelo Gentile ha scritto:


LA base di tutte le Ottime rirpese resta unicamente il seeing, un ottima camera di ripresa, e una sapente elaborazione, e una collimazione Ottima in tutto.


Ciao Angelo, ma perchè ti dimentichi sempre di quella che è la variabile fondamentale dopo il seeing??? Il telescopio!!!!!! Puoi pure aver 8/10, certamente farai comunque buone immagini, ma non ottime come se avessi un tele corretto ed ottimizzato davvero bene!!! Quindi nelle variabili di Wesley, aggiungi anche nelle mie, il tele con le sue ottiche e parti meccaniche è fondamentale!!!

Angelo Gentile ha scritto:
La dimostrazione piu' evidente resta la ripresa di Marco Guidi con seeing 4-5/10, con una strumentazione al Top.


Purtroppo non conosco la qualità del suo telescopio. Conosco solo la Flea3 che è un eccellente ccd!

Angelo Gentile ha scritto:
Raf, si hanno piu' immagini ottime con gli SC, perche' sono quelli piu' commerciali..
Se vendessero il Mewlon allo stesso prezzo di un C9, mi dici tu la gente cosa sceglierebbe!!!..? :wink: ..

E come mai le tue immagini di Giove migliori sono fatte con un C14???? Strano perchè tu hai anche il Mewlon :wink: .Il mewlon è aperto, fantastico per entrare in temperatura....eppure....il C14 non sembra aver avuto problemi di termica.
Presumo sia dovuto agli accorgimenti che utilizzi prima ri riprendere.
Raf

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MessaggioInviato: domenica 19 settembre 2010, 11:42 
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Iscritto il: mercoledì 27 febbraio 2008, 14:07
Messaggi: 4758
Località: Cogorno (GE)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Marco.Guidi ha scritto:
ottima discussione questa!
non credo sia semplice raffreddare perfettamente uno specchio,il problema di fondo resta che se l'escursione termica è poca e graduale se il tele è all'esterno in postazione tutto ok,ma quando come in questo periodo si passa dai 26 ai 18 in poche ore con specchi di cospicue dimensioni come la mettiamo???
l'idea che ho x il mio è questa,applicare all'esterno della ventola che butta aria sul primario una cella di peltier in modo tale che l'aria che immetto all'interno del tubo sia FREDDA e per sapere quando è il momento di spegnerla applico un termometro da esterno con relativa sonda a filo da fissare al retro dello specchio ,un 2° termometro posto all'esterno nelle vicinanze del tele mi dirà quando sono giunto alla temperatura equivalente alla superficie del primario.
che dite?
ciao
Marco


Se non sbaglio è una soluzione utilizzata anche da Anthony o almeno delle prove che ha fatto.
Io invece, nel tuo caso se mi permetti, ho notato un difetto di fondo che potrebbe causarti qualche problema. Tutti i fori nel supporto del primario. Questi fori infatti sono incompatibili con un'ottima conservazione di equilibrio termico e non aiutano la velocità del suo raggiungimento. I fori in realtà potrebbero essere anche 20 per assurdo. Il problema è che funzionano solo se sono poi chiusi con ventole o altre soluzioni. Il foro, a mio modesto avviso, serve per inserire ventole che aiutano l'entrata ed il mantenimento dell'equilibrio termico del primario. Una ventola sola centrale, oltre a creare problemi di termica settoriali e non uniformi, crea particolari incongruenze con l'uscita di calore dagli altri fori. Questo è il mio pensiero. Io nel tuo caso prima mi preoccuperei di questo proprio perchè il tuo specchio è bello grande e questo si traduce in grandi soddisfazioni ma anche grandi problematiche relative alla sua dimensione. Questo per dirla davvero semplice.
Aggiungo che io avevo creato il dob da 18" con 3 grandi ventole che spingevano aria ma perchè il tubo era aperto e queste mi aiutavano a raffreddare uniformemente il primario. C'era però il problema dell'aria a pelo della superficie dello specchio, quell'aria di diversa temperatura tipo micro-film. Avevo studiato e fatto applicare due altre grosse ventole posizionate lateralmente al bordo esatto del primario. Queste ventole buttavano via l'aria da altri fori paralleli creati apposta. Insomma avevo cercato di eliminare ogni problema. Ma questo con un dob. Il tubo di un newton potrebbe avere altre alternative.
Appena trovo le immagini del sistema di ventilazione te le allego...cavolo non le trovo più!
Raf

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MessaggioInviato: domenica 19 settembre 2010, 11:46 
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PietroMasuri ha scritto:


Ogni tanto penso all'idea di salire di diametro e in tal caso mi darei da fare per avere un'ottica "termicamente prestante":
:wink: che ne pensate di uno specchio Cassegrain da 45-50cm, fatto a sandwich come gli Hubbleoptics, con test di qualità seri e struttura stile Gladius di Lazzarotti (ma non Dall-K, perchè vorrei qualità anche fuori dal centro dell'immagine)?


Pietro non conosco questa soluzione della Hubbleoptics...
Per quanto riguarda il primario, non occorre andare su grandezze pazzesche a meno che tu abiti in situazioni davvero speciali di seeing eccellente e costante.
Io mi ero fatto costruire un dob da 18" estremizzato per l'hi-res. Soprannome planet-killer.
Il problema è che avrei dovuto avere una postazione fissa e ben studiata. Purtroppo da solo era intrasportabile e vista la mia esigenza di cercarmi un sito, ho duvuto venderlo!
Raf

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MessaggioInviato: domenica 19 settembre 2010, 11:50 
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E come mai le tue immagini di Giove migliori sono fatte con un C14???? Strano perchè tu hai anche il Mewlon .Il mewlon è aperto, fantastico per entrare in temperatura....eppure....il C14 non sembra aver avuto problemi di termica.
Presumo sia dovuto agli accorgimenti che utilizzi prima ri riprendere.
Raf


Come mai?!!
Secondo te togliere un C14 ogni volta, e rimontare il Mewlon e' una cosa semplice?!! :?
Solo ed unicamente per questo Raf. :wink:
Infatti ho preso un altra montatura per il Mewlon 250, e verra' usato nello stessissimo tempo che usero' il C14. :mrgreen:

Il C14 pesa 20kg, il Mewlon solo 12kg, bella differenza. :wink:
Ovvio, ma credo che mandare il tubo in temperatura sia una cosa normalissima, non credi?, per me lo e'. :wink:
Gli SC vanno in temperatura difficilmente il periodo invernale, senza dimenticare l'appannamento della lastra, e gli sbalzi termici.

Ma secodo te chi renderebbe meglio in inverno un Mewlon250, o un c14?!!..
O questa bella curiosita' da pormi, anche se il diametro ha la meglio, appena possibile testero' la cosa.

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MessaggioInviato: domenica 19 settembre 2010, 13:46 
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Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2007, 21:28
Messaggi: 6292
Ragazzi io ho patito le pene dell'inferno con gli sct per l'acclimatamento e altri grossi casini che hanno. Purtroppo non avevo posto dove lasciare il tubo a temperatura ambiente, spesso arrivavo a montarlo alle 22 abbondanti di sera e amen... d'inverno un delirio, hai voglia a ventole.

Il problema non è solo avere il tubo con gli specchi raffredato rapidamente per arrivare alla temperatura interna della casa a quella esterna ambiente, ma soprattutto mantenere tale remperatura... d'inverno ci possono essere forti sbalzi: si va dai 15° di giorno ai 0°-5° notturni, ma anche inseguire 5-6° di notte sono un bel casino.

Quando sono stato ad Avezzano abbiamo usato il meade 14" ma dai 20° inziali siamo scesi mi pare a 13-14°... Questo vuol dire che le ventole dovrebbero sempre essere accese? Non si creano flussi d'aria interne al tubo nocivi? Insomma un casino... ci mettiamo la condensa... ci mettiamo l'appannamento... ci mettiamo il mirror shift... ci mettiamo il mirror flop... ecc.ecc... Ne vale la pena? Un Cassegrain dk aperto sui 12" dovrebbe surclassare un sct 14" senza problemi in presenza di questi elementi (e costa molto meno).

Sono sicuro che il dk 316 che l'amico Domenico ha apre come una cozza il meade da 14" d'inverno/autunno/primavera per l'hires spinto.

Insomma per il problema acclimatamento Raf diceva di usare un sct cooler che porta rapidamente in temepratura il tubo, ma poi con l'avanzare della notte come la mettiamo?

Il tutto per mia curiosità e senza alcun intento polemico, se non si era capito :wink: Anzi datemi qualche ricetta non particolarmente impegnativa, tipo cominciare a sventolare il tubo 6 ore prima, fasce anticondensa, paraluce kilometrici, fok esterni, ecc. ecc. e rivedrò le mie negative impressioni sugli sct!!!


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