Andre l'IR pass semplicemente mostra "una delle tante facce" di Giove, il mio taglia tutta la radiazione a lunghezza d'onda inferiore a 685nm- UV e visibile in sostanza-, e lascia passare quella a lambda maggiore di 685nm.
Ciò consente di concentrarsi sui dettagli di Giove che emettono nell'infrarosso vicino, e che quindi nel visibile non possono essere registrati fotograficamente od osservati visualmente.
Io, in questo momento, in assenza dei filtri RGB parafocali, mi diverto a comporre immagini a colori con soli due filtri: R=IR, G=IR+L, B=L.
In tal modo, non ottengo un pianeta simile a quello che si vede all'oculare, ne per quanto riguarda i colori, ne in relazione ai dettagli evidenziati, poichè il nostro occhio non percepisce l'infrarosso, che io invece uso nella compositazione...
In sostanza realizzo quindi un'immagine "in falsi colori" - che cerco di far tendere il più possibile a quelli reali-, recante dettagli diversi rispetto ad una RGB.
Ancora, in altre parole, si potrebbe dire che "forzo" lo spettro di radiazione entro cui lavoro, estendendolo all'infrarosso.
Detto questo, inoltre, l'IR pass sicuramente limita gli effetti negativi del seeing, ma, ripeto, mostra dettagli differenti rispetto al visibile.
Quindi andre, puoi tranquillamente usare i filtri RGB per fare le tricromie, il filtro L per realizzare un'immagine in BN di come si mostra il pianeta nel visibile, un IRpass per evidenziare le emissioni del pianeta in IR, ecc.ecc.
Chiedo scusa a fabrizio, se sono andato fuori argomento, inquinando il suo bel giove

, ma pensavo che la questione potesse interessare anche ad altri amici...

Matteo
Matteo