Cari amici,
a mo' di test, quest'anno ho iniziato a realizzare qualche foto planetaria, anche per valutare a tutto tondo le possibilità di azione del mio telescopio principale (C14@f/8.7 + ST8-XME su Paramount ME, scala 0.62"/pixel).
Nel mettere a punto uno strumento impegnativo come questo, la mia idea è stata quella di trovare un compromesso tra applicazioni scientifiche (principalmente fotometria di precisione, astrometria e riprese hi-res di comete), imaging del cielo profondo e - possibilmente - imaging planetario, anche per abbracciare al massimo le esigenze dei nostri utenti remoti.
Dopo aver abbondantemente sperimentato sul deep sky con risultati molto buoni, (sono di fatto escluse, vista la focale, solo i grandi campi), sono passato al planetario, naturalmente mantenendo invariato il setup.
Ecco uno dei saggi su Giove, ripreso al fuoco diretto (a dire il vero, con focale inferiore a quella nominale) nella prima mattina del 17 luglio. Esso è la media di 10 frame CCD otttenuti in rapida sequenza, attraverso un filtro verde:
http://tinyurl.com/nsojcfHo ricampionato l'immagine per rendere il disco più grande rispetto all'originale.
Debbo dire che il poter poter adoperare il medesimo strumento per una ripresa di Giove, di una planetaria o di una galassia si rivela molto comodo.
Naturalmente, potendo 'allungare' la focale si otterrebbe molto di più, visto anche il seeing tipico presso il mio osservatorio (sempre sotto i 2", e due sere fa ad 1.2").
Ma, ripeto, il mio obiettivo era predisporre uno strumento che avesse 'qualcosa da dire' in più contesti senza cambiare nemmeno una vite.
Cieli sereni,
Gianluca