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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 19 maggio 2008, 13:43 
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Iscritto il: venerdì 21 aprile 2006, 21:08
Messaggi: 2553
Località: Solarolo (RA)
Premesso che fino ad ora su Registax sono sempre andato per tentativi anche se il tutorial di Antonello Medugno ce l'ho stampato e sempre a portata, avrei un paio di domande da fare. Tenete conto che principalmente parlo dell'elaborazione di Saturno (max 5-10 fr/sec) e riprendo con una Toucam pro; inoltre finora non posso affatto lamentarmi dei risultati, ma è quell'andare per tentativi che non mi va giù! Mettere le mani sulla guida in inglese, visto il mio livello di conoscenza linguistica, penso che sia una causa persa.

1) Scelto il best frame, cosa pallosa ma direi basilare, credo che la funzione successiva in ordine di importanza sia proprio la "Quality estimator", per intenderci la casella dove scegliere il tipo di elaborazione (classic, compress, Human...). Orbene a quali tipologie e caratteristiche di filmati si adattano le varie singole voci?
2) Seguendo passo a passo il tutorial, la luminosità finale mi è sempre venuta in linea coi frame, ma semplificando alcuni passaggi (esempio facendo insieme Optimize & Stack come tra l'altro consiglia Mobberley su "Imaging Planetario") l'immagine finale nella pagina dei wavelet risulta estremamente più luminosa, perfino sovraesposta, tanto che devo poi abbassare sensibilmente luminosità e contrasto e tutto torna normale.

Grazie a chi vorrà darmi delucidazioni
Maurizio

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mauriziomarsigli ( at ) gmail.com
Tele: C8/CG5 goto superaccessoriato; ETX 70; EQ3 Bresser; WO 66 Zenithstar Petzvel ED OTA; Pentax 75 SDHF OTA; accessori vari foto visuali
Bino: Lidlscopio di ultima generazione (il peggiore dei 3)
Foto: Nikon D100; Canon 20Da; Panasonic DMC-LZ5; DMK31 mono; DFK21 color
Mini "Tele" con GPS, planetari, astrosoftware, CCD: Nokia N95 con due doppietti (6X e 8X) intercambiabili... ;-)


Ultima modifica di Pennuto il lunedì 19 maggio 2008, 17:34, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 19 maggio 2008, 14:53 
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Iscritto il: martedì 10 ottobre 2006, 16:10
Messaggi: 996
Località: Catanzaro
Per quanto mi riguarda io uso molto il local contrast a 90-95% in base al numero di frame catturati per cui registax sceglie le più contrastate che equivalgono in linea di massima a quelle più nitide.

Un altro aspetto importante prima dello stacking finale è la creazione del reference frame. 50 frame su 500-600 buoni va benissimo. Si tratta di una pre elaborazione completa per tirar fuori un frame di riferimento ancora migliore di quello di partenza (best-frame) che comunque è necessario.

Fatto il reference frame e sistemati per questo i wavelet ti troverai un pulsante in più nella finestra dei wavelet [Continue] che sfrutterà questo frame per l'ottimizzazione/stacking definitivo.

Spero Ti sia stato di aiuto e di integrazione alle cose che già conosci.

Saluti
Ettore

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Ettore Ruga
http://testudo-sky.blogspot.com/
** Nessuno sa quello che è capace di fare fino a che non lo prova **
Intes MK66 150mm f12 + SW 70/500
As-CG5-GT, Canon EOS 300D - Sigma70-300 DG/Apo
DMK21AU04.AS, Oculari 40-32-7.5-9.7-6, filtri


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MessaggioInviato: lunedì 19 maggio 2008, 16:06 
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Iscritto il: venerdì 21 aprile 2006, 21:08
Messaggi: 2553
Località: Solarolo (RA)
Si, il reference frame lo faccio sempre.
Comunque a conti fatti, la realtà mi sa che sia sempre quella: puoi elaborare come ti pare ma alla fine se hai un buon filmato è difficile che ti saltino fuori schifezze. Viceversa, se il filmato non è buono non ci tiri fuori niente.
E' tutto il pomeriggio che sto provando sul materiale di Ostellato, ma credo che ci sia poco da fare; tra un po' butto via tutto, PC compreso!!!
Ciao
Maurizio

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MessaggioInviato: lunedì 19 maggio 2008, 16:23 
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Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2007, 21:28
Messaggi: 6292
Pennuto ha scritto:
Comunque a conti fatti, la realtà mi sa che sia sempre quella: puoi elaborare come ti pare ma alla fine se hai un buon filmato è difficile che ti saltino fuori schifezze. Viceversa, se il filmato non è buono non ci tiri fuori niente.
Maurizio


Eh già... comunque non c'è un metodo ideale x tutto, le variabili in campo sono tante... Di solito io uso il metodo compress con quality estimator a 90. Sempre seguendo anche io il bel tutorial di Antonello.


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MessaggioInviato: lunedì 19 maggio 2008, 17:33 
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Iscritto il: venerdì 21 aprile 2006, 21:08
Messaggi: 2553
Località: Solarolo (RA)
Pomeriggio finito, occhi pallati :shock: stavolta ha vinto Saturno, ma chiedo l'onore delle armi: per i miracoli la prossima volta!

Il migliore degli 8 filmati (1.000 frame ciascuno a 5 fr/sec) ripresi a Ostellato col C8 e la Toucam - filtro IR-cut, Barlow 3X http://forum.astrofili.org/userpix/438_CCDCap0001aRit_1.jpg
Somma finale (mossa, ma tanto su Saturno non si vede) degli 8 filmati:
http://forum.astrofili.org/userpix/438_SaturnoOstellatoSommaRit_1.jpg

Diciamo che ho passato un pomeriggio a studiare Registax e spero di prendere un bel voto se domani mi interrogano :wink: ... visto che questo è un frame preso a caso e ce ne sono anche di peggiori!!! :?
http://forum.astrofili.org/userpix/438_Frame_a_caso_1.jpg

Comunque sono sempre graditissimi, suggerimenti sui 2 quesiti posti inizialmente, per poter andare un po' meno per tentativi

Ciao a tutti, vado a riposarmi
Maurizio

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MessaggioInviato: lunedì 19 maggio 2008, 18:45 
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Iscritto il: domenica 26 febbraio 2006, 11:04
Messaggi: 10072
Località: Caserta (N:41° E:14°)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Allora Maurizio, rispondo anche io a qualche quesito.
Il quality estimator come hai ben esposto è fondamentale sia per un metodo
al volo che per un metodo più accurato.
Quello che descrive Mobberley è legato ad una scelta dei frames basata
esclusivamente sul primo passo e quindi sulle differenze con il "best frame" e
il valore di quality estimator.
Personalmente lo ritengo grossolano o al più va bene quando abbiamo filmati
con soggetti che hanno un SNR elevatissimo: luna non al terminatore e sole.
Il resto dei casi non soddisfa un utilizzo del "optimize and stack".
Per quanto riguarda il discorso della tipologia di estimatore da utilizzare, è
in parte segnalato anche nel tutorial, ma ribadisco il concetto che i tipi:
Compres , Local contrast, Gradient sono da utilizzare quando si vogliono
sfruttare le differenze di contrasto tra frames adiacenti e questo vuol dire
avere un SNR alto o al più oggetti nel campo con un forte contrasto.
Per esempio, un Venere che si staglia sul fondo nero/grigio scuro va alla perfezione.
Un mercurio che non raggiunge i 64 / 256 livelli di una webcam/CCD8bit
poco contrastato sul fondo cielo e con SNR molto basso e con un gain elevato
e conseguente rumore amplificato) non è un soggetto adeguato per la tipologia
sopra descritta.
Per questo soggetto andrà bene la tipologia FFT: Classic o Human.
In questo caso si sceglierà un valore del FFT filter, dopo il clic sulla regione
prescelta, molto alto, generalmente superiore a 32.
Se tutto quadra come tipologia di soggetto, Registax suggerisce già valori
alti, superiori a 48 in genere, dell'ampiezza del FFT filter.
E' bene in questi casi avere la possibilità di aprire una box size che prenda
tutto il soggetto (sono casi estremi), il che faciliterà il riconoscimento dell'oggetto
e quindi il corretto allineamento: l'obiettivo primario è l'allineamento.
Questi ultimi due tipi possono anche essere usati con ottimi risultati quando
abbinati al multipoint (sono indietro con la preparazione avanzata del tutorial :roll: ).
Ad ogni modo vostre esperienze, come quella riportata da Maurizio sono
chiarificatrici per tanti.

Dal frame di saturno che hai messo ti consiglio di operare, se non lo hai
già fatto, come descritto poco fa per Mercurio (era un esempio), utilizzando
Human e aprendo una box size che prenda tutto il pianeta (visto che hai
usato una webcam e l'immagine si sviluppa su 640x480), altrimenti per chi
ha un caso simile ma sta operando con un CCD come la DMK o similare e
ha impostato un ROI stretto intorno al pianeta in fase di acquisizione, può
aprire una box size che prenda il solo disco planetario lasciando fuori gli
anelli. Per Giove in condizioni simili di SNR molto basso si opera allo stesso
modo orientando il pianeta, prima di iniziare l'acquisizione, con le bande equatoriali
parallele all'asse X del sensore. La box size sarà in questo caso più piccola
del pianeta e punterà su dettaglio visibile contrastato e la box size dovrà
essere allineata ai bandeggi equatoriali.

Spero di aver dato un'ulteriore indicazione sull'utilizzo approfondito del quality
estimator per quanto io abbia esperienziato.

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MessaggioInviato: martedì 20 maggio 2008, 8:41 
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Iscritto il: venerdì 21 aprile 2006, 21:08
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Località: Solarolo (RA)
Anto ha scritto:
Allora Maurizio, rispondo anche io a qualche quesito.

... cut...

Spero di aver dato un'ulteriore indicazione sull'utilizzo approfondito del quality
estimator per quanto io abbia esperienziato.


Chiarissimo e preciso.

Buoni i consigli per Giove, che sarà a breve nel mirino della webcam. A proposito del gigantone gassoso, mi sa che ci sarà da lavorare anche sull'allineamento dei colori, sfalsati dagli strati dell'atmosfera a causa della scarsa altezza.

Non riesco ancora a capire quale sia esattamente la causa, invece, dell'aumento di luminosità descritto al punto 2. Posso tentare di dormire tranquillo lo stesso, ma mi disturba un po'.

Sui restanti dettagli non resta che aspettare pazientemente il tutorial completo per affinare ancora di più la tecnica. Visti i chiari di luna (in senso letterale, appunto!) per i prossimi anni con Saturno di taglio, Giove basso e Marte appena passato dall'opposizione, direi che non c'è fretta.
Un grandissimo grazie (che comunque non sarà mai abbastanza) in anticipo :D
Maurizio

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MessaggioInviato: martedì 20 maggio 2008, 9:31 
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Circa l'aumento di luminosità che riferisci devo fare dei test. Appena posso
in serata provo e ti faccio sapere.

Per il discorso Giove e allineamento colori ci si può lavorare su ma si esce
poco dal "buco", nel senso che il fenomeno della rifrazione a cui è soggetto
il gigante gassoso e causato dalla nostra atmosfera non è riducibile se non
con artifici via PS2 che possono comunque logorare il bordo del pianeta.

Se ne riparlerà sicuramente appena il gigante farà bella mostra

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Comunque sui bordi devo dire che rispetto alla toucam la dmk in tricromia permette un ottimo controllo potendo bilanciare gli adu e tutti i parametri per ogni canale. Sicuramente più complesso ma alla lunga di migliore qualità una volta che ci si prende la mano.


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