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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 4 gennaio 2008, 12:19 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9618
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Nell'ultima notte di riprese sono state fatte diverse comete più o meno deboli,
tra cui questa C/2007 T5 (Gibbs), la quale era prevista, secondo il
software di controllo, pari alla magnitudine di +16,8^.
Un valore piuttosto basso, ma neanche molto, considerando che la
cometa si trovava alla distanza di 4,21 au dal Sole; dunque nei pressi
dell'orbita del pianeta Giove.

Così, spinto più dalla curiosità di vedere se dal cielo della città fosse
stato possibile registrare la sua debolissima immagine, più per sfida che
per amor di eventuali misure astrometriche, è stato puntato il telescopio e
si è iniziato a fare la prima posa di 300 secondi. L'unico risultato
ottenuto, poi capirete perché, è quello del link seguente:

http://www.danilopivato.com/solar_syste ... .01.02.htm

Alla prima analisi, quella immediata di verifica, nella posizione in cui
doveva esserci la cometa, non era stata registrata nessuna traccia della
T5. Insospettito ne ho dedotto che quello, con molta probabilità, doveva
essere sia il limite strumentale, sia del cielo per quella notte, oltre il quale
non serviva spingersi neanche aumentando il numero delle riprese o il
tempo di integrazione.

In un momento successivo e all’indomani della ripresa attraverso l'amico
L. Buzzi sono venuto a sapere che la cometa C/2007 T5 (Gibbs) in realtà,
quella notte, era di magnitudine intorno alla +18^, quindi ben al di sotto
di quella prevista dal programma di puntamento, ma che spiegava anche
l’esito negativo del rilevamento.
Programma di puntamento che nonostante fosse stato aggiornato in
tempo reale la stessa notte presso il Minor Planet Center, si è dunque
rivelato inesatto per quanto riguarda il valore della magnitudine prevista.

Successivamente sono ritornato sul fits originale operando con un
processing estremo, nel tentativo di rilevare una seppur minima traccia
(ottenendo una controparte negativa ingrandita 3 volte, dove poi è stato
aggiunto il crop dell'area sulla foto di partenza), senza successo. La 18^
magnitudine è veramente eccessivo come valore. Nell'immagine presente
sul sito web è stata comunque segnata la posizione della cometa, in modo
che se qualcuno nel frattempo ci volesse provare...sappia che sono ben
accetti anche risultati [consolatori] negativi! :wink:
Cari saluti,

Danilo Pivato

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MessaggioInviato: venerdì 4 gennaio 2008, 12:26 
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Iscritto il: giovedì 18 gennaio 2007, 1:26
Messaggi: 1020
Località: Pombia (NO)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao Danilo, diciamo che con la tua strumentazione dovresti raggiungere quella magnitudine ma evidentemente la qualità del cielo ti ha fregato. capita anche a me di non riuscire a superare certi limiti di magnitudine in certe condizioni per non parlare di quando c'è anche solo la luna al primo quarto.
Davide

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Meade LX200 8" - Tecnosky ED 80/560 Carbon Fiber - Homemade dobson 12" F/6
StarlightXpress MX716 - EOS 1100D Baader - ASI 120MM
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MessaggioInviato: venerdì 4 gennaio 2008, 12:45 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9618
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao Davide,
per la magnitudine stellare concordo con te, anzi in alcune riprese ci si è spinti
ben oltre la 18^ magnitudine.

Il problema è che l'oggetto in questione è una cometa. Di aspetto probabilmente
diffuso e forse non proprio stellare. Inoltre dotato di un movimento proprio
che seppur lento interagisce diversamente rispetto alle stelle sul sensore.

Non saprei con esattezza, ma una volta si diceva che bisognava sottrarre almeno
un paio di magnitudini rispetto al limite stellare per riuscire a fotografare le deboli comete.
Ha ancora senso nell'era digitale attuare questa regola?
Ti ringrazio per l'intervento e cari saluti

Danilo Pivato

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MessaggioInviato: venerdì 4 gennaio 2008, 13:30 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 13:15
Messaggi: 642
Località: Roma
Danilo, a mio parere, per far venire qualcosa avresti dovuto riprendere diverse pose per poi farne la media.
Astrometrica permette di sommare/mediare le pose tenendo conto del movimento dell'oggetto (cometa o asteroide) e diverse volte sono riuscito a registrare la posizione di asteroidi al limite della 18° anche con pose piuttosto brevi poichè si trattava di NEO molto veloci.

Un saluto.
Lorenzo

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MessaggioInviato: venerdì 4 gennaio 2008, 14:49 
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Iscritto il: giovedì 18 gennaio 2007, 1:26
Messaggi: 1020
Località: Pombia (NO)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
stavo per....ma mi ha anticipato Lorenzo, potresti provare a fare tante pose brevi (in funzione del moto della cometa per non spalmarne il segnale) e sommarle con astrometrica, a volte oggetti invisibili in pose da 60sec diventano brillanti se sommati usando lo shift del moto proprio.
Davide

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MessaggioInviato: venerdì 4 gennaio 2008, 14:50 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 13:15
Messaggi: 642
Località: Roma
Volevo aggiungere inoltre che il campionamento minimo, compatibile con una esposizione di 300 secondi e con la cometa che si muoveva a circa 0,54 arcsec/min, è di 2.7 arcsec/pixel.
Se il tuo campionamento è minore di questo valore, l'immagine della cometa potrebbe essere venuta leggermente mossa e con un peggiore rapporto S/N.

Saluti
Lorenzo

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