Le immagini sono
qui e
qui.
In realtà il punto è anche nei metodi elaborativi. Non dico che il processing di Damian Peach sia sbagliato in assoluto o che abbia inventato dei dettagli, ma ha due gravi pecche: innanzitutto è sbilanciato per fini estetici, ed in secondo luogo non viene definito esplicitamente. Se si fosse specificato, ad esempio, "questo è un R-RGB" l'approccio sarebbe stato diverso.
Uno degli scopi di questo 3d non è criticare Peach (infatti ne ho evidenziato i meriti in altri topic) ma mostrare come lavorare a lunghezze d'onda non meglio specificate e con metodi disinvolti non è solo una questione estetica o di gusti personali ma può impattare pesantemente sulle misure che un analizzatore farebbe. In questo caso sulla latitudine delle bande di Saturno, che a fidarsi ciecamente della ripresa di Peach, risulterebbero da tutt'altra parte.
Ovviamente i misuratori, ossia quel manipolo di appassionati che preferiscono perdere il loro tempo sui dati degli altri, queste cose le sanno benissimo, e non si lasciano ingannare da immagini sfavillanti (per Saturno se ne occupa Ivano dal Prete). Gli astrofili comuni e gli imager però difficilmente hanno quest'occhio critico, e per questo mi sembrava utile proporre un caso emblematico.