1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 25 gennaio 2022, 9:29 
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Iscritto il: giovedì 25 ottobre 2018, 8:56
Messaggi: 424
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Il titolo non è un errore: mi piace infatti interpretare l'imaging in alta risoluzione come un concetto relativo piuttosto che assoluto, nel senso di cercare di ottenere il massimo in termini di potere risolutivo con qualunque telescopio si ha a disposizione.
Così, il seeing benevolo, ma non troppo, di sabato 15 gennaio scorso e l'altissima luna gibbosa invernale mi hanno invogliato a tirare fuori il "piccoletto" da 8 pollici, lasciando il fratello maggiore da 12" a riposo nel borsone.
Tutte le riprese sono state effettuate con il filtro R Astronomik e la camera ASI183MM, i cui piccoli pixel da 2,4 micron mi hanno permesso di riprendere al fuoco diretto ossia senza Barlow.
Come ho detto altrove, lo strumento lavora intorno ai 185 mm di apertura, per via di un secondario leggermente sottodimensionato.


Inizio con Kepler:

Allegato:
i-8D6cFpH-X2.jpg
i-8D6cFpH-X2.jpg [ 165.98 KiB | Osservato 1142 volte ]


la cui grande e brillante raggiera, estesa 300 km, ne testimoniano la giovane età (meno di 1 miliardo d'anni). Kepler è raggiunto da uno dei raggi di Tycho: così Riccioli volle probabilmente ricordare, nella sua nomenclatura, il debito del primo nei confronti delle accurate osservazioni del secondo.

A seguire Gassendi e il suo sistema di rimae:

Allegato:
i-mvKJptV-L.jpg
i-mvKJptV-L.jpg [ 135.53 KiB | Osservato 1142 volte ]


in cui si percepiscono anche quelle secondarie, larghe intorno a 0,4".

Mons Rümker, qui piuttosto vicino al terminatore, e la sua superficie butterata da circa 20 domi:

Allegato:
i-MnVqxS3-L.jpg
i-MnVqxS3-L.jpg [ 62.37 KiB | Osservato 1142 volte ]


Non poteva mancare come test per la risoluzione il "plateau" di Plato, giochi di parole a parte:

Allegato:
i-jjJ7pm4-L.jpg
i-jjJ7pm4-L.jpg [ 106.13 KiB | Osservato 1142 volte ]


che mostra i 4 crateri principali, di diametro intorno al secondo d'arco abbondante (~2 km) e diversi craterini più piccoli non risolti, che appaiono come spot brillanti.

Piuttosto lontana dal terminatore, e per questo poco contrastata, ecco infine la Rupes Recta (a sinistra) e il cratere Birt (con la sua rima, a destra):

Allegato:
i-5x6kW9S-L.jpg
i-5x6kW9S-L.jpg [ 136.08 KiB | Osservato 1142 volte ]


La Rupe era pressoché invisibile in visuale.

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MessaggioInviato: martedì 25 gennaio 2022, 10:48 
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Iscritto il: venerdì 11 novembre 2011, 16:23
Messaggi: 4376
Località: Agropoli (SA)
Tipo di Astrofilo: Fotografo aspirante Visualista
Bellissime tutte, quello che risalta tantissimo dalle tue riprese lunari, oltre tutto, è il riuscire ad evidenziare sempre la miriade di craterini sommersi nelle varie zone della superficie… :please:

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Daniele

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MessaggioInviato: martedì 25 gennaio 2022, 11:07 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 26613
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Mi piace molto la colongitudine che hai trovato in Keplero: evidenzia benissimo non solo il suo sistema a raggiere ma anche il suo bastione interno sul lato orientale.
Non solo: i domi di Marius sono in bella mostra assieme al cratere che dà loro il nome.
Anche i craterini verso il terminatore sono ben illuminati.

Se dici che il seeing non era così buono, le altre riprese dimostrano che hai scelto un buon numero di frame perché non mostrano bordi soffici che si incontrano quando tipicamente il seeing rovina il risultato finale.

La seconda che preferisco è quella del Muro Dritto con un'illuminazione del tutto insolita.

Insomma, hai passato un paio d'orette divertenti.

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MessaggioInviato: martedì 25 gennaio 2022, 13:43 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23251
Vincenzo della Vecchia ha scritto:
Il titolo non è un errore: mi piace infatti interpretare l'imaging in alta risoluzione come un concetto relativo piuttosto che assoluto, nel senso di cercare di ottenere il massimo in termini di potere risolutivo con qualunque telescopio si ha a disposizione...


ahhahaha
mi hai fatto tornare indietro di 20 anni :D
la definizione di hi-res (relativo/assoluto) era uno di quei temi "divisivi" ed esplosivi come apo/dop o china/vintage... ma erano davvero anni che nonne sentivo più parlare

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MessaggioInviato: mercoledì 26 gennaio 2022, 7:13 
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Iscritto il: giovedì 25 ottobre 2018, 8:56
Messaggi: 424
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Grazie a tutti.
davidem27 ha scritto:
Se dici che il seeing non era così buono, le altre riprese dimostrano che hai scelto un buon numero di frame perché non mostrano bordi soffici che si incontrano quando tipicamente il seeing rovina il risultato finale.

Il seeing era piuttosto buono per il diametro, diciamo Pickering 6/10. Ho quindi ripreso video relativamente lunghi, 15 minuti almeno, avendo verificato che solo il 10 o 15% dei frames era di qualità accettabile. A 50 FPS, questo fa circa 5000 frames sommati.

davidem27 ha scritto:
Insomma, hai passato un paio d'orette divertenti.

Due ore (o quasi) le ho impiegate solo per collimare :lol:

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MessaggioInviato: mercoledì 26 gennaio 2022, 10:52 
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Iscritto il: sabato 20 settembre 2008, 9:31
Messaggi: 12187
Località: San Romualdo - Ravenna
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Vincenzo della Vecchia ha scritto:
... mi piace infatti interpretare l'imaging in alta risoluzione come un concetto relativo piuttosto che assoluto, nel senso di cercare di ottenere il massimo in termini di potere risolutivo con qualunque telescopio si ha a disposizione.

La penso anch'io come te. Il seeing non ti ha aiutato particolarmente (problema comune a tutti), ma hai ottenuto una bella carrellata di immagini. Mi piace in particolare Mons Rumker!

Cristina

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MessaggioInviato: giovedì 27 gennaio 2022, 9:16 
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Iscritto il: giovedì 25 ottobre 2018, 8:56
Messaggi: 424
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cfm2004 ha scritto:

La penso anch'io come te. Il seeing non ti ha aiutato particolarmente (problema comune a tutti)
Cristina

In realtà, come si vede in particolare dalla ripresa di Gassendi, il seeing in assoluto non era al top, ma era buono rapportato al diametro (D/r0). Come dice la famosa relazione di Fried, a parità di turbolenza (r0), uno strumento di diametro doppio sotto seeing sub-ordinari (r0=50 mm) può avere una probabilità centinaia o migliaia di volte inferiore rispetto a quello più piccolo di ottenere un'immagine vicina al suo limite di diffrazione. E' un discorso semplificato perché valido sotto l'ipotesi che il tempo di esposizione sia minore di quello di coerenza il che quasi mai avviene con i nostri sensori, ma rende l'idea della diversa efficienza dei due strumenti.

Cita:
Due ore (o quasi) le ho impiegate solo per collimare :lol:

Chiarisco che parlavo qui della collimazione ultrafine, fatta prima all'oculare con l'orto da 6mm e Barlow 2x (intorno ai 700x) e poi col treno ottico di ripresa. La collimazione "di base" del Cassegrain è piuttosto semplice e, con la pratica, non richiede più di pochi minuti.

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MessaggioInviato: sabato 29 gennaio 2022, 18:36 
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Belle foto,
la mia preferita è quella del Muro dritto, con un cratere Birt che appare come un imbuto.
Sarà l'illuminazione, ma il fondo del cratere è molto "strano", con quelle striature radiali.
Mai visto sotto questo aspetto.
Grazie per la condivisione.

Lorenzo

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MessaggioInviato: sabato 29 gennaio 2022, 19:43 
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Iscritto il: giovedì 25 ottobre 2018, 8:56
Messaggi: 424
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
A ragione Lorenzo ti soffermi su una interessante zona lunare. Birt è sostanzialmente un imbuto, come dimostra questo profilo altimetrico:

Allegato:
Birt_altimetric_profile.JPG
Birt_altimetric_profile.JPG [ 163.65 KiB | Osservato 936 volte ]



ma le sue pareti sono irregolari e danno luogo a giochi d'ombra che vale la pena osservare all'oculare (vedi questo interessante articolo della BAA, in inglese ovviamente).
Non solo. Non si vede benissimo dalla mia immagine, ma in questa della sonda ho segnato con un cerchietto Birt E: non si tratta del solito cratere da impatto ma di un vent vulcanico, da cui si ritiene sia fuoriscita la lava che ha formato la rima di Birt.

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MessaggioInviato: domenica 30 gennaio 2022, 10:29 
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Iscritto il: domenica 17 giugno 2012, 17:53
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Località: Montichiari (BS)
Grazie Vincenzo per l'articolo.
Peccato che osservo/fotografo raramente la Luna, la sera ho sempre poco tempo.
Una mia curiosità. Il profilo altimetrico che hai mostrato, utilizza i dati dell'immagine o si appoggia su altri dati? (rilevati da sonde in orbita lunare?)
Perché, nel caso di un semplice calcolo della luminosità dei pixel lungo la retta che hai impostato sull'immagine, non credo che sarebbe risultato un profilo così netto e preciso.
Ho provato, utilizzando la tua stessa immagine, a creare un profilo con una funzione di Astroart (una vecchia versione, la 2) ma il profilo che risulta segue semplicemente la luminosità dei pixel, con una evidente caduta dove si trova l'ombra del cratere.
Dimmi se sbaglio il ragionamento.
Buona domenica.

Lorenzo

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