E' da fine Novembre che il meteo ci concede generalmente poco.
Abbastanza normale, visto che l'inverno è appena iniziato.
La costante delle pochissime nottate serene di questo periodo, almeno sopra la mia testa, è un seeing sempre tremebondo.
Non è andata da meno la notte dello scorso 3 febbraio quando ho voluto portare il nuovo tubo di casa a prendere un po' d'aria fresca, visto che dobbiamo ancora conoscerci.
Già in modalità osservazione visuale la serata non prometteva bene.
Ho provato un po' di doppie ma le stelle, già a 166x erano belle gonfie.
Così ho preferito tornare in casa e aspettare che la Luna salisse un po' sull'orizzonte per trovare momenti migliori di stabilità.
Alle 2:30 era alta sull'orizzonte circa 35° e allora ho cominciato col darle un'occhiata con il Takahashi Abbe 18mm (166x) e col Celestron Ultima 12.5mm (240x).
C'era poco da fare: l'immagine non appagava. Dalle mappe meteo mi aspettavo un seeing mediocre, con fluttuazioni a bassa frequenza.
Ma si sa come vanno le previsioni del seeing e quindi... era l'esatto opposto: seeing IV ad alta frequenza e immagine quasi costantemente tremolante.
Avrei potuto salvare la sessione soltanto con una camera e provando a usare l'alto framerate che questi nuovi strumenti offrono.
Il risultato è il seguente:
Frames captured=21894
File type=SER
Binning=no
ROI=1936x1216
ROI(Offset)=0x0
FPS (avg.)=139
Shutter=6.897ms
Gain=362 (90%)
Il 2% dei frame catturati veniva riportato sufficientemente buono da Autostakkert! e, visto il numero elevato di frame, mi sono accontentato di buon grado.
Allegato:
2021-02-03-0213_In_Mare_Vaporum.png [ 1.06 MiB | Osservato 1610 volte ]
Di seguito riporto la mappa di Virtual Moon Atlas sovrapposta all'immagine: un maldestro tentativo di velocizzare l'identificazione delle formazioni riprese.
Allegato:
2021-02-03-0213_In_Mare_Vaporum_VMA.jpg [ 496.1 KiB | Osservato 1610 volte ]
Non mi aspettavo di avere un buon risultato e devo ancora capire il perché. Se è merito della camera utilizzata oppure se ho avuto fortuna in pochi momenti di calma, anche ottenuta un po' con l'utilizzo del filtro IR, catturati da quel 2% dei frame usati (che son pur sempre 400).
L'osservazione, poi, è continuata nel visuale a bassi ingrandimenti (100x) con la torretta binoculare Tecnosky Wide e due Baader Eudiascopic 30mm.
Assolutamente mozzafiato vedere la parte illuminata del nostro satellite naturale.
In particolar modo, in alcuni istanti, le raggiere di Copernico e Keplero erano offrivano un contrasto di sicuro impatto estetico.
Così come la zona immediatamente adiacente alla Vallis Schroteri, di forma romboidale e che mostrava il tipico colorito marroncino.
Anche la
Reiner Gamma, vicino il bordo occidentale lunare, si è rivelata contrastata e molto bella da vedere anche a soli 105x.
Splendido anche il fondo di Grimaldi, formazione circolare riempita di lava che, rispetto alla zona circostante chiara, spicca per contrasto.