doduz ha scritto:
Ci sono parecchie "cose" che cambiano tra una posa e l'altra.
Donato.
Sì, infatti; in genere son tutti disturbi. I più grossi sono i pixel difettosi che non sempre vengono rimossi dai dark. I pixel difettosi sono netti, troppo netti per essere qualcosa di reale esterno al sensore. Poi vengono quelle che appaiono come scariche improvvise e che di solito riguardano un solo fotogramma; presumibilmente sono raggi cosmici. Dato che le immagini sono spesso stirate nell'istogramma al fine di evidenziare piccole variazioni di intensità dei pixel, a volte si creano artefatti ingannevoli simili ad asteroidi molto deboli; la sequenza di più immagini riesce a smascherare facilmente gli artefatti perché tali falsi asteroidi mostrano uno spostamento caotico, poco logico e scarsamente coerente. La differenza tra
un artefatto e un
asteroide debole è insignificante talvolta; conviene sempre riferirsi ad una sequenza di immagini. In rari casi l'asteroide è quasi fermo ed allora è meglio organizzare le riprese in più serate. MPC ormai non accetta più una sola misura, impone che le misure siano almeno due, per qualsiasi asteroide; e devono essere distanziate nel tempo in modo da garantire una netta differenza di posizione dell'oggetto ripreso. Infine ci potrebbero essere disturbi altamente improbabili che corrispondono davvero, miracolosamente, ad un asteroide nuovo, ma è un evento più unico che raro. In genere, il fatto di trovare corrispondenza con i dati di MPC dà notevole sicurezza su ciò che si sta riprendendo ed aiuta a guardare nei punti del fotogramma in cui presumibilmente c'è l'asteroide noto da cercare. La conferma di un nuovo asteroide deve essere fatta da un osservatorio diverso dallo scopritore. Molti asteroidi ritenuti "nuovi" si sono rivelati asteroidi già identificati anni prima e per questo portano più di un nome.