Danilo Pivato ha scritto:
Marco, volevo sapere la tua configurazione hardware (processore; ram; tipo di hd ed eventualmente scheda video) del pc con il quale riesci ad ottenere 318 frame, al secondo. Inoltre queste prestazioni si mantengono stabili per tutto l'arco della durata del video?
Grazie per l'apprezzamento Danilo
Il laptop e' un Dell XPS da 13", con HD SSD da 512 GB (e' disponibile anche da 1TB pagando un extra) preso nel 2016. RAM 16GB, processore Intel i7-6560U. Credo ad ogni modo che la grossa differenza la fa l'HD a stato solido, il frame rate resta costante durante l'intera ripresa (ed e' stabile a pari parametri tra sessione e sessione). A mio modo di vedere qualsiasi moderno laptop con un HD tipo SSD dovrebbe fornire prestazioni analoghe..
Renato C ha scritto:
Per la verità io non vedo nessun miglioramento, a parte quello minimo dovuto alla rotazione del pianeta.
Ciao Renato, ahemm, che miglioramento vedi dovuto alla rotazione del pianeta tra le due riprese?
Renato C ha scritto:
ho sperimentato sempre che andando oltre i 3000 frames non si ottengono vistosi miglioramenti. Io mi tengo sempre su questa cifra su Marte, mentre per gli altri pianeti ne bastano 2500 e per la Luna anche meno.
Ho un altro test a casa (che probabilemente postero') dove ho verificato la differenza di rumore tra differenti somme da 5,000 a 50,000 frames. Il rumore cala ben visibilmente fino a 20,000 frames (nelle mie riprese e con il mio setup, considerando che tengo sempre il segnale durante la ripresa intorno al 70% dell'istogramma), si nota ancora una riduzione del rumore fino a 30,000 fotogrammi sommati e poi poca differenza oltre. Questo ovviamente una volta deconvoluta l'immagine al limite dei dettagli e della PSF. Il minor miglioramento ottenibile con le somme piu' lunghe e' in parte dovuto anche all'inclusione di fotogrammi piu' affetti dal seeing oltre una certa % di frames (e questo cambia tra serata e serata). Oltre un certo limite sommare comportera' un peggioramento dell'immagine.
La valutazione poi di quanto questo miglioramento sia evidente e' chiaramente soggettivo, dipende dalle aspettative che uno ha e del suo grado di "appagamento".
Renato C ha scritto:
L'effetto "buccia d'arancia" è chiaramente un artefatto dovuto all'elaborazione eccessivamente spinta, ed è presente in entrambe le foto anche se leggermente meno evidente in quella ad alta velocità.
Come giustamente indicato da Mauro l'effetto "buccia d'arancia" si ha a causa di un non sufficiente rapporto s/n nell'immagine. In quella con piu' frames il risultato e' migliore (nettamente nel mio metro di giudizio) perche' il segnale e' maggiore.
La deconvoluzione che ho applicato e' quella che, da diversi test con differenti valori di PSF e Standard Deviation, estraeva il maggior numero di dettagli. Certamente elaborando si puo' spingere molto meno, l'immagine sara' piu' morbida ma anche i dettagli saranno nemo risolti e con meno contrasto

Renato C ha scritto:
Il senso dell'opzione high speed non è quello di riprendere un maggior numero di frames (es.10.000 invece di 3.000), ma piuttosto di riprendere ad una maggiore velocità a parità di tempo in modo da poter "congelare" meglio le celle del seeing.
Assolutamente no. Il tempo di esposizione e' quello che congela il seeing, nel mio caso circa 1.5 ms. Con questa esposizione l'fps teorico quindi sarebbe dovuto essere (1/0.0015) = 666 fps.
In pratica questo non e' possibile, perche' sia la camera che la connessione dell'USB che il laptop richiedono del tempo per pre-processare (conversione A/D del segnale nei pixel), trasferire (nei limiti di banda dell'USB) e salvare (nei limiti di velocita' dell'HD) ogni singolo fotogramma. Piu' la conversione fatta dalla camera e' precisa (14 o 12 bit a seconda del modello) e piu' grandi sono le dimensioni del fotogramma ripreso, maggiore sara' il flusso di dati da trasferire attraverso l'USB e da salvare poi sul disco.
Finche' l'intero contenuto del fotogramma non e' trasferito, la camera deve aspettare per poter esporre il fotogramma successivo.
L'highspeed riduce il carico di lavoro facendo funzionare l'ADC della camera a valori piu' bassi (nel caso della 224MC a 10 bit bit invece che a 12 bit max), velocizzando significatamente il trasferimento dei dati alla porta USB.
Questa riduzione del campionamento non comporta nessun degrado quando il gain della camera e' relativamente alto, visto che in ogni caso a gain elevati (utili per ridurre il tempo di esposizione al minimo) la camera non e' comunque in grado di rilevare oltre 10bit di profondita' (nel caso della 224MC questo avviene quando il gain e' superiore a 250).
Nessuna differenza quindi sul congelamento dell seeing (le esposizioni restano di 1.5 ms), semplicemente nello stesso tempo si riprendono piu' fotogrammi da mediare. Resta il limite della larghezza di banda dell'USB3 e della velocita' del hard disk, ma se in futuro le camerine useranno l'interfaccia USB-C (quasi 10 volte la largezza di banda dell'USB3) e con gli SSD sempre piu' veloci che stanno arrivando sul mercato (vedi intel Octane), credo in pochissimi anni potremo lavorare al limite teorico di fps legato all'inverso dell'esposizione, almeno con le risoluzioni amatoriali..
Ciao
Marco