Vi presento Lena (si tratta di una del più famose immagini usate per test di diversi metodi di image processing
http://ndevilla.free.fr/lena/ ).
Invece che usare il solito "pianetaccio" usiamo Lena per una piccola dimostrazione. Eccola:
http://i45.tinypic.com/or4fg1.jpgEmbe', che significa? Presto detto. In alto a sinistra è stato aggiunto del rumore. Più precisamente il 2% di rumore (per semplificare dico il 2% senza entrare nei dettagli).
La sensibilità al contrasto dell'occhio è circa 1-2% al massimo e il rumore può essere appena percepito. Nella figura in alto a destra il rumore è il 5% e questa volta si vede bene.
Confrontando le due immagini nella prima riga non è difficile capire che quella di sinistra è "migliore" di quella di destra. Perchè ha meno rumore.
Nella seconda riga a sinistra in basso, il contrasto è stato dimezzato portando il contrasto del rumore a 1%, che è praticamente impercettibile. In basso a destra il contrasto è stato ridotto di 5 volte portando il rumore anche in questo caso a 1%.
La riga in basso è fatta di due immagini che hanno lo stesso rumore (appena sotto della soglia di percezione). Anche in questo caso non è difficile dire che l'immagine di sinistra è "migliore" di quella di destra perché più contrastata (a parità di rumore).
Quindi, nella prima riga, quella di sinistra è migliore di quella a destra perché a parità di contrasto ha meno rumore.
Nella seconda riga quella di sinistra è migliore di quella di destra perché a parità di rumore è più contrastata.
La cosa difficile è confrontare a figura in basso a sinistra (senza rumore ma con poco contrasto) con quella in alto a destra (contrastata ma con rumore). In realtà quella di sinistra è migliore di quella di destra, ma non essendoci né parità di contrasto né parità di rumore è difficile fare il confronto a occhio.
Conclusione? Ho come l'impressione che spesso i giudizi sulle immagini non tengano conto che la qualità della immagine va giudicata in base al rapporto fra il segnale e il rumore. Inoltre (non ho fatto l'esempio) a parità di questi due fattori, quella più grande è migliore.
L'esempio delle 4 varianti di "Lena" illustra però il fatto che una immagine può essere modificata aumentando il contrasto, ma questo non ne cambia la qualità in termini di rapporto fra la parte significativa dell'immagine e il rumore.
Le affermazioni del tipo "quelle immagini sono buone solo perché elaborate" (sottintendendo che il telescopio era una mezza ciofeca ma è stato fatto un miracolo elaborativo) sono dunque prive di fondamento. Una immagine pessima non diventa buona cambiandone il livello di contrasto perché se ha un cattivo rapporto fra segnale e rumore, tale rimane anche dopo la elaborazione.
E così spezziamo una lancia a favore della tesi che
l'immagine conta molto nella valutazione di un tele per hires.
PS. Sorprendentemente esiste anche la possibilità di "misurare" il rumore e quindi valutare in maniera più oggettiva la qualità delle immagini. Nella prossima puntata....