Primo punto. Che cosa può fare e che cosa non può fare la elaborazione?
Il punto di partenza è il contrasto. Ogni immagine ha un certo livello di contrasto in funzione della dimensione angolare dei dettagli. Vedi nella figura che segue un esempio.

Questa figura assomiglia alle curve MTF e dice il contrasto che hanno i dettagli di grande dimensione (a sinistra) e via via quelli di scala più piccola (verso destra). Ad un certo punto il contrasto scende a zero a significare che non c'è alcuna informazione relativa a dettagli più fini. Poichè la MTF del telescopio si azzera alla scala lambda/D nessuna immagine ripresa con un telescopio può avere informazione oltre questo punto. In realtà, a causa di tanti fattori fra cui il seeing, la situazione sarà anche peggiore.
Punto secondo. Come mai visivamente si vedono meno dettagli che nelle fotografie elaborate?
La spiegazione è semplice: l'occhio ha una sensibilità al contrasto limitata. Tutto quello che è al di sotto della sensibilità al contrasto non viene percepito, ma questo non significa che l'informazione non sia presente sul piano focale e che non possa essere registrata.
Una volta che l'immagine è registrata è possibile modificare artificialmente il contrasto, per esempio aumentando il contrasto sui dettagli fini e passando dalla curva blu continua a quella tratteggiata.
L'elaborazione ha semplicemente "alzato" il contrasto rendendo percepibili dall'occhio dettagli che comunque esistevano nella immagine. La risoluzione visuale aumenta e l'innalzamento generale della curva sopra la soglia di sensibilità al contrasto rende visibili meglio gli stessi particolari.
Dunque la elaborazione di per sé non crea nulla che già non ci fosse (vedremo poi il caso degli artefatti).
Facciamo un esempio. Questa figura ha delle barre verticali di diversa larghezza. Il contrasto è pari al 10% sul lato basso e scende a zero sul bordo superiore. Visualmente le barre si vedono con sempre maggiore difficoltà a mano a mano che il contrasto diminuisce.

Ora possiamo ridurre il contrasto. Le barre sono sparite? No, sono solo così poco contrastate da non essere visibili.

Però possiamo fare anche l'opposto: aumentare il contrasto per renderle più visibili.

Ecco un punto fondamentale: la elaborazione modifica il contrasto rendendo visibili dettagli che altrimenti l'occhio non riesce a catturare. Ma questi dettagli, questa informazione ESISTE nella immagine anche quella nella quale apparentemente non si vedono.
Allora come è che non si può aumentare il contrasto all'infinito? ... lo vedremo alla prossima puntata!
Per intanto accontentiamoci di un concetto:
La elaborazione modifica la visibilità della informazione (e del rumore lo vedremo dopo) presente nell'immagine grezza. Se l'informazione non c'è non c'è elaborazione che la possa creare (e già questo è un duro colpo alla teoria secondo cui le immagini buone sarebbero solo merito della elaborazione)..