Concordo ema
Sarebbe sufficiente, amio avviso, integrare singolarmente le funzioni corrispondenti all'andamento della trasmittanza per ogni canale ossia calcolare l'area sottesa dalle 3 curve, per avere un'idea di quanta luce passa...
Parafrasando per chi mastica poca matematica, tradotto in soldoni ed in prima approssimazione, prendendo l'andamento della trasmittanza ad esempio nel canale R, la quantità di luce che passa attraverso il filtro ed incide sul sensore è rappresentata dall'area, dalla superficie sottesa- che sta sotto- dalla "campana" della curva che indica l'andamento della trasmittanza stessa nel rosso, al variare della lunghezza d'onda lambda.
Andando a confrontare le due superfici nel rosso, quella relativa al Baader R e quella dell' Astrodon R, si può avere un'idea di massima di quanta luce facciano passare e quindi di quanta luce arrivi al sensore in entrambi i casi.
Questa informazione è molto importante, perchè avendo ad esempio un'apertura modesta, poniamo il caso di un 15-18 cm, magari con una focale nativa spinta- un mak, per rendere l'idea-, risulta problematico usare filtri troppo "stretti": ciò si tradurrebbe in problematiche notevoli nel settare l'esposizione, quindi gli FPS, il gain, il gamma e si riuscirebbe a congelare il seeing con una buona dinamica del singolo frames in maniera molto difficolosa; in quel caso converrebbe usare dunque filtri più "larghi".