Per prima cosa, Gupise, forse non lo sai ma io faccio attività sperimentale
un tantino più complicata di un test di Roddier come parte della mia professione. Non sto qua a insegnarti che cosa voglia dire fare misure e quale sia la differenza con norme e test "certificati". Certamente non sei tu quello che mi può dire "la mia concenzione di misura
fatta bene non collima con la vostra.".
Il test di Roddier è un metodo per ricostruire il fronte d'onda a partire da misure di intensità su piani fuori fuoco. Roddier ha spiegato il principio di funzionamento e ha anche fornito un confronto con il metodo di Shak-Hartman (paragafo 6).
http://www.soft.belastro.net/files/tmp/ ... scopes.pdfLa sensibilità del metodo è dell'ordine di 5 nm.
Ho come l'impressione che chi ha parlato non ha letto quel documento (o altri anloghi) e non ha chiaro il principio (altrimenti non si spiega la congettura infondata che il metodo sia sensibile al seeing o al disassamento). Ovviamente è sempre possibile condurre la misura sbagliando qualche cosa (specialmente se non si conosce il principio). Per esempio acquisire in scala non lineare, usare troppo o troppo poco defocus, "dimenticarsi" i settaggi sull'algoritmo (già quanti di quelli che sparano a zero sul metodo sanno che cosa significhino le varie impostazioni dell'algoritmo?), come iterazioni ecc ecc.
Se però si fanno le cose correttamente si ottengono le stesse precisioni che ha pubblicato Roddier. Ci sono stati anche altri confronti, per esempio con test interferometrici e... sopresa sopresa Roddier va anche meglio.
Ovviamente ci sono diversi modi per capire se si stanno prendendo lucciole per lanterne. per esempio il risultato deve essere stabile anche se si cambiano un po' i settaggi dell'algoritmo (in altre parole bisogna fare una analisi di sensibilità, cosa che chi sa fare misure sa cosa sia). Inoltre c'è sempre anche il riscontro dello star test. E guardacaso, lo star test diceva in maniera qualitativa l stesse cose che Roddier quantificava. Ho perfino fatto test di Roddier al Banco ottico, misurando un valore infimo di astigmatismo che era sfuggito alla prima occhiata ma che poi si è visto sapendo che c'era.
D'altra parte capisco che accettare il metodo significa accettare il fatto che sia possibile dimostrare che un telescopio semplice ha funzionato al 100% dei suoi limiti ottici, oppure che n 400 mm con Strehl 0.65 (di astigmatismo) funziona meglio di un 250 mm con Strehl 1. D'altra parte queso si può dimostrare anche con metodi di ottica computazionale, come il calcolo delle PSF o delle mTF. Già, a questo punto non si capisce che cosa si vuole: se si fa il calcolo della MTF il risutato non va bene perchè "è pura teoria ma poi lo strumento semplice non potrà....", Se invece si fa una sperimentazione (e questa coincide con la teoria) allora non va bene lo stesso.
Per Maucapo, non sentivo la tua mancanza, ma visto che sei intervenuto (per te, e non solo per te, un telescopio è buono solo in virtù di quanto costa?) ti voglio dare una notizia che non ti piacerà: il 60 cm dopo un trasporto di 200 km si monta in 20 minuti (più che altro perchè i pezzi sono grandi) e, avendo cura di mettere le aste nelle stesse posizioni è spesso quasi perfettamente collimato. Tanto che si può usare fino a 300x, mentre un ritocco di collimazione (che significa girare di una frazione di giro le le viti) lo faccio in due minuti e osservo Giove Nitido a 500x. Ora, spero tu abbia il buon gusto di non venirmi a dire che non è vero, sarebbe come affermare che sono disonesto. E ci sono persone che escono con me quando lo monto.
Infine, vorrei portare un elemento di riflessione. Questi sono test effettuati in giorni diversi, con differenti condizioni termiche dello specchio (si stava provando diverse geometrie delle ventole).
C'è un test del 5 Novembre. Due il 6 Novembre. Il 6 Novembre lo specchio era stato ruotato di 90°. Ti pare che se il metodo non fosse ripetibile sarebbe venuto fuori un risultato ruotato di 90°? Il 7 Novembre lo specchio è stato ruotato un'altra volta e puntualmente il risultato è ruotato. L'astigamtismo e la sferica cambiano perchè cambiano l condizioni termiche. L'ultimo test, del 15 Novembre (quello con Strehl 0.899) si riferisce alla configurazione finale delle ventole, quella che poi ha prodotto questo questo Giove
http://img5.imageshack.us/img5/7858/newton16.jpg (mi spiace per te e per tutti i sostenitori del "telescopio semplice non va e Roddier è una ca...ta"). Spero che tu comprenderai che Roddier ti permette di vedere come sta funzionando l'intero treno ottico. Senza puoi è un po' come prendere la mira senza mirino, e infatti di Giove come questo NON ne ho visti.
A proposito... non pensare che Strehl 0.899 sia una cosa facile da avere su questi diametri. Ho visto molti arrivare con i file FITS di telescopi che credevano essere "eccellenti, non si vedeva niente allo star test" e constatare sconsolati che l'ottica NON diffraction limited. Se vuoi mandami Ii FTS e ti faccio un Roddier o anche dieci come quelli di Marco.
PS ovviamente non vi ho detto tutto su che cosa abbiamo fatto per raggiungere Strehl 0.899 (comunque il telescopio avrebbe funzionato bene anche con Strehl intorno a 0.8 come era nei primi test).