emadeg72 ha scritto:
...poi bisogna vedere chi ne esce meglio....continuare ad affermare che un 10" può ottenere immagini come quella che ho postato è secondo me fuorviante, spero solo non volutamente.
Infatti. Io penso che le fotografie dovrebbero essere corredate, oltre che del seeing e della apertura, anche del costo del sistema. Allora forse si smetterà di dire che la tal foto non ha sfruttato il 100% della apertura e la tale altra sì. Si guarderà il risultato assoluto e si capirà che talvolta il 50% di un 16" è meglio del 100% di una apertura minore, tanto più se viene a una frazione del prezzo. E poi sono sicuro che migliorerai, mentre se si è già al 100% non può.
emadeg72 ha scritto:
@ per xeno : ho letto il manuale del software per il roddier test: è davvero potentissimo e semplicissimo, non capisco come mai non c'è molta informazione a riguardo. Per esempio non solo ti dice l'errore , anche in frazioni di lambda, ma ti dice anche QUALE ERRORE.
Non lo so. Ti posso solo dire che mi sembra più preciso dell'interferometro. Ho fatto alcuni test su immagini sintetiche prodotte con diffract e ho verificato che ricostruisce correttamente il fronte d'onda. Gli errori sono tipicamente meno di 5 nm rms. Ha anche più risoluzione spaziale: puoi vedere lo stato del bordo che altrimenti all'interferometro sfugge. Del resto Roddier aveva fatto queste valutazioni nel suo articolo originale trovando un metodo accurato quanto basta (e soprattutto accessibile). Puoi scaricare la teoria qua:
http://www.soft.belastro.net/files/tmp/ ... scopes.pdfemadeg72 ha scritto:
Utilissimo in quanto se collimando non meticolosamente appare una voce "coma", quello è l'errore dovuto alla collimazione. Puoi ad esempio stimare la resa totale dello strumento senza quella voce e vedere dove si arriverebbe.
Esatto: decompone il fronte d'onda in termini di Zernike e vedi quali aberrazioni ci sono e quanto contano. Per esempio vedi che l'errore di coma vale 5 nm RMS. Misuri quanto era scollimato. Dunque fine della questione infinita secondo cui i tubi di legno mai e poi mai possono essere collimati.
emadeg72 ha scritto:
Oppure si può stimare la qualità di una barlow facendo il test con e senza barlow. Insomma se avessi un po' di tempo da perderci sarebbe quasi più interessante della ripresa planetaria stessa....(quasi....ho dettoquasi eh...).
Infatti: puoi testare tutto il treno ottico e magari scoprire che mentre il tuo telescopio è OK, la barlow introduce sferica (non perchè è scollimata, che sarebbe il caso se uscisse coma, ma perchè tutte le barow fanno ciò e soprattutto quando vengono usate a un fattore di amplificazione diverso da quello di progetto). Così puoi eventualmente sapere perchè non riesci a sfruttare al 100% (una banale barlow). Per la cronaca la powermate5x sembra essere a posto (mi riserco a breve di confermare).
Un'altra cosa che vedrai è che il tuo specchio cambia forma. Non perchè la cella sia fatta male, ma perchè nel mentre la temperatura cambia, cambia in maniera non uniforme e la cosa si vede. Ho visto la aberrazione sferica cambiare da +lambda/4 a -lambda/8. Se poi c'è qualche problema nella cella lo vedi... e rimedi. Insomma mi sembra uno strumento prfetto per capire che cosa è possibile migliorare. Vedrai che quando ti esce lambda/14 rms sul piano focale esce una immagine che sfrutta al 100% lo strumento.
emadeg72 ha scritto:
Una cosa che non ho capito invece è come riconoscere altri tipi di errore, come ad esempio seeing e problemi termici dello specchio.
Questo non lo vdi con Roddier, perchè dopo che sommi le immagini la informazione sul seeing scompare. Tuttavia ho in mente un'altra cosa: il test di Cavadore:
http://www.alcor-system.com/us/DimmSoftware/index.html E' possibile misurare in maniera oggettiva r0 ma ci lavorerò andando avanti (a breve la finiremo con questa storia che il seeing è sempre cattivo).