1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 26 agosto 2020, 9:04 
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Iscritto il: venerdì 11 novembre 2011, 16:23
Messaggi: 5208
Località: Agropoli (SA)
Tipo di Astrofilo: Fotografo aspirante Visualista
Grazie Vincenzo per aver condiviso e per l’impegno relativo alle didascalie.
Vediamo se ho capito qualcosa:

Collimazione, seeing, acclimatamento, fuoco, seeing, acclimatamento, fuoco, collimazione, acclimatamento, fuoco, seeing, collimazione, seeing, fuoco, acclimatamento, collimazione, seeing, acclimatamento, fuoco, collimazione, acclimatamento, fuoco, seeing, collimazione...il tutto seguito da una post produzione il più minimale possibile. :think: :lol:

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Daniele

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MessaggioInviato: mercoledì 26 agosto 2020, 11:33 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 27058
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
La cadenza di Damian mi fa morire :rotfl:

Allegato:
slide1.PNG
slide1.PNG [ 1.68 MiB | Osservato 1470 volte ]


Questo è un esempio dimostrativo illuminante su cosa può creare (non "tirare fuori dal filmato", che è ben diverso) con un software che usa algoritmi di AI.
Assurdo. Non pensavo minimamente a una cosa del genere...

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MessaggioInviato: mercoledì 26 agosto 2020, 11:51 
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Iscritto il: martedì 27 agosto 2013, 17:56
Messaggi: 931
Località: Mediolanum
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Grazie, Vincenzo, molto interessante.


Allegati:
Commento file: https://player.vimeo.com/video/451216105
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MessaggioInviato: mercoledì 26 agosto 2020, 12:54 
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davidem27 ha scritto:
La cadenza di Damian mi fa morire :rotfl:


Non dirmelo, mi ha fatto disperare per capire bene un paio di passaggi. Ad ogni modo la nobile cadenza british è tutta un'altra cosa rispetto a quella smozzicata degli americani.
Sottolineo il punto 5 della slide postata da Raf: "quello che viene prima di premere il pulsante Play è molto più importante del processing".
Noto con una certa amarezza come non ci sia nemmeno un italiano nel suo elenco di imager di riferimento. Cosa ancora peggiore, sono d'accordo con lui, la qualità da noi non manca ma è troppo sporadica per ambire a una delle posizioni ai vertici.
Unica eccezione, il poco social Tiziano Olivetti che invece avrebbe dovuto secondo me essere menzionato.

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MessaggioInviato: giovedì 27 agosto 2020, 5:59 
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Iscritto il: giovedì 25 ottobre 2018, 8:56
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Il video sottotitolato è disponibile sul mio sito:

https://www.vincenzodellavecchia.it/Miscellanea

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MessaggioInviato: sabato 29 agosto 2020, 21:11 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
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davidem27 ha scritto:
La cadenza di Damian mi fa morire :rotfl:

Allegato:
slide1.PNG


Questo è un esempio dimostrativo illuminante su cosa può creare (non "tirare fuori dal filmato", che è ben diverso) con un software che usa algoritmi di AI.
Assurdo. Non pensavo minimamente a una cosa del genere...


Chi ha Topaz AI potrebbe fare quest prova. Si prende una foto in altissima risoluzione di HST. La si degrada aggiungendo varie forme di rumore e aberrazioni ottiche. Si passa questa presunta immagine a Topaz che, ovviamente, non può ricostruire l'informazione che non c'è ma la aggiunge sulla base di pattern tipici memorizzati nella rete neurale. Plausibili ma non reali. Sarei curios di vedere la differenza. Già nelle immagini di sinistra alcuni dettagli sembrano molto sospetti.

PS, comunque il fatto che ora (e soltanto ora) DP si senta in dovere di "scomunicare" l'IA a me dice una cosa...

PPS I suoi metodi di elaborazione restano in gran parte non spiegati e quindi, se il processo non è dichiarato e riproducibile, non è molto diverso da usare AI. Per assurdo, uno potrebbe d'ora in poi usa AI per migliorare le immagini ma poco poco, tanto che siano al meglio di quelle che circolano e dichiarare che il suo metodo di elaborazione non si può dire perché p segreto...


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MessaggioInviato: domenica 30 agosto 2020, 7:53 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
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Località: LV426/Acheron
Aggiunta. Posso anche essere d'accordo con DP sul fatto che collimazione, controllo termico, seeing e fuoco sono essenziali per ottenere una buona immagine. Ma detto così mi pare un modo per mettere sullo stesso piano cose diverse senza dire poi come e quali curare.
Inoltre, "stranamente" non si menziona l'uso di correttori di dispersione atmosferica, non si menziona la derotazione, non si menzionano diversi aspetti che vanno curati nello stacking (il drizzle per esempio?). E questo è processing.

Ma veniamo ai punti menzionati.

Collimazione. Ovvio. Se lo strumento non è collimato le prestazioni degradano. Basta una piccola quantità di coma per ridurre lo strehl. D'altra parte se si fa un test di Roddier prima della ripresa si può facilmente verificare di quanto lo strehl si abbassa per l'imperfetta collimazione. La collimazione non è una cosa che può essere perfezionata all'infinito. Una volta che l'errore rms di coma primario e secondario è sotto una certa soglia non si può fare di meglio. Può essere che un novizio non sappia collimare bene. Ma da un certo punto in poi si sa collinare e non c'è modo di fare meglio del 100%. O sono tutti incapaci di collimare tranne pochi oppure l'enfasi data alla collimazione è eccessiva.

Controllo termico. Qua la situazione può essere meno chiara. Strumenti medio piccoli (ci ricomprendo un C14) posti per tempo in ambiente esterno qualora la temperatura sia costante sono OK. Se la temperatura varia, si porta lo strumento dentro e fuori casa, lo strumento è chiuso e difficilmente ventilabile ecc., si possono avere problemi. Anche qua i visualisti sanno come visualizzare le correnti interne al tubo (in intrafrocale) e si trova un mare di materiale relativo al controllo e aspirazione dello strato limite (nella comunità visualista, non in quella dei fotografi).

Seeing. Ecco questo è il punto. Le immagini non saranno mai migliori di quanto il seeing permette. Per avere seeing buono ci sono due possibilità: aspettare che migliori e muoversi andando dove è buono. Aspettare che migliori significa che, se mediamente il seeing sul balcone di casa è 2", potrò sperare di averlo 1" una volta su dieci e 0.5" (quanto serve per vedere quei dettagli) mai. Quando ho il canale R buono, il G scarso e il B impastato il seeing non è abbastanza buono (il 99% delle volte che ho elaborato immagini di Guid era così, che vuol dire che in mezzo alla pianura Padana il seeing non basta). Muoversi sarebbe efficace, ma quasi nessuno lo fa per 100 mila motivi. Qualcuno è fortunato di avere un seeing buono dove sta, e sforna immagini molto buone regolarmente.

Quindi alla fine l'elemento importante è il seeing. O hai un buon seeing un numero ragionevole di notti (casi fortunati) oppure se vuoi ottenere l'altissima risoluzione ti muovi.


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MessaggioInviato: domenica 30 agosto 2020, 10:23 
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xenomorfo ha scritto:
Inoltre, "stranamente" non si menziona l'uso di correttori di dispersione atmosferica, non si menziona la derotazione, non si menzionano diversi aspetti che vanno curati nello stacking (il drizzle per esempio?). E questo è processing.

dei correttori di dispersione ne ha parlato qui otto anni fa, forse ti è sfuggito, la derotazione ormai la sa fare chiunque e sul processing ci sono dozzine di tutorials sul web... una buona immagine esce al 90% durante l'acquisizione, in questo DP ha perfettamente ragione, una volta che il raw contiene i dettagli ci si può sbizzarrire in infiniti modi per tirarli fuori, non esistono ricette segrete come quella del Krabby Patty
Allegato:
krabby.jpg
krabby.jpg [ 37.8 KiB | Osservato 1383 volte ]


I segreti ce li hanno soltanto quelli che tirano fuori dettagli inesistenti.

xenomorfo ha scritto:
si trova un mare di materiale relativo al controllo e aspirazione dello strato limite (nella comunità visualista, non in quella dei fotografi).

è la stessa cosa per tutti e due, non è che un visualista aspira lo strato limite in un modo e un imager in un altro, comunque quello che scrivi non è vero, ad esempio su questo libro, che è dedicato prevalentemente all'imaging, c'è un bel capitolo su questi problemi (e tanti segreti e segretini... chissà se DP li conosce :lol: )

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MessaggioInviato: domenica 30 agosto 2020, 11:55 
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Non si poteva dire meglio.
Quoto totalmente il post di Raf, che è esattamente anche il mio pensiero.

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MessaggioInviato: domenica 30 agosto 2020, 19:52 
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Sinceramente, non ho mai avuto l'impressione che i più famosi astroimager facessero la comunicazione che sarebbe necessaria se veramente si volesse condividere quello che si sa. Se io parlo di A, B, C D ecc... di tutto... senza dire cosa conta di più sto solo dicendo tutto per non dire nulla. Se il correttore di dispersione è così importante, ma ne parlo una volta sola 8 anni fa e poi non lo menziono in calce nelle immagini in cui è stato fondamentale significa che non voglio farlo notare.

Io sono arrivato al correttore prima da solo che leggendo in rete, vuol dire che tanta comunicazione non è stata fatta e che quindi non c'era poi tutta questa volontà di condividere.

Idem per molte altre cose. Più e più volte solo dopo che le avevo dette qualcuno diceva "ah ma sono cose che tutti sanno"... tutti sanno e non dicono!

Infine, sarà che gli imager parlano dello strato limite... a me risulta che dello strato limite i visualisti ne parlano molto di più spiegando a vicenda quanto sia importante e come fare per controllarlo. Ancora, io non ho visto tutta questa comunicazione. C'è un libro e allora?

Io ho vissuto entrambi gli ambienti e mente quello dei visulalisti è un ambiente di condivisione, quello degli imager -mi spiace- ma ho avuto la netta impressione che fosse una mezza via fra la condivisione e un nido di serpi.

Ultimo esempio. La deconvoluzione blind. Da quando la uso non ho fatto mistero di considerare questa tecnica come quella che offere (in linea di principio) la massima garanzia di recuperare il massimo del segnale con il minimo di artefatti. Questa tecnica non è presente nei software commerciali (c'è la deconvoluzione ma quella blind consiste nello stimare simultaneamente la PSF e l'immagine) e per implementarla servono alcune abilità nel campo della elaborazione dei segnali. Non sarei sorpreso però che qualcuno con queste abilità la stia usando, magari prima di me, e si guardi bene dal dirlo.


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