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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 20 settembre 2010, 16:11 
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Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2007, 21:28
Messaggi: 6292
fulvio mete ha scritto:
Cita:
Ragazzi.
Sto leggendo in giro per i forum molte questioni legate in generale a tutto ciò che è hi-res.
Ultimamente come sapete avevo postato un topic con quello che giudicavo il top del setup per l'hi-res.
Ora potremmo anche parlare di molte altre questioni, tipo diametro e soprattutto sistema di equilibrio termico dello stesso.


Salve a tutti:
Cerco di dare il mio contributo all'interessante discussione.
Sulla base della mia esperienza i fattori che influiscono maggiormente sulle prestazioni Hi res dei catadiottrici sono, nell'ordine:
1-Seeing
2-Collimazione
3-Acclimatamento
Il 3° punto è senz'altro importante, ma a mio avviso non determinante come il primo.
Inoltre vorrei richiamare l'attenzione su un fattore che viene spesso trascurato e/o confuso con l'acclimatamento termico del tubo ottico; il micro seeing locale, intendendo per tale quello del luogo dove è posta la montatura del telescopio.Esiste, infatti, com'è noto un problema di enorme spessore per l'equilibrio termico dei terrazzi, rispetto ai giardini, sia in estate che in inverno. Ho approfondito tale questione a proposito delle osservazioni solari, e mi sono reso conto che è spesso determinante, specie a dati orari.Ho infatti seri problemi dalla mia postazione di Ponte di Nona, in quanto posta su di un terrazzo esposto alla luce solare per tutto il giorno mentre ne ho molti di meno per l'equilibrio termico del tubo del C14, ben custodito all'interno di un gabbiotto di alluminio e PVC ben coibentato.
Che ne pensate?


Ciao Fulvio, quindi tu il c14 lo hai in postazione praticamente fissa? Secondo me l'acclimatamento influisce tantissimo, ho visto la differenza quando il c9,25 mi raggiungeva la temperatura.
Comunque sono d'accordo con la tua classifica, purtroppo spesso non si cura a dovere la collimazione che deve essere maniale per l'hires!


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MessaggioInviato: lunedì 20 settembre 2010, 16:15 
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Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2007, 21:28
Messaggi: 6292
twuister73 ha scritto:
Blackmore ha scritto:
....Il Dk 12,5" dell'amico Domenico non pesa molto più del c14, anzi è molto più leggero del meade 14... che poi non ho capito perchè il c14 pesa sui 20 kg mentre il meade sui 35... Stesso diametro, bho! Non è che il c14 è debolino strutturalmente come il c9,25 che aveva un tubicino ridicolo?


Ciao Guido, io mi ero informato sul Meade presso Ottica SanMarco e Filippo mi aveva detto che pesano così tanto in quanto vengono configurati meccanicamente per essere montati su forcella.
Sul discorso acclimatamento, posso dire che da quando ho avuto la fortuna di acquistare il Mewlon 250, non costituisce più un pensiero, lo metto a nudo dal di dietro e in meno di un'ora è pronto, va bene avrò solo 26 cm di diametro, ma alla fine la serata è sempre interamente sfruttabile.
Salutissimi


Prima di tutto auguri er il tubone nuovo, apsettiamo nuove riprese allora!

Guarda toccando il lamierino del c9 e quello del meade 10 c'è una differenza notevole in favore del meade, ora non so i 14" che essendo gli strumenti di punta dovrebbero essere particolarmente curati. Ma così pare non sia, a sentire Raf sui riflessi interni almeno. Forse il apralcue del primario li sopprime almeno in parte, non so. Il meade 14" di Domenico è una roccia, praticamente lo si potrebbe usare come ariete per sfondare!


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MessaggioInviato: lunedì 20 settembre 2010, 18:50 
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Iscritto il: martedì 8 giugno 2010, 13:06
Messaggi: 1048
Località: Dorgali (Nu)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
RAF DICE:
<<...Pietro non conosco questa soluzione della Hubbleoptics...
Per quanto riguarda il primario, non occorre andare su grandezze pazzesche a meno che tu abiti in situazioni davvero speciali di seeing eccellente e costante.
Io mi ero fatto costruire un dob da 18" estremizzato per l'hi-res. Soprannome planet-killer.
Il problema è che avrei dovuto avere una postazione fissa e ben studiata. Purtroppo da solo era intrasportabile e vista la mia esigenza di cercarmi un sito, ho duvuto venderlo!>>

Caro Raf, si tratta di specchi formati da due lastre sottili anzichè da un'unica lastra spessa: a parità di massa migliora la resistenza alla torsione; MIGLIORA L'ADATTAMENTO TERMICO, dato che tra le due lastre può circolare l'aria; per un primario Newton di 16"siamo sui 13Kg di peso, il che ne facilita la trasportabilità.

Io suppongo che, con un seeing intorno a 8/10, un 18" ben lavorato, senza flessioni importanti, termicamente a posto, possa suonarle di brutto a un 14", andando a risolvere particolari a basso contrasto invisibili al diametro inferiore e superandolo per pulizia (gain più basso) e contrasto generale su tutta l'immagine.

Se il seeing fosse intorno a 6, penso che vincerebbe comunque il 18", a patto di tenerlo sulla stessa focale equivalente. Naturalmente, ripeto, parlo di un grosso diametro ben lavorato, termicamente a posto ecc.
Purtroppo lavorar bene diametri grandi non è semplice e, leggendo qua e là, mi sono imbattuto in problemi avuti da astrofili che hanno notato una perdita di prestazioni , poi risultata dovuta a una qualità di lavorazione degli specchi ampiamente inferiore a quella dichiarata.

Avere un gran diametro, leggero, "rigido" e di rapida adattabilità termica purtroppo non è una strada molto battuta, ma penso che due lastre unite per fusione con cilindretti dello stesso materiale sia un'ottima idea:
questo fa la Hubbleoptics...Io suggerirei tale soluzione in configurazione Cassegrain.

Dal loro sito qualcosa di interessante riguardo all'adattamento termico:
http://www.hubble-optics.com/products.html

Qui nelle prime due immagini si può notare lo spazio tra le due lastre e i cilindretti di unione:
http://www.dobstuff.com/optics.htm

Qui alcuni commenti in un forum in cui è intervenuto il fondatore della Hubbleoptics:
http://www.cloudynights.com/ubbarchive/ ... ll/fpart/1


La realizzazione di sandwich fu perseguita anche in Italia, per quel che ricordo con esiti problematici a causa dell'uso di colla anzichè col metodo della fusione.


Che ne pensate di un sandwich Cassegrain di 18" ?

Oppure, rimanendo ai Newton Hubbleoptics citati, un bel dob in struttura leggera ultracompatta, piazzato su una montatura equatoriale di qualità? Date un'occhiata qua:
http://www.equatorialplatforms.com/dobs ... orms.shtml


Ciao,
Pietro


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MessaggioInviato: lunedì 20 settembre 2010, 19:39 
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Iscritto il: martedì 18 luglio 2006, 12:29
Messaggi: 3443
Località: Castegnato (BS)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Non saprei, io credo che la doppia lastra con cilindretti in fusione possa portare a problemi di tensione delle ottiche. I cilindretti, in fodo, funzionano come i supporti di una cella, ma con la differenza che essendo adesi alla superficie continuano a lavorare anche quando lo specchio piega verso il basso. Se poi ci uniamo il foro centrale dello schema cassegrain ... boh, mi pare una struttura poco solida, utile a risolvere il problema dell'acclimatamento, ma che forse potrebbe portarne altri. Voi che dite?

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Massimo Alessandria
Dobson 16" "self-tuned" - Paracorr, Meade UWA 24, Pentax XW 20, 14, 7, Zoom Nagler 3-6, Supermono TMB 6

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MessaggioInviato: lunedì 20 settembre 2010, 19:46 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
Ciao Fulvio, quindi tu il c14 lo hai in postazione praticamente fissa? Secondo me l'acclimatamento influisce tantissimo, ho visto la differenza quando il c9,25 mi raggiungeva la temperatura.
Comunque sono d'accordo con la tua classifica, purtroppo spesso non si cura a dovere la collimazione che deve essere maniale per l'hires!

Sì, ce l'ho in postazione fissa.
Per me l'acclimatamento, a parte qualche giorno con forti escursioni termiche non è un problema, dato che il tele è riparato; è, invece, un problema l'aria calda che il terrazzo restituisce la sera, con la quale non c'è molto da fare, se non bagnare il terrazzo stesso, con risultati discutibili.
Quanto alla collimazione, cerco di starci attento quanto + possibile.

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Fulvio Mete
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MessaggioInviato: lunedì 20 settembre 2010, 22:19 
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@pietro.
Non sono convintissimo della soluzione a sandwich. Come dice bene Puspo, potrebbe creare problemi di tensionamento alle ottiche...In questo caso forse a mio avviso è sempre meglio avere uno specchio unico ed eventualmente trovare altre soluzioni per la termica.
Il mio ex 18" F/5 lo avevo infatti montato su una piattaforma equatoriale e devo dire che l'inseguimento era anche molto buono....se non fosse per l'effetto pendolo creato dalla troppa lunghezza del dob (F/5). Bastava che lo sfioravo, e traballava per tantissimi secondi facendo uscire ogni volta l'oggetto dall'oculare. Per non parlare se c'era anche solo un pochino di vento tipo brezza!
Una valida alternativa potrebbe essere invece lo sky-sensor in altazimutale! Cercare di rimanere all'interno della rotazione di campo come fa Higgins e basta, senza piattaforme varie.
Raf

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"Non basta guardare,
occorre guardare con occhi che vogliono vedere,
che credono in quello che vedono..."
(Galileo Galilei)
"L'agitazione atmosferica è il limite alla
risoluzione dei telescopi" (Newton)
"Siamo surfisti del seeing,
aspettiamo l'onda giusta" (Raf)


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MessaggioInviato: lunedì 20 settembre 2010, 22:26 
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Iscritto il: mercoledì 27 febbraio 2008, 14:07
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
Blackmore ha scritto:

X Raf: e mo d'inverno con l'uso itinerante come fai? Sarà difficile inseguire il calo di temperatura notturno. Sono curioso di sapere le tue e le altre esperienze, in postazione fissa è un altro discorso.


La postazione fissa sicuramente è la soluzione migliore che possa esistere per moltissimi motivi primo dei quali la comodità! Poi ovviamente il quasi totale equilibrio termico. Il problema è che se tu non hai un buon sito dove piazzarla...che te ne fai? Se io, che tra l'altro pure ho, piantassi la colonna in giardino a che mi servirebbe? Il micro-seeing da me è terribile e non potre far nulla se non rarissime riprese sulla luna.
Considera che d'inverno la notte, e quindi l'abbassamento termico, viene prima e quindi vorrà dire che terrò la ventola più in funzione. Io purtroppo dovrò comunque spostarmi come stasera che sono appena tornato da un'andata e ritorno buttati via causa vento in vetta! Sacrifici su sacrifici...
Raf

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MessaggioInviato: lunedì 20 settembre 2010, 22:35 
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Iscritto il: mercoledì 27 febbraio 2008, 14:07
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PietroMasuri ha scritto:


Io suppongo che, con un seeing intorno a 8/10, un 18" ben lavorato, senza flessioni importanti, termicamente a posto, possa suonarle di brutto a un 14", andando a risolvere particolari a basso contrasto invisibili al diametro inferiore e superandolo per pulizia (gain più basso) e contrasto generale su tutta l'immagine.

Se il seeing fosse intorno a 6, penso che vincerebbe comunque il 18", a patto di tenerlo sulla stessa focale equivalente. Naturalmente, ripeto, parlo di un grosso diametro ben lavorato, termicamente a posto ecc.


Pietro maggiore è il diametro e maggiore è la risoluzione acquisita!!! Nel senso che minori sono i dettagli da poter risolvere...oltre alla maggior dinamica e conseguente maggior contrasto. Il diametro vince sempre con ottimo seeing, credetemi. Poi ognuno ovviamente fa ciò che vuole.
Per quanto riguarda invece la risoluzione acquisita per esempio con seeing 6/10 NON è come dici tu. Cioè il 18" avrebbe più dinamica ma medesima assoluta risoluzione! La scala del seeing infatti nient'altro è che il reale potere risolvibile in un determinato momento. Se per esempio il seeing ti permette di risolvere 2 arc/sec, qualsiasi telescopio in grado di risolvere tale minimo dettaglio è perfettamente uguale all'altro! In più aggiungi che con lo stacking nel processing annulli l'effetto della maggior dinamica acquisita.
I diametri maggiori vincono solo quando le condizioni glielo permettono. Per esempio un Mewlon 250 con seeing 6 avrà immagini uguali in risoluzione del C14 e questo è un dato di fatto. Se invece il seeing si alza toccando gli 8/10 come è successo a me, non esiste alcun 25cm al mondo che possa risolvere tanto quanto un 35!!!!!
Raf

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MessaggioInviato: martedì 21 settembre 2010, 10:03 
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Iscritto il: lunedì 6 luglio 2009, 19:38
Messaggi: 3766
Località: via stella Anzio
non ho esperienza e quindi non posso esprimere giudizi, anzi li chiedo a voi.
il mio nuovo tele,usato, ha questo:



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e ho visto i raggi b balenare nel buio


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MessaggioInviato: martedì 21 settembre 2010, 13:25 
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Iscritto il: martedì 8 giugno 2010, 13:06
Messaggi: 1048
Località: Dorgali (Nu)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Raf ha scritto:
Il mio ex 18" F/5 lo avevo infatti montato su una piattaforma equatoriale e devo dire che l'inseguimento era anche molto buono....se non fosse per l'effetto pendolo creato dalla troppa lunghezza del dob (F/5). Bastava che lo sfioravo, e traballava per tantissimi secondi facendo uscire ogni volta l'oggetto dall'oculare. Per non parlare se c'era anche solo un pochino di vento tipo brezza!
Una valida alternativa potrebbe essere invece lo sky-sensor in altazimutale! Cercare di rimanere all'interno della rotazione di campo come fa Higgins e basta, senza piattaforme varie.
Raf

Interessantissima questa esperienza...sarebbe davvero bello avere un derotatore di campo (o un software che in elaborazione faccia un lavoro equivalente) efficiente ed economico per usare l'altazimutale.
Raf ha scritto:
Per quanto riguarda invece la risoluzione acquisita per esempio con seeing 6/10 NON è come dici tu. Cioè il 18" avrebbe più dinamica ma medesima assoluta risoluzione! La scala del seeing infatti nient'altro è che il reale potere risolvibile in un determinato momento. Se per esempio il seeing ti permette di risolvere 2 arc/sec, qualsiasi telescopio in grado di risolvere tale minimo dettaglio è perfettamente uguale all'altro!
Adesso purtroppo non sono in grado di trovare dei link a una serie di dati che evidenziano la relazione tra risoluzione e livelli di contrasto nei dettagli in relazione a vari diametri.
Di sicuro col mio 180 sono riuscito a risolvere dettagli su Ganimede ma non su Urano(che pure aveva una dimensione angolare doppia o anche più); in altre parole credo sia più esatto parlare di risoluzione in rapporto al contrasto che hanno i dettagli; per questa ragione in fotografia si parla di MTF.
2" d'arco possono essere risolti facilmente se il contrasto è alto anche da piccoli tele; ma se i contrasti sono tenui il grande diametro la fa da padrone. Perciò con seeing 6 o meno e con diametri di 14" e 18" magari si ottiene una risoluzione di 2 arc sec con entrambi i telescopi su particolari molto contrastati (con trasferimento di contrasto maggiore sul 18" e quindi dettagli più nitidi).
Tuttavia dettagli anche più grandi, sui 3" d'arco, che sono a un bassissimo livello di contrasto, appaiono confusi col 14 e risolti col 18. Quindi, ciò che intendo dire è che il grande diametro risolve più dettagli anche con seeing 6; ma bada bene che dico "risolve più dettagli", non che "ha una risoluzione maggiore". Non è un gioco di parole e probabilmente stiamo dicendo le stesse cose: il grande diametro ha risoluzione maggiore assoluta se il seeing lo permette, altrimenti comunque riesce a risolvere particolari "grossolani" ma poco contrastati che sfuggono al diametro minore: cosa evidente nei pianeti gassosi e ovviamente nel deep.


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