Per Daniele, mille grazie per la gentilezza e la disponibilità.
Ora ho capito cosa intendevi dire nel tuo penultimo messaggio... In realtà conosco le argomentazioni che hai esposto...
Sono sorpreso del fatto che in ambienti professionali le differenze di fuoco cui alludo non siano contemplate.

Comunque l'opinione o l'affermazione altrui, chiunque sia, per me non fa testo, almeno finchè non ne comprendo io stesso i fondamenti, li condivido sul piano della coerenza logica o ne trovo un'applicazione pratica (di mio interesse) sulla cui base accettare o rifiutare i dati.
L'articolo che hai citato fa riferimento alle stelle, la cui dimensione angolare non ritengo sia significativa per i nostri strumenti, per cui effettivamente RISPETTO ALLE STELLE POTREMMO CONSIDERARE IL COMPORTAMENTO ATMOSFERICO COME QUELLO DI UNA LASTRA.
RISPETTO ALLA LUNA IN ECLISSE (di cui con la reflex feci tra le mie prime riprese astronomiche amatoriali

), tu stesso affermi che l'atmosfera introduce un'aberrazione cromatica molto evidente!
Ovviamente concordo: l'atmosfera si comporta come una lente aberrata cromaticamente.
Ciò considerato, con Giove non puntiforme come una stella, nè gigantesco per dimensione angolare come la Luna, è lecito attendersi un comportamento intermedio, dunque concludo che l'atmosfera terrestre con Giove fa proprio da lente e non semplicemente da "prisma".
E' vero che Giove rispetto alla Luna rossa dell'eclisse ha una dimensione angolare molto più piccola, ma è anche vero che l'"aberrazione cromatica lunare" la vedo senza necessità di 6250 mm di focale, con cui riprendo Giove: un ingrandimento tale da far risaltare anche piccole differenze di fuoco!
In effetti, al di là di queste teorizzazioni, ho delle prove sul piano pratico. Non ci sono differenze termiche notturne tali da creare turbolenze nel tubo(d'estate). Cambio fuoco da un canale all'altro, persino tra rosso e verde, e le differenze le noto con evidenza.
Ottengo tre canali a fuoco e ciò grazie al fatto che cambio il fuoco... e tale cambiamento è inversamente proporzionale all'altezza del pianeta. Ciò risulta dai fatti ed è coerente con la teoria della lente
Magari a 60° il problema non si pone più con forza, ma finora, alle nostre latitudini, io lo vedo, eccome!
(30 secondi per il blu mi danno (con Giove) un risultato addirittura superiore a 100 secondi con l'infrarosso, per il semplice fatto che il segnale infrarosso (a 6250mm di EFL) è troppo debole per il mio tele;
il rosso mi dà le sue informazioni, il verde me ne dà altre e il blu fa la sua brava parte (senza presentarsi come uno straccio annacquato

).
Non credo troppo nel "problema blu" a causa del seeing, semmai c'è il problema "segnale debole" rovinato dal seeing. Con Urano è più facile che vada in malora il rosso!
Il segnale debole è rovinato soprattutto da chi non cambia fuoco
Riguardo alle leggende metropolitane, la più diffusa è questa della cattiveria del seeing, che ce l'avrebbe a morte con il blu!

Comunque non frequento le metropoli, preferendo l'aria delle mie montagne
Un caro saluto
