pippo ha scritto:
matteom29 ha scritto:
Ciao a tutti
Un'ulteriore ipotesi sarebbe quella di aumentare i tempi di acquisizione e fare filmati molto lunghi, in modo da avere parecchi fotogrammi a disposizione.
Bisognerebbe capire facendo due calcoli, quale sia il tempo massimo, prima di incappare nella rotazione del Pianeta.
IO di solito su Saturno non supero i Tre minuti.Ovviamente questo penalizzerebbe il dettaglio fine e medio, che ne so, l'ovalino, l'ovale più importante, l'ombra di un satellite, un satellite stesso, ma se ci si accorge, tramite SW o filmati prova elaborati velocemente, che non si verificano questi casi, a mio avviso si può salire come tempi, tanto il mosso su Saturno non si dovrebbe vedere.
Credo di si, secondo me, ma mi ripeto, bisognerebbe fare dei calcoli.Il risultato, e l'ho sperimentato l'anno scorso su Saturno all'opposizione, è buono, si riescono a distinguere bene bande e zone, si ottiene un 'immagine finale più pulita, morbida e naturale
E da sperimentare, am ho i miei dubbi.Questo secondo me sarebbe un buon metodo da adottare quando, oltre ai casi citati sopra in cui è importante mantenersi entro la finestra utile per evitare spostamenti di 0.5 secondi d'arco circa, la turbolenza è particolarmente pronunciata e non si otterrebbero risultati di rilievo con 600-650 frames.
Quindi riepilogando: se il seeing non è buono e se non ci sono fenomeni importanti da poter documentare, su Saturno si potrebbero spingere i tempi di acquisizione per ovviare ai problemi in questione, anche con una camera mono.
Che ne pensate?
Matteo
Ciao pippo,
capisco i tuoi dubbi, ma parlo con cognizione di causa e prove alla mano
Mi spiego.
Per calcolare la finestra temporale di ogni pianeta, mi servo di questa formula, tratta da "Imaging planetario. Guida all'uso della webcam" di Martin Mobberley (suggerisco di cliccare questo nome su google per scoprire chi è questa persona, qualora non la si conoscesse

)
Finestra temporale=limite di spostamento/((pi greco*diametro pianeta)/periodo rotazione in minuti)
Il limite di spostamento per un seeing medio come il nostro è assunto come 0.5 secondi d'arco, il diametro del pianeta è noto, il periodo di rotazione anche, sono tutti dati reperibili ovunque in rete.
Usando questa espressione vengono fuori dati precisi che rientrano negli intervalli temporali riportati da Gasparri nella parte del suo tutorial che hai citato.
Quindi ovviamente facendo filmati di 10 minuti per esagerare proprio, il mosso si percepisce se hai l'ombra di un satellite sul disco, ovvio, ma ho percisato che questo espediente, utile per avere a disposizione molti fotogrammi per abbattere il rumore in fase di processing, può essere adottato SOLO in casi che non contemplano eventi come quelli descritti (ricordiamo che Saturno non è come Giove che presenta una copiosa quantità di dettagli più fini come ovalini, festoni, spesso e volentiri satelliti od ombre in transito ecc. ecc.).
Poi è chiaro che se giunge notizia di un bell'ovale sul gigante inanellato, ti fai prima un filmato di luminanza, magari IR per aumentare il contrasto ed abbattere il seeing, e poi magari dopo fai qualche prova per cercare il giusto compromesso usando i filtri R G B, ma non ti sfiorerebbe neanche lontanamente l'idea di fare films lunghi, pena dettagli grossi elongati in longitudine sul disco del pianeta.
L'esperimento del filmato lungo l'ho fatto un anno fa, e l'immagine ottenuta è quella in allegato, che vista la mia maggiore inesperienza rispetto ad ora, non mi sembra malaccio, mi pare che si possa continuare a lavorare su questo esperimento
Comunque per la cronaca, calcoli alla mano, per Saturno, la finestra temporale al 21 febbraio 2009, usando 19.7secondi d'arco come diametro, 614 minuti come periodo di rotazione, risulta...ta ta ta ta...4.9629 min, circa 2 min in più rispetto ai 3 di cui si era parlato! Provare per credere
Per dare credibilità a queste informazioni, sul libro citato c'è un 50% di immagini illustrative, fotografie di matrice Damian Peach, collaboratore ed amico di Martin Mobberley
Spero di essere stato esauriente e di avere scritto cose utili un po' a tutti
Matteo