1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: mercoledì 9 aprile 2008, 14:22 
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Iscritto il: martedì 24 ottobre 2006, 8:21
Messaggi: 2384
Località: Santarcangelo di Romagna
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Vicchio ha scritto:
Perchè dici che un apo da 100mm al massimo si può sfruttare a 200x?
Il mio lo uso normalmente a 257x e spesso si oltrepassano i 300x, col Dob da 250mm l'altra sera , con un seeing non troppo male, Saturno oltre i 200x era un casino, a 350x solo nei brevissimi istanti in cui l'immagine era ferma si vedevano i dettagli, per il 90% del tempo invece era una palla sfocata :-(

Beh considerando per un piccolo apo una focale (mediamente) di 500mm e un oculare da 2,5mm ecco che abbiamo 200X, poi è ovvio che si possa salire, ma non saprei se è sempre utile farlo. :D

Vicchio ha scritto:
Quanto scritto da Moltisanti l'ho riportato perchè rispecchia la mia esperienza personale (tranne che per il tele da 1 metro ;-) ) e anche quanto scritto da Walter Ferreri nel suo "Libro dei Telescopi" Ed.Castello riportando l'esperienza sua e di illustri osservatori conferma che la sensibilità al cattivo seeing aumenta con l'aumentare dell'apertura, se la tua esperienza è invece opposta... beh è una cosa abbastanza singolare che andrebbe approfonidita, IMHO.

Resta scontato il fatto che quando le condizioni permettono al diametro maggiore di esplicare la propria superiorità non c'è storia, ma la maggior parte delle volte e in condizioni medie è come girare con una Ferrari in mezzo al traffico cittadino, a quel punto meglio una Smart ;-)


Infatti non metto assolutamente in discussione lo scritto di Moltisanti e Ferreri e neppure la tua esperienza personale, che sicuramente è maggiore della mia, ho riportato la mia testimonianza per evidenziare semplicemente che anche un 8" va in crisi con un seeing medio o cattivo.
Discorso piccolo apo, è ovvio che fornisca visioni particolarmente nitide e performanti, basta dire che quest'estate giove l'ho osservato quasi sempre con il Tv Np101, ma non credo che tutta la differenza sia legata al discorso minor diametro minor sofferenza al seeing, ma poi è un mia opinione, brobabilmente mi sbaglio, visto che altri esperti hanno dato già un prezioso contributo alla discussione ed in senso opposto.
Saltussimi :D

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Matteo Mussoni
Ho venduto tuttoooo


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MessaggioInviato: mercoledì 9 aprile 2008, 14:29 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16146
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Vicchio ha scritto:
... è come girare con una Ferrari in mezzo al traffico cittadino, a quel punto meglio una Smart ;-)

No, no e sempre meglio la Ferrari, anche nel traffico. La Ferrari è la Ferrari!
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: mercoledì 9 aprile 2008, 16:12 
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Iscritto il: lunedì 4 settembre 2006, 13:29
Messaggi: 5486
Località: Mugello
Tipo di Astrofilo: Visualista
twuister73 ha scritto:
Beh considerando per un piccolo apo una focale (mediamente) di 500mm e un oculare da 2,5mm ecco che abbiamo 200X, poi è ovvio che si possa salire, ma non saprei se è sempre utile farlo. :D


Mio setup normale:

Orion 100ED focale 900mm - oculare Vixen LVW 3,5 mm 257x

Gli Apo da 100mm hanno focali tra i 700 e i 900, da 500mm non ne ho mai visti, ma per il planetario tipicamente 900mm.

L'acro che uso io è un 5" (127mm) f9 con una focale di 1140mm che con il Planetary HR mi dà 228x e con il TMB 4mm 250x.

A questi ingrandimenti li posso usare praticamente tutte le sere, quando avevo il C8 le serate che consentivano di andare oltre i 200x erano poche e anche col newton da 8" l'ingrandimento planetario più spesso utilizzabile era di 150x, idem con il dob da 10".

Sotto i 10cm la risoluzione e la luminosità diventano troppo basse per fare osservazioni appaganti (parlo per me) sopra i 20cm le serate sfruttabili per esercitare la superiorità prestazionale dovuta all'apertura diventano troppo poche per giustificarne una destinazione specifica all'alta risoluzione, mentre per le osservazioni deep sky che risentono meno del seeing è un altro par di maniche, Apertura RULEZ!


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MessaggioInviato: mercoledì 9 aprile 2008, 21:21 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
Messaggi: 5906
Località: Magenta (MI)
Concordo, la Ferrari è la Ferrari, se c'è traffico pazienza (se poi si ha a rimorchio anche una utilitaria da usarsi in contemporanea...), ma quando la strada si libera... !!!

Cieli sereni !

Alessandro Re

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Sono socio del GAR http://www.astrofilirozzano.it
2 Dobson ARIETE: 14" +16"exmdl f/4,5
Celestron C8 , Newton 8" SW e Vixen 120S-NA su Vixen Sphinx SXW ; Tecnosky Apo 65, Celestron C80ED/OmniXLT100ED e C5 su CG5-GT/Vixen Porta
Torrette Baader Maxbright + Denkmeier DualArm PxS NPack + 2Antares 19mm 70°, Televue Nagler zoom 3-6mm, 7mm T1, 13mm T2 e T6, Pan 24mm.
Binocolo Steiner Rallye 20x80 e 28x110 su pantografo G. Fiorini normale e Maxi


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MessaggioInviato: mercoledì 9 aprile 2008, 21:40 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Angelo Cutolo ha scritto:
Mi spiego meglio<cut>


Ti sei spiegato benissimo.
Il problema è proprio quello che descrivi. Matematicamente parlando, i dischi di Airy non sono altro che la trasformata di Fourier (nello spazio) del campo sorgente (un punto, la stella) "filtrato" dal telescopio (che è come un filtro passa-basso dove la banda, spaziale, è tanto più ampia quanto più è ampio il diametro). Se il diametro del telescopio è più grande, sono osservabili le frequenze spaziali più alte, che sono caratteristiche delle variazioni legate alla turbolenza atmosferica, o meglio sono quelle che "rovinano" i dettagli fini. Uno strumento piccolo, invece, filtra queste variazioni, "mediando" punti vicini.

Insomma, oltre a quello specificato da Angelo con un esempio molto più chiaro, ci sono moltissime altre interpretazioni. Anche io avevo dei dubbi su questa cosa, ma mi sono convinto :D

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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MessaggioInviato: martedì 29 aprile 2008, 10:45 
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Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2008, 19:58
Messaggi: 186
Località: Catania
Ringrazio tutti quelli che hanno dato un contributo alla soluzione dell'enigma posto inizialmente. Vedo che la questione è tutt'altro che banale, e in effetti non può essere liquidata semplicemente.
Dal un lato confermo l'impressione esposta da qualcuno: con gli strumenti piccoli la sensazione è migliore. Però ho ricordi di osservazioni indimenticabili con telescopi grossi in condizioni di seeing non eccezionale: Giove con il 41 cm del GAC osservato nell'89 dall'Etna e lo stesso pianeta osservato nel 1997 con il rifrattore da 30 cm di Asiago in conidzioni di seeing mediocre. Quest'ultimo era davvero incredibile: si vedevano tutti i dettagli già a colpo d'occhio, senza doverli cercare col lanternino, mentre tutto ballava e quasi pioveva. E poi Saturno con un C14 tubo arancione: davvero veniva voglia di buttare tutti i 20 cm che avevamo intorno, e per mesi ritenni controproducente organizzare serate per il pubblico in mancanza di quel telescopio.
Ormai sono anni che queste cose non mi capitano più. Allora mi chiedo: sognavo? Ero più fortunato? Il seeing è peggiorato? O la ragione è che osservo molto più raramente?

Ciao
Giuseppe marino.


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