Grazie Lorenzo, nulla al confronto delle tue spettacolari realizzazioni
Innanzitutto ho cercato banalmente di settare al volo le giuste esposizioni durante i brevi intervalli: ho lasciato saturare lo spicchio di Luna che usciva dall'ombra fino ad un certo punto, poi ho impostato via via esposizioni più brevi.
In questo modo ho ottenuto: A) disco lunare oscurato ben visibile durante la fase di ombra; B) spicchio saturo e disco oscurato visibile; C) spicchio prossimo alla mezza Luna ben visibile, col resto del disco non più visibile man mano che lo spicchio illuminato andava desaturando.
I pochi frames realizzati tramite fusione di livelli (livello creato con il primo degli scatti immediatamente successivi del punto C, opportunamente sfumato e fuso con opzione "scurisci", parzializzando l'effetto) sono quelli subito successivi allo spicchio saturo, quando si vede sia lo spicchio non saturo che il resto del disco.
In questo modo ho ottenuto una transizione molto morbida tra le diverse esposizioni.
L'immagine finale della mineral Moon è lo stack di 30 pose catturate a fine eclissi; per il resto ho utilizzato le pose così com'erano senza la benchè minima elaborazione, a parte un resize finalizzato ad ottenere files più leggeri.
Una menzione a parte va fatta per i frames iniziali dove appaiono le stelle.
Nei minuti di poco precedenti alla massima ombra, ho effettuato degli scatti sovraesponendo la Luna per poterne ricavare il cielo stellato che ho poi fuso con le pose della massima ombra, nelle quali le stelle più luminose erano già visibili assieme al disco non saturo.
Questo accorgimento mi ha consentito di avere un fondo maggiormente stellato da "agganciare" facilmente al fondo con poche stelle ripreso nel momento di massima ombra.
Più facile a farsi che a dirsi, spero di essermi spiegato con sufficiente chiarezza, in caso contrario oppure se avete altre curiosità, chiedete pure.

*Ah dimenticavo, una volta preconfezionati tutti i frames con Photoshop (vedi anche le dissolvenze di inizio col titolo e la Luna a colori alla fine), li ho assemblati con il software gratuito Photolapse.