Cita:
Da quello che so ( mi riferisco alla div. di Enke) è così angolarmente poco estesa che ci vorrebbe Hubble per risolverla realmente.
Altro discorso è l'immagine di diffrazione che essa genera e che viene riportata in alcune foto ( le migliori ovviamente) come questa.
In pratica è come se la diffrazione della luce ampliasse a tal punto il dettaglio da renderlo visibile , più o meno , correggetemi se è il caso.
Questa è la prima volta che la sento, la diffrazione è il fenomeno causato da un'onda quando incontra un'ostacolo, ed è costituito da una serie di massimi e minimi, con un picco centrale di massimo.Non riesco a capire cosa c'entri con la visibilità o registrazione di un particolare piccolissimo ed esteso nel senso della lunghezza.La diffrazione, che io sappia, non amplia un bel nulla, ma anzi, passando attraverso una fenditura,(rettangolare o circolare) crea, come dicevo, quella che viene chiamata come immagine di diffrazione dell'onda luminosa incidente ed il picco centrale raccoglie meno luce in quanto una parte è distribuita tra i picchi minori.Anche il disco di Airy può intendersi come immagine di diffrazione, e la sua composizione, dimensione e caratteristiche misurano il potere risolutivo del telescopio.Ora, se un particolare visibile supera apparentemente il PR, ci sarà un motivo che non infranga le leggi della fisica.Avete mai osservato o ripreso la divisione di Cassini con in 8 o 9 cm? io sì: ebbene, in base all'angolo da essa sotteso dovrebbe essere osservabile solo con un 16 cm, se non vado errato.In parole povere, anche sulla base della mia esperienza personale, e senza scomodare la diffrazione della luce direi che:
1- La capacità di registrare dettagli estesi nella lunghezza e contrastati può essere di 1/5-1/6 di quelli consentiti del PR del telescopio.
2- La ripresa con tempi di pochi millisecondi e lo stacking di un grandissimo numero di frames agisce da sistema di "Lucky imaging"contribuendo a eliminare gli effetti del seeing e superare il PR teorico.
3- La mia personale esperienza, a parte la Cassini, è quella di registrare senza problemi con un 11 cm (PR ca 1 arcsec) particolari di 0.5-0.4 arcsec sul sole
di giorno, con un seeing impossibile4-Tutti i maggiori Astroimager planetari hanno registrato tale divisione ed addirittura Peach afferma che la stessa è fotografabile con un 235 mm di apertura.
Cita:
E' così. Il concetto che alcuni fanno, secondo me molto discutibile, è una estensione applicata alla Divisione di Encke del concetto che si applica al disco di Airy e alla figura degli anelli di diffrazione delle stelle. Ma la diffrazione non fa distinzione fra Divisione e altri dettagli del pianeta.
Secondo me , messa in questo modo, non ha senso, sembra come se il PR selezionasse gli oggetti da osservare.Puoi trovare un riferimento scientifico di questa tesi che mi risulta al momento incomprensibile?