matteo.marzo ha scritto:
...la curva di luce che si ottiene da Astrometrica a cosa si riferisce, come va interpretata e in che modo viene ricavata dal software utilizzando i dati contenuti nei frames?
La campana che mostra Astrometrica non è una curva di luce (nel senso fotometrico del termine, ovvero la variazione di luminosità nel tempo di un oggetto) ma la rappresentazione grafica del segnale dell'oggetto da misurare rispetto al fondocielo. Quello che principalmente si ottiene con Astrometrica è, come il nome del programma suggerisce, la misurazione astrometrica ovvero (per dirla in modo semplice) la posizione dell'oggetto rispetto alle coordinate equatoriali.
matteo.marzo ha scritto:
C'è un limite inferiore in termini di diametro dell'ottica che si utilizza per svolgere questo lavoro di ricerca sugli asteroidi oppure vale la regola banale "minor diametro --> maggior tempo di posa" e quindi si possono fare queste misure pressappoco con qualunque accoppiata (intelligente) ottica-ccd?
Ovviamente un diametro maggiore ti permette di rilevare oggetti più deboli con un tempo di posa relativamente breve, ma nulla vieta di misurare oggetti abbastanza luminosi con diametri molto piccoli. Il rapporto ottica/ccd ideale è quello che restituirà un campionamento vicino ai 2 arcosecondi per pixel; un valore troppo alto darebbe misure imprecise mentre uno troppo basso sarebbe inutile a causa dei seeing medio,