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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 3 ottobre 2011, 16:48 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Sono delle osservazioni molto interessanti. La turbolenza delle immagini è cagionata dalla variazione dell'indice di rifrazione che i raggi luminosi hanno nel tempo nell'attraversare l'aria. L'indice di rifrazione dell'aria, come quello di ogni sostanza trasparente cambia con la lunghezza d'onda, evidentemente nel rosso e nel vicino infrarosso l'indice di rifrazione dell'aria è più stabile ossia subisce delle variazioni inferiori che non per le lunghezze d'onda inferiori.

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MessaggioInviato: lunedì 3 ottobre 2011, 17:05 
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Iscritto il: giovedì 5 novembre 2009, 22:13
Messaggi: 1338
Località: Bolzano
fabio_bocci ha scritto:
Sono delle osservazioni molto interessanti. La turbolenza delle immagini è cagionata dalla variazione dell'indice di rifrazione che i raggi luminosi hanno nel tempo nell'attraversare l'aria. L'indice di rifrazione dell'aria, come quello di ogni sostanza trasparente cambia con la lunghezza d'onda, evidentemente nel rosso e nel vicino infrarosso l'indice di rifrazione dell'aria è più stabile ossia subisce delle variazioni inferiori che non per le lunghezze d'onda inferiori.


.. infatti .. il fatto che il cielo sia blu, la dice lunga su quali siano le frequenze che subiscono un maggior "spappolamento" ... :mrgreen:

ciao

Vince.


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MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2011, 11:43 
Grazie a tutti per il feedback positivo.
Qualche precisazione è d'obbligo

Tuvok: sembra scontato ma in altri lidi si sta portando avanti una discussione anche accesa, da diverso tempo, e naturalmente i filmati che ho caricato non hanno spostato di una virgola alcuni convinti assertori che il seeing non dipende dalla lunghezza d'onda. Pazienza.

Jupiter: ho seguito la discussione, ma il ragionamento presenta un punto debole.
Uno strumento corretto a lambda/2 in UV è corretto a lambda/4 in IR e su questo concordiamo. Nel primo caso non otterrò immagini diffraction limited per la banda UV, nel secondo otterrò immagini diffraction limited per la banda IR.
Ora confrontiamo gli ipotetici risultati tra di loro, non considerando il seeing: è impossibile che nella banda UV la risoluzione sia peggiore rispetto alla banda IR. Se interviene una lavorazione ottica non più perfetta per la minore lunghezza d'onda utilizzata, al limite otterrò la stessa risoluzione dell'immagine IR ma non potrà mai invertirsi il trend.
Nei video e nelle immagini si vede invece come la risoluzione, quando il seeing non è perfetto, è sempre migliore in IR che in UV e questo solo il seeing può farlo.
Se non consideriamo poi le immagini, in cui gioca la variabile elaborazione, ma ci concentriamo solo sulle distorsioni dei video comparativi, si nota che allo stesso campionamento i video in UV presentano sempre maggiori distorsioni di quelli IR, su scala molto maggiore del campionamento e della risoluzione teorica raggiungibile.

Se ci sono altre spiegazioni per questo comportamento mi piacerebbe vederle (questo è rivolto a tutti) e migliorare ancora questa interessante discussione


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MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2011, 11:45 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23670
D. Gasparri ha scritto:
Tuvok: sembra scontato ma in altri lidi si sta portando avanti una discussione anche accesa, da diverso tempo, e naturalmente i filmati che ho caricato non hanno spostato di una virgola alcuni convinti assertori che il seeing non dipende dalla lunghezza d'onda. Pazienza.


I'm sorry :D
non sapevo di altre questioni

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MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2011, 11:48 
eh eh, ma ci mancherebbe! :D


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MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2011, 13:26 
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Iscritto il: mercoledì 1 giugno 2011, 14:55
Messaggi: 1643
Località: Macerata (MC)
D. Gasparri ha scritto:
sembra scontato ma in altri lidi si sta portando avanti una discussione anche accesa, da diverso tempo, e naturalmente i filmati che ho caricato non hanno spostato di una virgola alcuni convinti assertori che il seeing non dipende dalla lunghezza d'onda. Pazienza.


Beh, la fisica e le sue leggi parlano chiaro, come hanno già sottolineato con le loro giuste osservazioni Fabio e Vincenzo, e da dottore in fisica quale sono so di cosa parlo. Mi avete ricordato una bella lezione universitaria di qualche anno fa riguardo, in cui il prof illustrò anche come l'indice di rifrazione influiva sulle diverse frequenze (non ricordo più i dettagli, ma mi è rimasto il senso generale della lezione).

Comunque basta fare qualche ricerca su internet per vedere che l'indice di rifrazione dipende dalla lunghezza d'onda (e poi c'è anche il fenomeno noto a tutti dell'arcobaleno a confermarcelo), per cui abbiamo detto tutto.

Se a questo aggiungiamo la nostra esperienza di osservazione e le "prove schiaccianti" dei filmati, ne consegue la incolpevole battuta di Tuvok sulla scoperta dell'acqua calda. :mrgreen:

Quindi, a meno che non sia stato accusato di aver taroccato i filmati ( :lol: :lol: :lol: ) o che qualcun'altro abbia scoperto che la fisica che c'è dietro è da rivedere, direi che tutto torna.

Interessante la disquisizione sulla lavorazione degli specchi e la lunghezza d'onda. Siete sempre ottimi dispensatori di stimoli per ampliare le proprie conoscenze.

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Ciao da Max
"Forse un giorno scopriremo che il tempo e lo spazio sono più semplici dell'equazione umana" Star Trek - Next Generation
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MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2011, 13:42 
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Iscritto il: lunedì 13 ottobre 2008, 16:50
Messaggi: 3455
Località: ferrara
Tipo di Astrofilo: Fotografo
dunque ora spero di non dire castronerie riportando quanto ho capito durante una conferenza di Massimo riccardi in cui mostrava gli spot diagram generati dal suo programma di progettazione per ottiche, e faceva notare quanto questo differisse con il cambiare delle lunghezze d'onda analizzate, in particolare era interessante notare quanto la risoluzione in termini di dimensioni del punto generato peggiorasse avvicinandosi alla lunghezza d'onda dell'infrarosso, allo stesso modo però questo influiva positivamente sulla profondità di fuoco e in generale sulla sensibilità ai disallineamenti e altri difetti dello strumento.
cioè in pratica la frequenza Ir peggiora la risoluzione ma rende assai meno critico il fuoco e la collimazione.
questo spiega xchè , in caso di seeing non perfetto, quando cioè la risoluzione archiviabile sia limitata dalla turbolenza, riprendere in ir è vantaggioso xche ci garantisce un fuoco più preciso e annulla o quasi le imperfezioni ottiche dello strumento.
e spiega anche il perchè il Ns newton, che è un rottame, lavora bene solo in Ir :mrgreen:

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i contenuti di questo post sono libere interpretazioni della realtà frutto della mente malata dell autore senza alcun fine didattico o scientifico, se ne sconsiglia la visione alle persone particolarmente suscettibili e ai rompimarroni.


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