Angelo Gentile ha scritto:
Raf, aspetto una serata buona per dimostrarti quanto dici.
Pero' mi domando se certe ottiche come per es il Mewlon lavorato ad 1/20 di Lambda, con ostruzione il 26%, contro i 35cm, degli SC, con un ostruzione compresa tra 34/36%, con parita' di seeing e camera, chi dei due risolvera' meglio?
Lo so che il diametro conta tantissimo, ed e' quello che fa la differenza, ma la qualita' ottica puo' influire?..
Tu che ne pensi?
Ciao Angelo.
Penso semplicemente che la qualità ottica influisce eccome...però a pari diametro!
Ovviamente se il paragone è un'ottica davvero mediocre...bhe il discorso cambia.
Ma se hai un buon C14 ed un eccellente Mewlon300, quei buoni 5-6cm in più fanno comunque la differenza. Ovviamente poi ci sono le vie di mezzo, 12.5" ostruiti pochissimo che possono avere qualcosa in più rispetto a blasonati 12"...ma di questi ce ne è pochi in giro.
Questo considerando ovviamente un seeing davvero ottimo/eccellente.
Se invece il paragone è fra un buon C14 ed un ipotetico Mewlon 14 eccellente (che non esiste e se esistesse costerebbe circa 15 mila euro)...bhè penso proprio che il contrasto, dinamica ed anche un pelo di luminosità dovuta all'ostruzione facciano la differenza anche se minima. Ricordate che i dettagli sono sempre GLI STESSI per via del medesimo diametro. Quello che potrebbe cambiare è il contrasto e forse l'incisione. Ma stiamo parlando ovviamente di telescopi perfetti in tutto. Basta un piccolo particolare sballato per vanificare molto.
Tuttavia la cosa cambia molto a mio avviso dai 14" in su.
Ora vi spiego la mia teoria giustificata dalla mia personale esperienza pratica avendo posseduto un range molto ampio di diametri fino ad un eccellente 18".
Un ottimo 14" a mio avviso è quasi il massimo in ogni situazione. Quel "quasi" riguarda particolarissime situazioni di zone particolarmente favorevoli. Per particolarmente intendo il classico 10/10 costante in rarissimi posti nel mondo.
La nostra Terra avendo un'atmosfera è affetta da perturbazioni di ogni genere che ovviamente "distorgono" la luce, poi riflessa o rifratta dai telescopi, in quantità più o meno variabile. Ci sono zone dove la stabilità è davvero molto frequente, stabilità spesso accompagnata da trasparenza esemplare. La trasparenza è un'altra variabile importante se è presente. Se io riprendo a 8/10 da una zona della pianura umida con la classica lieve nebbiolina che filtra la luce non avrò la stessa immagine ripresa da un monte con trasparenza pari a 5/5 a pari 8/10 di seeing. La dinamica cambia così come la luminosità. Alla fine, anche se di pochissimo, avremo un'immagine ancor più "carica".
Per il resto del mondo le situazioni di seeing ottimo/eccellente sono ancora sufficientemente sfruttabili da diametri intorno ai 14". Credetemi che sono davvero rare quelle serate che il seeing è talmente alto da superare il reale potere risolutivo di un buon 14".
Per intenderci da Pic du Midì con un metro di diametro circa vedo fare un'immagine straordinaria all'anno circa. Forse quest'anno 2 se si considera Marte e le due lunari che ho visto il mese scorso. Un seeing talmente incredibile da risolvere fino a tre volte tanto la risoluzione di un buon 14"...immagini davvero fantascientifiche che mi hanno lasciato l'amaro in bocca. Accompagnate tra l'altro da una trasparenza fuori dal comune che se la sogna pure Wesley dall'Australia.
Ma onestamente le migliori immagini planetarie le ho viste fare con dei 14"-14.5" e non di più. Ci sono fantastiche immagini lunari di Higgins con un 18" ma altrettanto belle sono quelle di Viladrich fatte con un 14".
Tra l'altro più si aumenta il diametro e meno è la superiorità in qualità d'immagine finita e questo è dovuto proprio al fattore seeing.
Quindi questo è il mio pensiero. Pensiero che mi ha condotto al mio attuale set-up passando da un diametro decisamente superiore.
Raf