davidem27 ha scritto:
Ricordo bene anche io. La più usata era la Vesta.
Ma il merito principale per questo gap dove va, Raf?
Camera/Bit/Sensibilità ?
Diametro ?
Esperienza del fotografo ?
Software di elaborazione ?
Allora direi che l'esperienza ed il software sono fondamentali ma ormai i software spesso fanno molto bene il loro lavoro anche in automatico e l'esperienza è sempre più facile apprenderla visto che gli apripista di ogni genere ormai ci sono già. Ricordo quando invece stavamo settimane a capire singoli comandi con Iris ed a capire i trucchi migliori per le Vesta se modificarle, riprendere comprimendo, ecc.
Senza dubbio il diametro è in assoluto il fattore vincente. Se c'è seeing è quello che spesso determina ogni cosa. Per esempio Antonello con i suoi eccellenti 14" ha veramente estrema facilità a risolvere i satelliti galileiani. Con un 8" la cosa è molto più difficile.
Aggiungici poi la camera o meglio il ccd. La Vesta con il suo sony205 ha fatto strada. Ora però ci sono sensori che hanno più del dobbio di sensibilità ed in più hanno un flusso non compresso a differenza della Vesta che con l'USB1 non riusciva a "sputare" se non file compressi.
Gli attuali sensori di nuova generazione, anche se poi non così nuova, tipo SonyAl618, sono estremamente sensibili e con l'uscita fireware 1394B garantiscono un flusso incredibile di frames.
Direi che quindi è un mix di fattori ma per fare una giusta scala farei:
1) Diametro
2)CCD
3)Esperienza
4)software
Dimenticavo: i bit lasciali stare nell'hi-res. 12 o 8 con la somma sono la stessa cosa! Ma forse molti continuano a non capirlo. Io per esempio potrei tranquillamente acquisire a 16bit che poi in uscita sono 12. Ma SEMPRE utilizzo gli 8!
Raf
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