... Ehm... sono troppo pigro e nel contempo troppo amante del bricolage... le due cose sono solo apparentemente antitetiche...
Perdonate, mi rifaccio vivo su questo post per una domanda a cui da solo non riesco a dare risposta univoca, sempre riguardo al mio piccolo rifrattore: spero di non finire off-topic, nel caso ditemelo e ne apro uno apposta perchè la cosa mi interessa. Dunque: la domanda riguarda il diaframma di contrasto (uno solo...

) piazzato più o meno a metà del tubo. Durante una breve osservazione del sole per proiezione mi sono accorto che il diaframma suddetto intercetta una certa parte del cono di luce proveniente dall'obiettivo: così a occhio un anello di circa mezzo centimetro di spessore, per quel che posso giudicare guardando dall'obiettivo stesso dentro il tubo e osservando l'"anello" di luce solare sul diaframma. In pratica è come se l'obiettivo fosse ridotto, anzichè a 60, a soli 50 mm circa. Credo si tratti solo di un errore di posizionamento, perchè l'obiettivo in sè mi sembra ben corretto (vedi le immagini che ho postato... ci fossero aberrazioni, che so, astigmatismo, non penso che sarebbe venuto fuori un Giove così, e poi ho sempre visto figure di diffrazione quasi da manuale sulle stelle...); la domanda è questa: siamo d'accordo che si perde luce, ma vorrei capire quanto si perde in potere risolvente. Piazzare un diaframma a metà del cammino ottico è come metterne uno di diametro equivalente davanti all'obbiettivo, anche dal punto di vista della risoluzione?