antarex ha scritto:
So che per calcolare gli ingradimenti, bisogna dividere la focale del telescopio con quello dell'oculare. Ma quando non c'è l'oculare (come in questo caso)? Mi sfugge la cosa.
Quando si utilizza una telecamera/macchina fotografica collegata al telescopio, quest'ultimo si comporta come un qualsiasi obiettivo fotografico.
E' come chiedere a quanti ingrandimenti corrisponde un teleobiettivo per reflex da F300mm.
Se non ricordo male, ai tempi della pellicola si indicava come 1x l'obiettivo da F50mm, che era indicato come "normale".
Quindi basta dividere per 50 la focale che si sta utilizzando, per avere gli ingrandimenti rispetto all'occhio nudo.
Nel caso della foto di Saturno, col C8 e Barlow 3x (F6000mm) risultano 120 ingrandimenti.
Il problema, sia con la pellicola che con i sensori attuali, è che durante l'elaborazione si può incrementare l'ingrandimento aumentando le dimensioni del soggetto e/o ritagliando l'immagine.
Questo aumenterà la sensazione,per chi guarda, di maggiore ingrandimento dell'immagine.
Poi ci sono una serie di formule per calcolare le dimensioni che un oggetto ha sul piano focale dello strumento, data una determinata focale.
Oppure che dimensioni restituisce una determinata telecamera con pixel di dimensione nota.
Qui puoi avere i risultati per ogni tipo di telescopio/oculare/telecamera:
https://astronomy.tools/calculators/field_of_view/ Ci sono molte variabili, ma per avere un'idea di massima di cosa si è utilizzato per realizzare una foto serve almeno la focale risultante del sistema ottico.
Vedendo il risultato sul monitor oppure stampato, con un poco di esperienza si può capire se la focale utilizzata è stata una buona scelta e cosa ci si poteva aspettare dal sistema ottico utilizzato.
Lorenzo