Grazie anche a te Costanzo
davidem27 ha scritto:
Guardando le tue immagini, Marco, non ho potuto far altro che notare il setup con cui hai ottenuto quelle bombe.
Oramai utilizzi sempre la monocromatica.
Celeberrima è la tua mitica prova di confronto tra 224MC e 290MM e se ne deduce che la mole di lavoro della 224 è di gran lunga inferiore a quella che sei costretto ad affrontare con la monocromatica.
Tuttavia la scelta di usare la monocromatica è favorita dal fatto che il tuo seeing è stabile per lunghi periodi durante la nottata oppure semplicemente ti butti con quella per sfruttare al massimo il potere risolutivo dello strumento unitamente alla pulizia del sorgente RAW da cui lavorare con Deco, WL e UM?
Ciao Davide, preferisco usare la monocromatica per i diversi motivi che hai esposto (e non solo):
- il mio seeing e' mediamente buono o molto buono, abbastanza da avere (quasi) ogni serata in cui e' possibile riprendere la giustificazione a usare il mono. E sono troppo pigro per smontare il treno per le altre serate piu' scarse..
- il controllo (e la resa) che hai sui colori con la mono e filtri RGB e' decisamente migliore di qualsiasi camera colori con matrice bayer. E credo questo si noti nella qualita' delle mia immagini da quando son passato al mono, perlomeno quanto a resa cromatica (maggiore esperienza nel processare il planetario a parte);
- anche se molto leggero, tutti gli SCT hanno cromatismo residuo, che con la mono e RGB compenso rifocheggiando i singoli canali (cosa che faccio comunque a causa delle piccole inevitabili differenze di spessore dei filtri). Se hai il seeing che ti permette di sfruttare lo strumento al limite, anche questo piccolo particolare conta.
- con la mono e filtri RGB posso compensare gain/esposizione (di solito aggiusto il primo) in maniera da lavorare al 75/80% dell'istogramma con ogni singolo canale, a tutto vantaggio dell'snr finale. Con la camera a colori non posso farlo, con il risultato che il blu dove i pianeti tipicamente emettono meno (e gia' di suo il canale piu' penalizzato dal seeing e dal peggior strehl del telescopio in questa banda) viene veramente sacrificato e con uno snr pessimo.
Il processing pero' diventa pesante come dici tu. Per Giove, ogni singolo canale dell'immagine e' di solito la derotazione di 5 riprese da 60 secondi, quindi per una singola immagine RGB devo ripetere (come da mio metodo) nell'ordine:
- 15 x somme con AS!3;
- 15 x deconvoluzioni (come ho spiegato in passato in questo forum);
- 15 x wavelet (leggere) con Astrosurface;
- 15 x misurazioni con Winjupos e successive 4 derotazioni (3 per ogni canale e 1 per RGB).
A quel punto posso finalmente fare il processing finale in PS (regolazione colore e sharpening finale). Un pannello di sole due immagini come quello postato qui ripete due volte tutto quello nella lista e se in una serata faccio piu' immagini alla fine si perde significativamente piu' tempo al computer che a lavorare con una camera a colori

Alla fine quindi il punto e' sempre lo stesso, se vuoi raggiungere il limite strumentale devi sempre soffrire un po' di piu'

Ho pero' rispolverato la 224MC recentemente perche' la voglio usare per riprendere almeno uno dei vari PHEMU di quest'anno (finora purtroppo in nessuna occasione ho avuto il cielo libero), quindi conto di postare ancora immagini riprese con la camera a colori prossimamente

Ciao
Marco