Hai ragione Davide, non ho un bel rapporto con lo stadio (in tutti i sensi

)
Per il C9.25 acquistai, praticamente in contemporanea, un crayford esterno da 2" della ditta TS, da altri venduto sotto marchio GSO, che funziona molto bene ed ho usato per un periodo iniziale. Poi mi sono reso conto, iniziando a fare deep col C9, che volevo un treno ottico tutto filettato, dall'ottica fino al piano del sensore, rigido ed esente da flessioni o disassamenti: montato il riduttore la prima volta, ho lasciato da parte il crayford ed ho scelto un prodotto artigianale autocostruito, dopo mesi di progettazione CAD, studi di fattibilità e lavorazioni CNC con materiali di derivazione aeronautica...
...insomma...il tappo di una bottiglia in polietilene
Nato come uno scherzo, ho inventato una figata (mai visto usato da altri), e funziona bene: aumentando il diametro della manopola si ottiene una "demoltiplica" naturale, con conseguente maggiore morbidezza e precisione. Si sente ancora, quando s'inverte il verso di rotazione, il tipico backlash dello specchio SC, ma non ho comunque più sentito alcun bisogno del focheggiatore esterno, sia lavorando in deep che in planetario ad alta focale. E' bastato un taglio a croce per inserire il tappo sul pomello...e le "zigrinature" di cui questo è dotato evitano slittamenti. Da provare

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Celestron C9.25 su Skywatcher AZ-EQ6, Sharpstar 107/700 APO, EOS 5D Mark IV, ZWO ASI 1600MM-C PRO, ZWO ASI 224mc...e svariate lenti CANON.
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