Una cupola simile è un autentico controsenso, per varie ragioni. Intanto è metallica, ciò vuol dire che nella stagione estiva, ma anche in quella primaverile sarà un autentico forno per quanto si curi l'isolamento termico. Inoltre pur avendo la forma di una cupola non offre nessuno dei vantaggi tipici e peculiari di una classica cupola, che sono l'eccellente protezione dell'astrofilo contro le intemperie assicurando nello stesso tempo la più ampia finestra ottica. In questa cupola "Lolli" (ma la configurazione è ripresa anche da altri) la finestra ottica si apre a spicchi. Anche tenendola aperta soltanto allo stretto necessario per l'osservazione, si ha che la maggiore apertura è allo zenith mentre la finestra ottica si riduce via via fino ad arrivare allo zero man mano che ci si avvicina all'orizzonte (la punta degli spicchi): una autentica assurdità. Nella cupola classica la finestra ottica ha la stessa ampiezza, la corsa è regolabile da 0 a 90° ed è aperta solo frontalmente in direzione dell'osservazione. Tutta intorno la cupola è ben chiusa, le spalle e la testa dell'utente sono protette dalle intemperie e dal freddo e specie in condizioni di vento si può osservare con la massima comodità. La cupola di Lolli invece è sempre aperta a 180° e non offre nessuna protezione. Tanto vale avere una casetta in legno con il tetto scorrevole: le caratteristiche sono simili, ma è molto più semplice da costruire e assai meno costosa. Inoltre questa cupola richiede per la sua costruzione una progettazione non semplice e la disposizione di macchine utensili e materiali non di facile reperibilità.
Se sei orientato alla cupola ti consiglio di acquistarne una già bella e pronta in vetroresina, come le Sirius, le Sfera, o le Pulsar come la mia:
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cupola Pulsar 2,2 mt.jpg [ 969.71 KiB | Osservato 4702 volte ]
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