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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Fulmini, antenne, 3G, 4G
MessaggioInviato: lunedì 31 ottobre 2016, 11:27 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 23:39
Messaggi: 1070
Località: Roma
Salve ragazzi,
forse a qualcuno che ha problemi di connessione con la postazione remota può interessare tutto ciò, ed anzi, chiedo aiuto a chi ne sa più di me in tema di trasmissioni via cellulare.
Come accennato in un precedente post, un fulmine ha arrostito praticamente tutta la strumentazione che avevo montato nel posto che (spero quanto presto) ospiterà la postazione remota. Cioè, avevo provato a vedere quali fossero i problemi di collegamento, alimentazione e logistica mettendo una telecamera, un misuratore SQM, una allsky camera, un PC sempre in funzione ecc.
Il fulmine ha bruciato tutte le alimentazioni, ma anche la porta ethernet del PC e dell'SQM. Ha bruciato anche il modem 3G, per cui, sostituendolo sono passato al 4G anche in considerazione del fatto che la SIM Tim lo permette e che la cella a cui mi aggancio, lontana 20 chilometri, ha adottato da poco il 4G.
Come modem ho preso un Huawey E5186s-22a che ha la possibilità di collegare due antenne esterne. Come antenne ho preso due direttive a tubo da 18dBi da usare in configurazione MIMO, cioè accoppiate e ruotate a + / - 45° rispetto all'orizzonte. Per ora i cavi RF sono da 10 metri, ma conto di dimezzarli nella installazione finale.
Allegato:
Antenne prova.jpg
Antenne prova.jpg [ 354.39 KiB | Osservato 2569 volte ]

Appena collegato, il test di velocità è stato molto positivo.
Allegato:
prova 1.jpg
prova 1.jpg [ 52.94 KiB | Osservato 2569 volte ]

Poi ho fatto una serie di prove di orientamento delle antenne ma non sono riuscito più ad ottenere il primo risultato ma valori più o meno come questi.
Allegato:
prova 2.jpg
prova 2.jpg [ 53.8 KiB | Osservato 2569 volte ]

Chissà se il server si è accorto che stavo giocando e mi ha tagliato banda... Comunque, in confronto al 1.5 Mb/s in download e 0.8 in upload tipici del vecchio collegamento 3G non mi posso lamentare. Unico dubbio. Ho anche provato ad orientare le antenne a 0/90°, cioè incrociate ma parallele e perpendicolari all'orizzonte ma non ho ottenuto valori differenti dalla configurazione +/- 45°. Domanda, qualcuno sa se, come avevo letto da qualche parte, TIM utilizza il sistema Mimo per il 4G? Non che cambi molto, ma visto che ho messo su tutto questo accrocco, mi piacerebbe che almeno avesse un senso anche tecnicamente.

E passiamo ai fulmini. Ho preso uno scaricatore di tensione ABB M5 15770 per proteggere le alimentazioni
e due scaricatori per ethernet, tutto su Amazon.
Allegato:
scaricatore ABB.jpg
scaricatore ABB.jpg [ 41.49 KiB | Osservato 2569 volte ]
Allegato:
scaricatore lan.jpg
scaricatore lan.jpg [ 89.91 KiB | Osservato 2569 volte ]

Sul primo, nulla da dire, spero solo che funzioni una volta collegato a terra con un grosso cavo. Sul secondo, avevo dei dubbi riguardi il senso della connessione, non essendo sicuro di avere capito cosa intendessero con IN e OUT in una connessione dati bidirezionale. Ho scritto ad Anthony Tekatch, costruttore dell'SQM che stava aggiustando il mio per la seconda volta, e lui mi ha mandato questo schema che ritengo interessante, soprattutto nella raccomandazione di mettere lo scaricatore Lan (collegato a terra) il più vicino possibile al dispositivo in modo che sia protetto tutto il cavo Lan e il fulmine non si scarichi tra protezione e dispositivo. In effetti, bastava pensarci un attimo.
Allegato:
surgeprotection.jpg
surgeprotection.jpg [ 105.85 KiB | Osservato 2569 volte ]

Tutto qui, per ora. Se avrò ulteriori informazioni utili vi farò sapere.

Ciao, Max


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 Oggetto del messaggio: Re: Fulmini, antenne, 3G, 4G
MessaggioInviato: giovedì 3 novembre 2016, 9:44 
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Iscritto il: lunedì 18 febbraio 2013, 13:55
Messaggi: 641
Località: Trieste
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
Ciao, buongiorno;

non ho nessuna esperienza sulla telefonia ma sui fulmini ... sul mio lavoro sono stati bruciati centinaia di migliaia di euro per questo motivo; da noi riuscivano ad entrare persino nei cavi internet interrati tanto che, fra una palazzina e l'altra, abbiamo dovuto utilizzare la fibra ottica !!

I dispositivi di protezione che hai messo in atto funzionano bene contro le sovratensioni, ma contro i fulmini ci vuole altro: che un interruttore sia aperto o chiuso, il fulmine ci si fa un baffo e lo oltrepassa come se non ci fosse: se anche la distanza fra i contatti fosse un centimetro (e solitamente è meno) bastano meno di 30.000 volt (3000 volt per millimetro in aria secca, figuriamoci umida) per creare un arco ed un fulmine ne ha molti, molti di più.

Se un fulmine ti colpisce il palo delle antenne non protetto come un parafulmine puoi dire addio a tutto ciò che vi stà sotto.

Informati bene, molto bene, è un consiglio da parte di chi ne ha viste tante sia sul proprio posto di lavoro (uno dei dodici enti di ricerca del MIUR) sia del famoso osservatorio Urania Carsica, quello voluto e creato da Margherita Hack: i fulmini hanno bruciato l'elettronica delle due antenne per la radioastronomia (da 3 e 10 metri rispettivamente) e recentemente uno è riuscito ad entrare attraverso i cavi di alimentazione (della rete ENEL) e far esplodere un armadio (per fortuna senza nessuno nei paraggi) con i quadri di controllo (anche perché l'INAF è a corto di fondi ed il direttore ha ritenuto superfluo spendere poche migliaia di euro per creare un anello isopotenziale di terra e collegarvi l'impianto dei laboratori) !!

Se la tua area di interesse è soggetta a fulmini ... un sentito "in bocca al lupo".

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Cieli limpidi sopra menti serene.


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 Oggetto del messaggio: Re: Fulmini, antenne, 3G, 4G
MessaggioInviato: giovedì 3 novembre 2016, 10:11 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
E' praticamente impossibile proteggersi completamente dai fulmini. Però tante piccole cose possono aiutare nei casi che il fulmine cada un po' distante. La protezione dalle sovratensioni può aiutare in questi casi, rimanendo ben consapevoli che se il fulmine cade molto vicino farà un arrosto comunque. Se l'osservatorio è piccolo forse potrebbe aiutare fare l'opposto, cercare di svincolare il più possibile la struttura con la terra, a parte i filtri sulle alimentazioni che sono necessari.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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 Oggetto del messaggio: Re: Fulmini, antenne, 3G, 4G
MessaggioInviato: giovedì 3 novembre 2016, 13:13 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 23:39
Messaggi: 1070
Località: Roma
bardix ha scritto:
Ciao, buongiorno;
non ho nessuna esperienza sulla telefonia ma sui fulmini ...

fabio_bocci ha scritto:
E' praticamente impossibile proteggersi completamente dai fulmini...


Ragazzi,
grazie delle informazioni, d'altra parte, per quel poco che ho potuto capire anche spulciando in rete qui e là, è assolutamente come dite. Se ti cade un fulmine diretto, c'è poco da fare, devi solo sperare che non succeda. Fortunatamente (?) credo che in entrambi i miei eventi si sia trattato di sovratensioni dovute a caduta di fulmini nelle vicinanze, la seconda volta non troppo lontano se il mio vicino ha avuto il quadro elettrico staccato dal muro.
Interessante anche la questione dell'arco elettrico, che passa persino gli interruttori aperti. Ma oltre che i differenziali e i magnetotermici, hanno questo problema anche quelli che chiamano sezionatori? (E rimarrebbe comunque il problema di riarmarli a distanza).
In ogni caso, questa è solo la parte dell'impianto che comanda la comunicazione internet, la strumentazione vera e propria pensavo di metterla tutta sotto UPS, magari anche quello protetto da uno scaricatore, ma alla fine prevedere di sacrificare lui invece del resto.

Ciao, Max


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 Oggetto del messaggio: Re: Fulmini, antenne, 3G, 4G
MessaggioInviato: giovedì 3 novembre 2016, 13:57 

Iscritto il: giovedì 21 gennaio 2016, 14:23
Messaggi: 594
Tipo di Astrofilo: Visualista
Concordo con la quasi impossibilità di difendere le parti elettroniche dai fulmini specie in montagna.

Quello scaricatore Brown Boveri (ABB) da 10KA è un oggettino che va bene in città dove il fulmine che colpisce il cavo o la cabina è molto distante, e le sovracorrenti di qualche milione di amper che accompagnano le sovratensioni enormi e che cercano dispersione immediata, non arrivano a distanza al livello superiore a quella sua capacità di interruzione nominale. Quindi fuori città, è molto probabile che quello scaricatore alla prima saetta venga superato e distrutto.
Le linee elettriche sono protette da interruttori "coordinati" nel senso che hanno "capacità di interruzione" di correnti proporzionali alla potenza trasmessa dalla linea e dalla corrente di guasto che deriva dalla legge di Ohm applicata alla resistenza elettrica della linea stessa (o del terreno).

Quindi un fulmine su una centrale è ben sopportato e scaricato. Ma non su una utenza finale coma la casetta di montagna.

In montagna come in riva al mare l'unica protezione possibile è una messa a terra con gabbia di faraday molto estesa ed ampia, che protegga con cavi metallici la zona delle antenne sottostanti che non ne risentiranno disturbo per le loro trasmissioni.. Tuttavia la difficoltà maggiore è che quella gabbia di faraday deve essere collegata a molto efficienti pozzetti di dispersione di terra, che devono avere una resistenza intrinseca molto bassa....Ma in montagna ciò è assai difficile perchè la roccia è un cattivo conduttore, se non al limite un isolante.

Un tempo sui terreni montani, a protezione delle linee elettriche o delle antenne trasmittenti su traliccio o palo, si facevano estesi pozzetti di terra con strati di terra e carbone frammezzati da piastre di rame....Ma erano tempi in cui non esisteva ancora l'elettronica e le sue tensioni minime per mandarla in tilt.

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