1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: giovedì 8 settembre 2016, 23:00 

Iscritto il: domenica 26 luglio 2015, 21:57
Messaggi: 14
Tipo di Astrofilo: Visualista
Spero che questo report di costruzione possa contribuire ad innescare in qualcuno la scintilla dell'auto-costruzione ottica, cosa possibilissima con un po' di studio, applicazione e lavoro, la quale regala delle belle soddisfazioni, come sicuramente possono confermare i costruttori di ottiche che spesso sono qui su Astrofili e che prima di me hanno messo " la pulce nell'orecchio" ai potenziali grattavetro.

Dopo aver fatto esperienza con la realizzazione casalinga di alcuni specchi parabolici dal primo F6 ( con la guida via web di astrotecnico e dei suoi tutorial ) fino all'ultimo F3.8 ( con il prezioso aiuto di Giulio Tiberini ), ho voluto provare ad esplorare un terreno più impervio e difficoltoso: un Cassegrain RC 300 F7.5.

Come tutti sanno, si tratta di costruire due superfici iperboliche, per lo specchio primario concavo e il secondario convesso, definite nei loro parametri secondo questo schema di progetto:

Immagine

I calcoli potevano essere fatti anche a mano, ma ho preferito affidarmi ad un software ben conosciuto ed affidabile, in quanto i valori sono stati modificati e adattati più volte in corso d'opera, rispetto a quelli iniziali.

Il lavoro è iniziato nel Gennaio 2015 e terminato, dopo alcuni periodi di pausa , a fine Agosto 2016. In realtà il tempo effettivamente dedicato è stato di due mesi per il primario ed altrettanto per il secondario.

Fin dall'inizio è stato comunque un appagante lavoro di squadra, nel senso che ho potuto contare sempre sul supporto di Giulio Tiberini e Mirco Bartolomei, amici e coautori del Blog dedicato ai grattavetro, con i quali ho condiviso e cercato di risolvere le problematiche della lavorazione.

Specchio primario 300 F2.6

Lavorazione che è iniziata quindi con il primario , un disco di vetro da 300 mm spesso 20 mm, ricavato mediate taglio watejet da una normalissima lastra di calcio-sodico, lavoro eseguito dal vetraio vicino casa al costo di poche decine di euro. Di seguito le principali fasi della lavorazione del primario:

- sgrossatura e smerigliatura fatta a mano con sequenza di abrasivi al carborundum ed utensile di vetro a pieno diametro, fino al raggiungimento della profondità centrale di 7.14 mm. per un rapporto focale di F=2.6

Immagine

Terminata la smerigliatura con l'utilizzo dell'ultima grana fine ( carburo di silicio gritt 800) prima della successiva fase di lucidatura, si è proceduto al taglio del vetro con Waterjet per la realizzazione del foro centrale da 70 mm ( questa volta eseguito gratuitamente, grazie Maurizio ! )

http://www.grattavetro.it/wp-content/up ... lio-wj.mp4

la fase di lucidatura ha richiesto oltre 20 ore effettive con utensile di pece a sub-diametro al 40% e ossido di cerio. nella foto lo specchio al termine della lucidatura nel suo supporto "artistico":

Immagine

La fase di iperbolizzazione, rigorosamente manuale è stata attuata seguendo una tecnica di "approfondimento dal bordo" utilizzata per la lavorazione di focali corte, mediante l'uso di vari utensili sub-diametro ed effettuando le misure con Ronchi e Foucault per la prima fase di costruzione della conica e successivamente tramite test della Caustica per la fase finale dove è richiesta la massima precisione possibile nella misura dei centri di curvatura dei vari settori.

Immagine

Alcuni problemi di rugosità nella fase intermedia. ( le piccole chiazze bianche nella periferia dello specchio ), dovuti ad una patina di pece troppo morbida ed ormai "fuori stagione", sono visibili nel video-test con lama di foucault, successivamente risolti con la fusione di una nuova miscela di pece meno "invernale

http://www.grattavetro.it/wp-content/up ... -2.wmv.mp4

questo il report finale del primario, dopo gli ultimi interventi di correzione della figura finalizzati al raggiungimento della costante conica K=-1.1120

Immagine

Non deve trarre in inganno il valore "scenografico" del lambda, il quale è calcolato dal software in base ai 14 punti scelti lungo un diametro in sede di test, questo non esprime la totalità dello specchio ma indica solamente che con molta probabilità ci troviamo di fronte ad una buona iperbole su cui costruire il secondario.

Specchio secondario 115 F -3.33

La lavorazione del secondario è iniziata Marzo 2016, ed ha costituito la parte più impegnativa e laboriosa, com'era prevedibile per chi, come me, non aveva mai realizzato prima un secondario convesso.

I due dischi sono stati realizzati "oversize", con 10 millimetri di diametro superiore a quello necessario di progetto, per evitare di doversi ammattire con la lavorazione e correzione del bordo sullo specchio convesso, il quale spesso ( come poi è effettivamente successo ) porta con se i maggiori problemi di costruzione della figura

Questi i vetri sempre in calcio-sodico dello spessore di 12 mm al quale è stato necessario dare:
2.5 mm di freccia per un raggio di curvatura della sfera iniziale di 770 mm ( portati poi a 756 mm per il ROC centrale dell'iperbole finale )

Immagine

Anche per il secondario, sbozzatura e smerigliatura con successione di abrasivi sempre più fini, e lucidatura con ossido di cerio ed utensile a pieno diametro.

Contrariamente a quanto avviene per il primario, per realizzare il secondario vanno lucidati ed iperbolizzati tutte e due i vetri, vanno quindi costruiti due specchi con la medesima curvatura , uno concavo e l'altro convesso . SU quello concavo è possibile effettuare direttamente le misure e, una volta raggiunta l'iperbole di progetto, verrà utilizzato come "calibro" per il convesso. L'analisi delle frange di interferenza tra le due superfici sovrapposte, attraverso un semplice interferometro di Newton, ci dirà quando il convesso avrà la medesima curvatura del concavo, entro limiti di tolleranza accettabili.

Il calibro concavo è stato prima lucidato e reso sferico insieme al convesso, per avere la stesso raggio di curvatura iniziale e poi iperbolizzato e portato ad una costante conica di K=-5.36 attraverso le normali tecniche di costruzione della figura parabolica.

Questo il report finale dello specchio concavo con il test di Foucault e maschera di Couder a 5 zone ( a sinistra ) e maschera di Couder a 7 zine ( a destra) :

Immagine Immagine

A quel punto si è iniziato ad iperbolizzare il convesso, con vari utensili costituiti da corone circolari di diverso diametro per intervenire sulla zona centrale/mediana/periferica a seconda delle necessità.
Questa è stata la parte più lunga e faticosa di tutte, non sono mancati i problemi e gli errori da parte mia, uno in particolare ha generato un vistoso bordo ribattuto, il quale fortunatamente ricopriva solo la zona in eccesso alla superficie utile di riflessione, quindi coperta dal paraluce per il CPL previsto, perciò non è stato necessario eliminare completamente questa deformazione, è bastato diaframmare il secondario al reale diametro di progetto.

I test di Ronchi che seguono, sono stai effettuati "al rovescio" , esaminando cioè le riflessioni dalla parte della superficie piana, in modo che la superficie convessa venga vista come concava e quindi a riflessione convergente . Ovviamente va messo in conto la doppia rifrazione del vetro disposto in questo modo, da cui i colori scomposti nella riflessione del led non monocromatico , utilizzato come sorgente luminosa.

Superficie completa con bordo ribattuto e specchio diaframmato alla superficie utile di progetto, il bordo ribattuto è fortunatamente esterno.

Immagine

Frange di Newton, non sono necessari costosi strumenti ( anche se mi piacerebbe averli e farebbero molto comodo), basta una semplice lampada al neon, il principio fisico è lo stesso... la distanza tra due successive frange scure è di 1/2 di lambda. Frange perfettamente dritte indicano superfici perfettamente uguali. L'obbiettivo è quello di lavorare il convesso in modo che la frangia centrale si discosti il meno possibile da quella ipotetica "dritta" .

Immagine

Le irregolarità visibili sulla frangia mediana sono sicuramente inferiori ad 1/4 di lambda, perciò ci si può anche fermare qui, ulteriori interventi di correzione potranno essere fatti se necessario, dopo aver eseguito degli star test, cosa che sto facendo in queste notti tra una nuvola e l'altra, che potrebbero indicare anomalie dovute alla somma delle riflessioni su tutte e due le superfici e non solamente sul singolo specchio.

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MessaggioInviato: giovedì 8 settembre 2016, 23:16 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14819
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Stima traboccante, un lavoro incredibile e difficilmente emulabile :please:

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{andreaconsole.altervista.org}¦ Ballscope 300/1500 DIY "John Holmes"


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MessaggioInviato: venerdì 9 settembre 2016, 11:10 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9514
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Complimenti per l'intraprendenza nell'aver realizzato artigianalmente entrambi gli specchi,
ma anche per il risultato ottenuto. Realizzerai anche l'alluminiatura?
Cari saluti,

Danilo Pivato

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Latest New: https://www.danilopivato.com/introduction/latest_news/latest_news.html


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MessaggioInviato: venerdì 9 settembre 2016, 12:20 

Iscritto il: domenica 26 luglio 2015, 21:57
Messaggi: 14
Tipo di Astrofilo: Visualista
Grazie Andrea, troppo buono, detto poi da un autocostruttore d.o.c. fa ancora più piacere :thumbup:
Spero che qualcuno emuli, non dico che tutti devono costruirsi il loro Cassegrain :crazy: , ma sarebbe bello essere un po' di più a grattare vetri a livello amatoriale, siamo "quattro gatti" sperduti nel sottobosco degli autocostruttori, un po' si sano confronto tra appassionati servirebbe a dare slancio a questa pratica costruttiva che invece negli Usa dispone di un gran numero di seguaci.

Ciao Danilo e grazie, anche se non so quanto il risultato ottenuto potrebbe superare i test di un astrofotografo esperto , con Foucault & Co ci si può anche discutere , ma un bravo astroimager è in grado di mettere a nudo ogni minimo difetto di un ottica e di un telescopio in generale :) . Devo dire che in visuale e senza alluminatura sembra promettere bene, sarebbe comunque interessante provarci...
L'alluminatura fatta tramite campana a vuoto, purtroppo va oltre le mie attuali capacità, so che qualcuno a livello amatoriale l'ha costruita, è comunque uno dei desideri per il futuro, per adesso li spedirò a farli alluminare come ho fatto finora, sperando nella "delicatezza" dei corrieri.

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MessaggioInviato: venerdì 9 settembre 2016, 19:28 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Complimenti per la realizzazione: le ottiche RC sono tra le più difficili da realizzare, anche per i professionisti del settore.
Facci sapere come va lo star test.

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Fulvio Mete
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http://www.lightfrominfinity.org

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MessaggioInviato: venerdì 9 settembre 2016, 20:58 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Gran bella realizzazione, complimenti.
Prima di mandare gli specchi ad alluminare, prova ad usarlo sul Sole, con entrambi gli specchi non alluminati ti basterebbe un filtro ND 1,8 all'oculare per ridurre la luminosità residua. :D

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Il Cielo a domicilio
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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: venerdì 9 settembre 2016, 23:49 

Iscritto il: domenica 26 luglio 2015, 21:57
Messaggi: 14
Tipo di Astrofilo: Visualista
Grazie per i complimenti Angelo, la prova la farei volentieri ma non mi fido molto delle mie capacità osservative sul sole e comunque la luminosità è vero che è molto bassa, ma più di quanto pensavo, tanto per dire, la 4a magnitudine si vede... :D

Fulvio, ti ringrazio ed hai ragione e le difficoltà non sono finite qui, c'è ancora da lavorare !
Per quanto riguarda gli star test, ci sto provando sulle stelle più luminose, Vega con oculare da 10 mm ( 225x, oltre non riesco ad andare ) mostra i deboli dischi di diffrazione in apparenza uguali in intensità e distribuzione, nei vari passaggi intra/extra focale.
L'unico difetto che sono riuscito ad osservare è una maggiore estensione dell'ombra del secondario ( paraluce ) in intrafocale, non di molto ma comunque percepibile. Se non mi sbaglio questo dovrebbe significare un residuo di sferica.

Ho anche provato a fare un Ronchi con il reticolo al posto dell'oculare, le linee sembrano belle dritte e non indicano sferica, ma c'è da dire che il mio reticolo ha una spaziatura elevata, 2 linee/mm e dubito che sarebbe in grado di rilevare difetti inferiori al lambda.

L'immagine della stella a fuoco tuttavia sembra puntiforme, la cosa che mi ha piacevolmente sorpreso, abituato com'ero con il Newton a corta focale, è che l'immagine resta tale da una parte all'altra del campo visivo, anche a minori ingrandimenti, effettivamente la coma sembra non esserci.

Sulla possibile causa del difetto allo star test ho una mia teoria, ma è un discorso che temo di non riuscire ad esporre con la dovuta chiarezza, provo ugualmente a farlo...

Gli specchi sono montati su di un prototipo , esiste infatti un progetto definito in quasi tutte le sue componenti, del tubo che ospiterà gli specchi: questo è il rendering del progetto, niente di sofisticato, il minimo sindacale per costruire un qualcosa di funzionale senza avere a disposizione una officina meccanica ( che oltretutto non saprei usare a dovere).

Immagine Immagine Immagine

Di questo progetto ho realizzato il prototipo con parti in legno al posto di quelle previste in alluminio da realizzare con taglio laser, per verificare eventuali errori di progettazione prima di spendere soldi per ordinare i componenti

Ho inoltre aggiunto un terzo specchio diagonale piano per un più comodo fuoco Nasmyth e, cosa più importante, non c'è nel prototipo, la prevista cella a 18 punti flottanti, il primario per il momento è sostenuto da punti d'appoggio "fissi" .
Il prototipo è comunque controllato in tutte le sue misure con precisione al millimetro e si riesce ad avere una collimazione per il momento accettabile, anche qui il minimo sindacale.

Tutto questo preambolo solo per dire che, la prima anomalia che ho riscontrato dopo aver montato gli specchi sul prototipo verificando tutte le distanze di progetto è che il fuoco si forma 9 millimetri prima del valore atteso dai calcoli.

Può sembrare una cosa di poco conto , ma ho voluto ugualmente indagare per vedere da cosa potesse dipendere.
Giocando con il software, ho visto che l'unica possibilità che ha questa configurazione , di anticipare il backfocus di tale valore ( tenendo come punto fermo il raggio di curvatura del secondario, di cui sono certo ) è che il primario abbia una focale, e quindi un ROC al centro, di quasi 1 mm inferiore al valore da me misurato.

Sostituendo il nuovo valore del ROC nei calcoli, le misure del back-focus sono verificate, anche allontanando o avvicinando gli specchi il fuoco risultante è sempre quello previsto dai calcoli.

L'unico problema sarebbe che, con questa nuova misura del ROC del primario, la costante conica del secondario dovrebbe avere un valore superiore per verificare lo schema ottico, -5.39 al posto di -5.36. Quanto può influire questa variazione di K sulla qualità dell'immagine al fuoco ? non lo so...

Secondo le simulazioni al software di pochissimo, lo spot centrale continuerebbe ad avere dimensioni inferiori al disco di Airy, ma se lo star test dovesse essere confermato, come è probabile che sia, significa che in realtà questa differenza ha un impatto significativo sulla configurazione risultante, o forse il difetto è causato/amplificato dalla provvisoria realizzazione meccanica ?

Che fare ? a questo stato di avanzamento è più facile fare danni che migliorare il livello raggiunto, da qui i miei dubbi su ulteriori correzioni ottiche.
Non so se sono riuscito a fare solo confusione ... :facepalm:

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MessaggioInviato: sabato 10 settembre 2016, 15:37 
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Iscritto il: mercoledì 9 maggio 2012, 13:59
Messaggi: 2292
Località: Provincia di Sondrio
Bravissimo, bel lavoro!!!
Come mai hai deciso per il fuoco Nasmyth?
Intendi montarlo su forcella altazimutale?
Quindi prevedi anche un sistema di derotazione, oppure pensi di usare lo RC in visuale?

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MessaggioInviato: sabato 10 settembre 2016, 16:14 

Iscritto il: domenica 26 luglio 2015, 21:57
Messaggi: 14
Tipo di Astrofilo: Visualista
Grazie JohnHardening ! si, è esatto, lo userò in visuale, purtroppo non ho le competenze e la strumentazione adeguata per ambizioni da astroimager, anche se mi piacerebbe.
Avevo bisogno di provare gli specchi nella loro configurazione finale e verificare il progetto del tubo, Il fuoco dietro il primario averebbe imposto una altezza dal suolo importante, difficile da sostenere e gestire con un semplici soluzioni "fai da te" per la montatura.
Quindi il fuoco Nasmyth, e come hai giustamente dedotto, forcella altazimutale.

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MessaggioInviato: sabato 10 settembre 2016, 17:02 
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Iscritto il: domenica 1 maggio 2016, 14:00
Messaggi: 70
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
buona sera massimo marconi,

aggiungo i miei complimenti.

leggendo il commento iniziale, emerge un lavoro di squadra ed ipotizzo di limitrofe residenze, questo forse spiega la difficoltà ad emulare l'arte del grattavetro.

mi associo nell'attesa dello star test.


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