1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: lunedì 27 marzo 2006, 13:30 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 10:55
Messaggi: 603
Località: Bologna
lo temevo, ma grazie. Be', proverò e posterò. Sessanta metri son tanti e il meopta pieno di polvere grida vendetta...
Anche io voto digitale, ma gli odori della camera oscura mi mancano :roll:

A.

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I never go out unless I look like Joan Crawford, the movie star. If you want to see the girl next door, go next door.

Joan Crawford

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Ed 80, acro 80 f5 per guida con toucam su eq6, eos 600d; tal 100rs


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MessaggioInviato: lunedì 27 marzo 2006, 20:12 
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Iscritto il: giovedì 23 marzo 2006, 8:03
Messaggi: 353
Località: Rimini
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Cita:
La 2415 è stata dismessa dalla produzione ad agosto 2004.

Non saprei come spiegare il fatto di avere letto la stessa notizia appunto quasi 10 anni fa su "sky & telescope" direttamente da fonte Kodak, forse l'avranno ripresa in seguito! Comunque non me la sento di ricercare la news in un mare di riviste, oltretutto in sostanza non cambierebbe nulla.
All'epoca fornivo pellicole ipersensibilizzate agli astrofili di zona e all'osservatorio del gruppo astrofili locale anche in pellicola piana 4"x 5".
Da molti anni ho annullato il contratto per la fornitura di azoto/idrogeno per mancanza di pellicole.
Io non mettevo silicagel, ma le sigillavo in una busta termosaldata sottovuoto con la data del trattamento annotata sopra, un mio amico ha ritrovato da poco una confezione ancora a perfetta tenuta datata 1994, ma non ha più nemmeno il telescopio. In seguito a test avevo scoperto che é l'ossigeno a deteriorare nel tempo il trattamento.

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Newton 300/6 fotografico deep sky + guida 120/15 autocostruiti.


Ultima modifica di Italo il lunedì 27 marzo 2006, 20:24, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 27 marzo 2006, 20:16 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16853
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Non so se l'avevano annunciato anche dieci anni fa ma ti posso assicurare che ho letto l'annuncio sul sito Kodak nel 2004 e la davano per fine anno. Poi anticiparono ad agosto.
In Europa avevano smesso di distrubuirla da tempo ma la producevano ancora per gli USA.
Ne feci scorta proprio in quei giorni in un negozio USA.

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Cieli sereni da Renzo
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MessaggioInviato: lunedì 27 marzo 2006, 20:31 
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Iscritto il: giovedì 23 marzo 2006, 8:03
Messaggi: 353
Località: Rimini
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Cita:
Ne feci scorta proprio in quei giorni in un negozio USA.

Beh, io mi occupavo dei trattamenti, non so dove se le procuravano.

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Newton 300/6 fotografico deep sky + guida 120/15 autocostruiti.


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MessaggioInviato: lunedì 17 aprile 2006, 10:46 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9506
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
In merito all'attenuazione del difetto di cromaticità degli obiettivi fotografici scrissi molti anni fa' su un vecchio numero de "l'Astronomia" un breve articolo in cui consigliavo, per attenuare tale difetto, un filtro giallo (Wratten n. Otto) sufficiente a tagliare le frequenze responsabili del decadimento dell'immagine di diffrazone delle stelle sulle normali pellicole pancromatiche.
Oltre a rivelarsi indiscutibilemente più rapido, con il filtro giallo si ottiene lo stesso risultato del filtro rosso con il vantaggio, in astrofotografia sempre ben visto, di contenere dimezzate le esposizioni.
Se a qualcuno interessa potrei fornire il numero e l'anno della rivista in cui appare l'articolo.
Cari saluti

Danilo Pivato
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MessaggioInviato: lunedì 17 aprile 2006, 11:23 
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Iscritto il: giovedì 23 marzo 2006, 8:03
Messaggi: 353
Località: Rimini
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Cita:
Oltre a rivelarsi indiscutibilemente più rapido, con il filtro giallo si ottiene lo stesso risultato del filtro rosso con il vantaggio, in astrofotografia sempre ben visto, di contenere dimezzate le esposizioni.

Si, questo poteva essere valido con i cieli di un tempo. Oggi l'inquinamento luminoso sulla riga del sodio é notevole e con un filtro giallo passerebbe indisturbato, inoltre il rosso aumenta notevolmente il contrasto delle nebulose di idrogeno sul fondo cielo.
Non ho esperienza di fotografia su emulsione pancromatica B/N avendo sempre utilizzato la spettroscopica 24/6415 o quelle dia/neg a colori.

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Newton 300/6 fotografico deep sky + guida 120/15 autocostruiti.


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MessaggioInviato: lunedì 17 aprile 2006, 11:23 
Ciao Italo,
è da un pò di tempo che sto pensando di usare la fotocamera a telemetro Contax G1 con l'obiettivo Sonnar T* 90mm f/2.8, hai esperienza di astrofotografia con questo tipo di lenti ? Che pellicola chimica posso usare, di facile reperibilità ?
Grazie ciao
Carlo


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MessaggioInviato: lunedì 17 aprile 2006, 13:08 
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Iscritto il: giovedì 23 marzo 2006, 8:03
Messaggi: 353
Località: Rimini
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Non conosco l'obiettivo specifico, ma tutto fa supporre che sia di buona qualità.

Permettimi una parentesi caratteriale: un autocostruttore (leggesi sperimentatore) non farebbe mai una domanda del genere, non delegherebbe ad altri il gusto della scoperta di un ignoto risultato ma proverebbe senza esitazioni le emulsioni disponibili e, con grande soddisfazione, si farebbe esso stesso giudice dei risultati ottenuti.

Con quella focale puoi inquadrare solo gli oggetti più grandi come M31 oppure intere costellazioni o campi stellari, sempre affascinanti se le immagini stellari fossero di minima dimensione, ma purtroppo in mancanza di emulsioni spettroscopiche puoi solo affidarti ad una filtratura gialla intensa come un Wratten 12, oppure a colori sotto un cielo ormai raro. Se a tutta apertura le stelle avessero difetti, puoi riprovare a f:4 con un tempo doppio senza considerare il difetto di reciprocità.

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MessaggioInviato: lunedì 17 aprile 2006, 15:27 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9506
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao Italo,
quello che dici è vero, la mia era soltanto un'indicazione di massima!

>Non ho esperienza di fotografia su emulsione pancromatica B/N avendo >sempre utilizzato la spettroscopica 24/6415 o quelle dia/neg a colori.

Vorrei ricordarti però che la TP2415, 6415 o 4415 era essa stessa una emulsione pancromatica con estesa sensibilità nel rosso. Sensibilità che veniva praticata direttamente negli strati componenti l'emulsione. Di pellicole spettroscopiche ricordo le vecchie Spettroscopic della Kodak, tipo la serie 103 a - A- F in cui a seconda della sigla la casa americana offriva una diversa pellicola con sensibilità spettrale differente.
Ricordo la 103 a E particolarmente indicata per le riprese di nebulose che emettevano in luce Ha, o la 103 a F molto più generica, tutte comunque dotate di grana molto grossa e con scadenza molto limitata nel tempo, in virtù del trattamento spinto che la Kodak praticava!
Altri tempi quelli, certamente si riprendeva... con meno inquinamento luminoso.
In quei tempi feci diversi test con le pancromatiche disponibili sui banchi di vendita, fra tutte l'unica che mostrava una leggera sensibilità in più nel rosso era l'FP4 (Ilford), sino all'avvento della SO-115 (!) che nei primi anni '80 segnò veramente una svolta definitiva!
Testai anche la vecchia Recording 2475, all'epoca se ricordi era l'unica emulsione disponibile con alta sensibilità (3200 e più) ma mostrava una grana a "pallettoni": improponibile nell'alta definizione, per non poi parlare delle
emulsioni sensibili all'infrarosso.
Potrei andare ancora avanti, ma è meglio fermarsi qui!
A presto
Danilo Pivato

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MessaggioInviato: lunedì 17 aprile 2006, 18:16 
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Iscritto il: giovedì 23 marzo 2006, 8:03
Messaggi: 353
Località: Rimini
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Cita:
Altri tempi quelli, certamente si riprendeva... con meno inquinamento luminoso

Beh, tra "ragazzini" ci si intende!
Erano i tempi dello Sky atlas 2000 vent'anni prima.
Certo che ricordo la 103a in tutte le sue salse! Ma non l'ho mai usata per la sua grana eccessiva.
Dalle prime SO115 ho invece cominciato a sperimentare il trattamento di ipersensibilizzazione in azoto/idrogeno. Qualcuno mi passò le fotocopie dei testi originali delle ricerche americane sul procedimento in cui si concludeva che l'elemento attivo della miscela era in realtà solo l'idrogeno. Feci un contratto per la fornitura di bombole di questa miscela con percentuale di idrogeno al 30%, mentre quella regolare era l'8%.
Progettai un forno termostatato e temporizzato che, contrariamente agli altri dell'epoca, permetteva una grande uniformità di trattamento grazie alla rotazione interna delle pellicole.
Dopo il trattamento il rullino veniva sigillato sotto vuoto in busta di plastica termosaldata e marchiata con la data di trattamento, quelle spedite avevano un foglietto allegato con cosigli per la conservazione e l'utilizzo. Questo era il servizio che svolgevo per un negozio di telescopi della zona e anche per l'osservatorio del gruppo astrofili locale.
Ho anche sperimentato diverse emulsioni diapositive (anche per luce artificiale) e negative, ottenendo qualche buon risultato con l'Ektar 1000.

Toglimi una curiosità: che cos'ha sulla testa il micio dell'avatar, un cedro?

Stammi bene!

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