1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

>Beh, tra "ragazzini" ci si intende

Si, Italo! E' bellissimo riscoprire colleghi d'infanzia.

>Erano i tempi dello Sky atlas 2000 vent'anni prima.

Quello è venuto molto tempo dopo! Con quell'atlante era iniziata l'Era Moderna dell'astrofilia! Invece ricordi il Lacchini? Ho iniziato con quei
40 foglietti impossibili, a scoprire le costellazioni e quello che nascondevano dentro: una caccia al tesoro d'altri tempi!

>Dalle prime SO115 ho invece cominciato a sperimentare il trattamento >di ipersensibilizzazione in azoto/idrogeno.

Anch'io! Appena possibile ti mostrerei molto volentieri quale contenitore ho realizzato per "cuocere" due rulli 120 in contemporanea ma con la miscela all'8%. Ho sempre preferito contenermi con la concentrazione dell'idrogeno per evitare possibili incidenti, dato che disponevo di ambienti domestici per fare i test.

>Qualcuno mi passò le fotocopie dei testi originali delle ricerche >americane sul procedimento in cui si concludeva che l'elemento attivo >della miscela era in realtà solo l'idrogeno.

Verissimo!

>Feci un contratto per la fornitura di bombole di questa miscela con >percentuale di idrogeno al 30%, mentre quella regolare era l'8%.
>Progettai un forno termostatato e temporizzato che, contrariamente agli >altri dell'epoca, permetteva una grande uniformità di trattamento grazie >alla rotazione interna delle pellicole.

Quale era la coppia migliore temperatura/tempo con la quale solitamente trattavi i tuoi rullini di Tecnichal Pan?

>Dopo il trattamento il rullino veniva sigillato sotto vuoto in busta di >plastica termosaldata e marchiata con la data di trattamento, quelle >spedite avevano un foglietto allegato con cosigli per la conservazione e >l'utilizzo. Questo era il servizio che svolgevo per un negozio di telescopi >della zona e anche per l'osservatorio del gruppo astrofili locale.
>Ho anche sperimentato diverse emulsioni diapositive (anche per luce >artificiale) e negative, ottenendo qualche buon risultato con l'Ektar 1000.

Spero al più presto di mostrarti i miei risultati di ipersensibilizzazione con alcuni soggetti particolari, fatti con la F.F.C 760/4: mi piacerebbe avere un tuo parere!

>Toglimi una curiosità: che cos'ha sulla testa il micio dell'avatar, un cedro?

E' un pompelmo gigante!

>Stammi bene!
Anche tu!
Cari saluti

Danilo Pivato

_________________



Latest New: https://www.danilopivato.com/introduction/latest_news/latest_news.html

Se non ricordo male 6 ore a 55°.
No, non ho usato il Lacchini, la scoperta degli oggetti all'inizio era per me un'obiettivo secondario, quello principale era lo strumento: il mio primo"volume" fu l'Astronomo dilettante dell'Andrenelli.
Feci il mio primo rifrattore a 17 anni nel 59: un doppietto acromatico 80mm F 1300mm acquistato rispondendo a un annuncio pubblicitario su "Sistema pratico" che mi costò 10.000 lire (un mese di cinema+altri sacrifici) mentre frequentavo il corso di elettronica all'ITI di Fermo (AP), ma il mio sogno, irraggiungibile per quel tempo, era lo specchio.
Dopo il servizio militare cominciai a lavorare e l'elettronica prevalse sull'astronomia per molto tempo, ma il resto lo hai già letto nella mia presentazione. http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?t=912

Anch'io potrei mostrarti una foto del forno che nel garage ancora aspetta di essere demolito, penso di poterlo fare domani.
Ciao.

_________________
Newton 300/6 fotografico deep sky + guida 120/15 autocostruiti.

Carlito.
Scusami se sono forse stato scortese nel risponderti. Avrei potuto semplicemente dire che non ho esperienze con pellicole commerciali soprattutto recenti poichè non uso più la fotografia chimica nemmeno in campo generico avendola sostituita con la versione elettronica del Kodachrome (foveon).

_________________
Newton 300/6 fotografico deep sky + guida 120/15 autocostruiti.

Danilo.
Ecco il mio forno!
Sulla sinistra il cilindro di alluminio con la resistenza avvolta sopra, in fondo si vede il vuotometro mentre a destra si intravede la cupola nera di un compressore per frigorifero usato al contrario per creare il vuoto prima dell'immissione del gas.
Sul centro del pannello gli interruttori della pompa, del riscaldamento e della rotazione interna, sotto di essi il regolatore della temperatura mentre a destra il timer contaore per lo spegnimento automatico.
All'estrema sinistra si intravede la macchinetta per sigillare le buste sotto vuoto.
Nel vano, sull'asse centrale, c'é posto per 3 bobine 35mm oppure 2-120, ma c'era anche un telaio apposito x 2 fogli 4415.

_________________
Newton 300/6 fotografico deep sky + guida 120/15 autocostruiti.