Certamente il cartone va bene anche per la fotografia. Essendo il tubo ottico più leggero, esso è, di conseguenza, meno "demanding" nei confronti alla montatura.
Un problema potrebbe essere dato dalla minor velocità di stabilizzazione termica.
Tuttavia il sovradimensionamento del diametro del tubo rispetto a quello dello specchio, insieme alla presenza di una ampia apertura posteriore (io ho usato una cella ultraleggera in poliuretano), prevengono appieno l'inconveniente.
Preciso che essendo io un dyier sfrenato le mie considerazioni non possono essere che decisamente di parte

... "Eppur si muove"!
PS: sbadatamente ho scritto che il tubo pvc pesava 8 kg ... troppa grazia! (Adesso correggo)
Tuttavia il suo peso era di 5,8 chili, pertanto pari al doppio della versione di cartone.
https://in.answers.yahoo.com/question/i ... 529AAg2WRIPSPS: non ho scoperto l'acqua calda. Il tubo di cartone è comunemente ancora utilizzato dai dyers USA soprattutto per i Dobsoniani
http://www.zendner.com/kathy/kathy_scope.htmGià negli anni '70, Meade metteva in commercio newtoniani "low priced" anche di notevole apertura (fino a 14" se ben ricordo) intubati in "Sonotube", che altro non erano che comuni casseri trattati e verniciati.
La stessa Meade ho poi proseguito con l'impiego del cartone per la sua serie "Starfinder" - sia in versione EQ che Dob, il cui componente gigante era un 16" f/5:
http://postimg.org/image/t581agrq9/Vi assicuro che il punto debole di questi "mostri" era la montatura e non l'intubazione!
Beppe