E' ben noto che l'astrofotografia a lunga posa è ben difficile se non con una montatura di buona stazza accuratamente messa in stazione, dotata di porta autoguida, un'ottica dedicata allo scopo (o una guida fuori asse) e una "taglia" della montatura difficilmente inferiore ad una HEQ5 (e tanti concordano che già per un Newton da 200 mm f/5 una NEQ6 o una CGEM ci voglia tutta).
Ma anche una semplice EQ3.2 o CG4 o equivalenti motorizzate in AR e con cannocchiale polare, ben messe in stazione con metodo Bigourdan, posson dire la loro se ci si accontenta di focali di ripresa non superiori diciamo a 200 mm; e a quel punto queste focali... son quelle proprie degli obiettivi fotografici.
Ho realizzato per un amico al quale ho passato il mio setup portatile basato su Mak 127 e EQ3.2 mot. AR una basetta per montare sulla montatura la sola reflex, senza telescopio, col vantaggio di un minore momento angolare e di una grande facilità di bilanciamento.
La base è una barra standard Vixen che però per risultare più robusta ho scelto come ricambio Meade, fresata dal pieno e più massiccia delle Skywatcher, Geoptik e similari. Uno dei due fori presenti nella barra, sotto, per attaccarla agli anelli portaottica è stato utilizzato tal quale; uno no, e ne è stato invece realizzato ex novo un altro alla distanza "giusta"; perché sopra ho fissato, ad una distanza tale da poter azionare comodamente la vite di blocco per il fondello della macchina fotografica, una staffa di alluminio poi rivestito in plastica (già di un obsoleto illuminatore video da 1000W).
Per distanziare ho utilizzato due supporti per ripiani in vetro da librerie, di ottone tornito e poi rivestito intorno in plastica; lo spessore perfetto è stato raggiunto aggiungendo sotto di essi una c.d. "grembiala", ossia una rondella a base larga rispetto al diametro del foro.
Due viti a testa conica, taglio a croce Philips e passo cilindrico han tenuto insieme il tutto, contrastate sotto la base da due dadi aiutati da rondelline e assai ben serrati dopo aver bagnato i filetti un istante prima con la cianoacrilica.
I fori son passanti su un diametro inferiore (quello dell'asse della vite più due decimi) ed hanno una parte terminale di diametro maggiore per accogliere i dadi di blocco con le rondelline, in modo che risultino a scomparsa, e profondità "appena giusta" per lasciare il massimo spessore utile alla parte che sostiene lo sforzo. I dadetti si notano poco nelle foto, perché poi coperti dall'ultima mano di vernice nera opaca.
Ovviamente la macchina si appoggia con tutto il fondello "per lungo" sulla staffa plastificata, in modo da offrire la maggior base d'appoggio possibile; non va serrata a morte, con le fragili digitali odierne (non ci son più le Pentax e le Topcon a pellicola di una volta... ) potrebbe rompersi il supporto dietro il fondello della vite di attacco.
In caso di ottiche di focale abbastanza lunga da avere l'attacco per il cavalletto sotto l'obiettivo, si utilizzerà quello per ridurre lo sbraccio, il braccio di leva sulla povera baionetta della macchina ed anche per facilitare un miglior bilanciamento. Naturalmente la cosa riguarderà sopratutto i possessori di montature di classe superiore ad una EQ3.2; ad esempio, si può pensare per una CG-5 Advanced GT di utilizzare focali di 300 mm per singole pose guidate di 10-15' previa una accuratissima messa in stazione.
La realizzazione proposta non pretende certo d'essere ideale; diciamo che è il mio primo tentativo sul tema, mi pare decorosamente razionale e facile da realizzare. Poi è quantomeno certamente "tosta" e a me piacciono le cose "toste".
Allegati: |

SANY0021.JPG [ 206.23 KiB | Osservato 1638 volte ]
|

SANY0024.JPG [ 304.47 KiB | Osservato 1638 volte ]
|

SANY0025.JPG [ 202.83 KiB | Osservato 1638 volte ]
|

SANY0028.JPG [ 170.8 KiB | Osservato 1638 volte ]
|

SANY0031.JPG [ 223.3 KiB | Osservato 1638 volte ]
|
_________________ INQUINAMENTO LUMINOSO - http://www.LAZIOSTELLATO.org, il Coordinamento per la riduzione/prevenzione dell'IL ed il risparmio energetico nel Lazio, invita a farci segnalazioni di impianti che si sospetta essere fuori norma, in modo che possano essere obiettivamente vagliati confrontandoli col disposto della L. 23/2000, e se difformi, costretti ad un virtuoso adeguamento come prevede la Legge.
|