Questa notte stavo riprendendo Giove con la mia nuova barlow. Ero tutto preso a settare la webcam col nuovo oggetto appena aggiunto al setup, quando all'improvviso il Gigante mi parte per la tangente sparendo dallo schermo. Verifico la frizione ma la trovo serrata così come l'avevo lasciata, così mugugnando e facendo cattivi pensieri ho subito tolto il carterino...
Tic tic tic, il tipico ticchettio del motorino mi indicava che esso era ancora in vita, ma il perno nada!
Smonto il motorino sbuffando, con la convinzione che qualche ingranaggio nel sistema di demoltiplica si sia irrimediabilmente danneggiato.
Messo sul banco il motorino svito le 3 viti in modo da separare la demoltiplica dal motore vero e proprio e mi appare subito chiaro che quanto avevo immaginato corrispondeva al vero. Un ingranaggio composto di 2 ruote dentate non risultava più solidale.
Al che mi si riaccende un barlume di speranza, temevo di trovare ingranaggi con denti consumati o rotti, invece mi bastava riassemblare in qualche modo quel piccolo componente meccanico.
Quindi prendo un bel cacciavitone, lo impugno come si farebbe con un piede di porco ed inizio a far leva per "stappare" il blocco di demoltiplica che non presenta viti di chiusura, ma è evidentemente richiuso a pressione.
Cede solo un piolino, ma gli altri 2 restano ancorati manco fossero saldati al coperchio! Rischio più volte di conficcarmi il cacciavite in un arto

e perfino nel monitor che avevo davanti, ma niente, il blocchetto non si apre!!

Vista l'ora decido di andare a dormire nel mio letto anzichè in quello di qualche pronto soccorso.
Al mattino seguente mistero dei misteri...Faccio colazione con un chiodo fisso: "adesso vado lì, prendo il blocchetto, prendo pinze, martello e lo apro in 2 come una cozza..."
Mi avvicino, raccolgo con una mano il blocco, inizio a pensare a come aprirlo senza rovinare il contenuto e senza procurarmi danni permanenti, se non che il blocco mi si schiude letteralmente fra le mani
Non chiedetemi perchè e per come...forse nella notte qualche fantasmino di buona volontà avrà lavorato per me
A questo punto toccava a me fare il resto
Appurato che i 2 pezzi non si incastrano più in modo permanente uno nell'altro, ripulisco i 2 pezzi ed accendo il saldatore oltre i 400° (in zona rossa), nella speranza che la lega sia adatta ad una bella stagnata. L'ingranaggio accetta di buon grado il trattamento come si può vedere dall'immagine allegata, così una volta eliminato con un cutter lo stagno in eccesso, sia sotto la ruota grande che quello che era colato tra un paio di dentini della ruota piccola, dopo una spazzolata con un vecchio spazzolino da denti, ho potuto richiudere tutto e verificarne il corretto funzionamento.
Spero con questo intervento di aver ridato speranza a chiunque venga improvvisamente appiedato da un motorino per montature.
