1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 12:11 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 15:45
Messaggi: 314
allora...dopo aver costruito una cold box per canon (delta di circa -20)mi è venuta l'idea di farlo per l'atik che mi va a circa -25 dalla temperatura ambiente (e si nota la differenza tra inverno ed estate).Ho pensato che con una mini cold box il ccd potrebbe andare a -40 rispetto all temperatura ambiente.E' una carrata o potrebbe funzionare? :mrgreen:

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gico


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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 13:43 
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Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 14:33
Messaggi: 1921
Località: Termoli (CB) Italy
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Se ho capito bene vorresti mettere una cold box ad un ccd già raffreddato?
Se fosse così l'obiezione sarebbe: dove scarica il calore il ccd? Nella cold box?
Mi sa che più che cold diventerebbe una hot box.


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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 14:03 
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Iscritto il: martedì 3 febbraio 2009, 15:35
Messaggi: 1973
Località: Espoo, Finlandia
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Presto il nostro amico inventerà un nuovo tipo di propulsione per automobili:

http://i0.kym-cdn.com/photos/images/original/000/074/256/1285770302993.jpg

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Salvatore Iovene, http://www.iovene.com/
10Micron GM2000 QCI, GSO RC8 con APCCD67, CCD Moravian G2-1600FW (filtri LRGBHa), TS OAG27, Lodestar.


Ultima modifica di Simone Martina il venerdì 2 marzo 2012, 20:54, modificato 1 volta in totale.
Modificato per immagine troppo pesante...


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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 14:34 
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Iscritto il: venerdì 9 ottobre 2009, 21:10
Messaggi: 1242
Località: Bari
Tipo di Astrofilo: Fotografo
L'idea non è totalmente campata in aria.
Le peltier usate nelle CCD raffreddate, per problemi di condensa ed assorbimento, oltre che di dimensioni, non possono avere una potenza eccessiva.
In una coldbox, invece, con qualche accorgimento, non essendo eccessivamente limitati dalle dimensioni, si potrebbe pensare di utilizzare una peltier molto più potente, dotata magari di doppia ventola di raffreddamento.
Insomma, calcolandola come si deve e realizzandola ad arte, in fin dei conti potrebbe anche funzionare...

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Ciao a tutti,
Piero :)

Acro 152mm F8, Skywatcher Mak 127/1500, Bino Vixen BT80-MA
HEQ5 PRO, Testa Fluida Cullmann su stativo Manfrotto.
Canon 500D, MZ5M, SPC900NC.

http://www.studiomessineo.it/astronomia (in costruzione)


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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 15:38 
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Iscritto il: sabato 3 marzo 2007, 13:35
Messaggi: 543
Località: Roma
Basterebbe soffiare aria fredda sulla presa d'aria della ccd...

Ovvero fare una cold box che non racchiuda tutta la ccd ma che lasci libera l'uscita dell'aria da quest'ultima e fornisca l'aria fredda all'ingresso. Sarebbero due peltier in serie, quindi il concetto è valido.

Il problema è la realizzazione, perchè dipende da come è fatta fisicamente la camera ccd.

Emanuele.

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www.stelleelettroniche.it - il mio blog


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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 20:21 
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Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 14:33
Messaggi: 1921
Località: Termoli (CB) Italy
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Nelle sere d'estate, in teoria, si potrebbe pensare anche di convogliare un parte dell'aria di un condizionatore portatile sulla ccd.
No, a parte la battuta, il problema della fattibilità teorica va rapportato alla realizzabilità pratica dell'aggeggio, o meglio alla possibilità di avere dei risultati migliori semplicemente sostituendo la peltier originaria con un'altra più potente, se fosse possibile,oppure mettendo un'altra ventola.


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MessaggioInviato: venerdì 2 marzo 2012, 21:02 
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Iscritto il: venerdì 19 novembre 2010, 21:36
Messaggi: 2346
Località: Roma - Frosinone
Tipo di Astrofilo: Fotografo
E' sufficiente togliere la ventola della CCD metterci il lato freddo peltier posizionare sula lato caldo un dissipatore con ventola, una sorta di doppio stadio.
Una camera che non è preparata per andare a -40 e di default sta a -25 non ne sarebbe contenta, con problemi di condensa e ghiaccio.......sempre utile per un buon martini. :wink:

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Stefano

http://www.montesangiovanni.altervista.org/
Skyshed pod_Mountain Instruments MI250 Gemini Level 4_EQ6 con DA2 Astromeccanica
QHY8_QHY9_DMK21 618AU_2x FW QHY 2"_TS Optics Drawer 2" a cassetto
QHY5_Rifr.Konus 80 f5_Rifr. 80 f11_Rifr.Ziel 120 f5_OffAx LbAstro_OffAx TsOAG_Meade SCT 10" f10_GSO 8" f8_Vixen RS200SS_TS Apo 127 f/7_Camera Baker Schmitd 600 f3_Pentax 100 f/4_Optolith APO 100 f7_Canon 200 f/2,8_Lunt 60 B600 Ha_Skymax-180 Maksutov_AAGcloudWatcher_SQM-LU


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MessaggioInviato: sabato 3 marzo 2012, 22:56 
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Iscritto il: giovedì 12 ottobre 2006, 9:32
Messaggi: 4323
Località: Veneto
Tipo di Astrofilo: Fotografo
L'idea del doppio stadio è valida e fattibile la peltier più esterna deve dissipare maggior calore e quindi deve essere dimensionato bene il tutto.

Secondo me però se in estate la ccd si raffredda ma mai abbastanza una banale ventola che faccia aria alla ccd darebbe una mano non indifferente direi un buon 40/50 % baste che le vibrazioni non diano fastidio.

Direi che è la soluzione più semplice ed il calore della peltier interba verrebbe dissipato molto meglio senza problemi di condensa.

Carlo

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Carlo Martinelli - IW3GIK

Osservatorio: StarNavigator Astronomical Observatory (Masi-PD)
Montatura GM2000 QCI 10 Micron Comec Tec.;
Telescopi: Meade LXD55 S/N 1016/254 Schmidt/Newton F4; Takahashi FS102 820/102 F8 612/F6; Takahashi FS60C 355/60/ f5.9 - 264/F4.4; TS 60/228 F3.8; Celestron C11 Carbon 2800/F10 1764/F6.3; OTA MTO 1000/100 F10 SkyQualityMeter: SQM-L / SQM-LE Wheather: AAG-CloudWatcher LaCross WS55 SkyCam: AllSkyCam-MoonGlow Tec. Observatory Automation System :Voyager / Viking


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MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 0:08 
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Iscritto il: domenica 29 gennaio 2012, 14:19
Messaggi: 405
Località: Roma e Belluno
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Sono d'accordo con Aranova: se la camera e' progettata per gestire temperature fino ad un certo valore e si prova a spingere oltre mi sa che ci sono piu' problemi che vantaggi.
Tra l'altro se non erro al di sotto dei -15C il thermal noise e' molto basso e a quei livelli e' il read noise che diventa la componente piu' importante del rumore. Ulteriori riduzioni della temperatura riducono ulteriormente la dark current, ma in effetti l'effetto che si ottiene non e' cosi' marcato. Va poi tenuto conto degli effetti collaterali, ossia condensa/ghiaccio, maggior consumo di corrente, vibrazioni generate dalle ventole, rumore delle ventole.

Alcune camere, tra l'altro, se il sensore si trova al di sotto di una certa temperatura si rifiutano di funzionare. Leggevo per esempio nel manuale della QSI683 che il limite, per questa fotocamera in particolare, e' di -40C. Ma a questo punto mi domando che senso possa avere arrivare a temperature cosi' basse.

Una reflex, che di per se' non e' raffreddata, al contrario ottiene un sostanziale miglioramento con l'utilizzo di una cold box, proprio perche' un calo della temperatura, per esempio, di 10 gradi, passando da 15 a 5 gradi, comporta un visibile calo del thermal noise.

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Falco251 - Stefano
Binocolo: Pentax PCF-WPII 10x50
Telescopio: TecnoSky APO 80/480, a breve un ONTC 200mm f/4
Oculari: Nagler 5mm e 13mm, Hyperion 17mm, Axiom 23mm, Panoptic 35mm
Accessori: PowerMate 2x, QHY5, FeatherTouch Microfocuser, PowerTank 17, Dew zapper, Self made 115Ah battery pack
Camera: SBIG STT-8300, self guiding FW, Baader LRGBC Ha OIII SII


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MessaggioInviato: domenica 4 marzo 2012, 11:02 
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Iscritto il: lunedì 14 febbraio 2011, 11:28
Messaggi: 416
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
secondo potrebbe funzionare bene, in fondo se la differenza inverno/estate si vede vuol dire che la camera CCD ha vantaggio se la temperatura esterna è bassa. Quindi penso che se si riesce a fare una coldbox che emula le temperature invernali non dovrebbero esserci problemi. Per quanto riguarda la condensa ghiaccio e tutto il resto rimango dell'idea che se la coldbox è progettata bene e non raffredda troppo (come dicevo prima stare su temperature ambiente invernali) la camera CCD lavorerebbe nelle stesse condizioni in cui lavorerebbe in inverno...

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