....mmmmmmhhhh..... grazie di cuore per il link, ma chi scrive quelle cose mi pare abbia ben poca cognizione di cosa siano convezione, conduzione e irraggiamento, sopratutto per quanto attiene gli aspetti quantitativi.
Posso dirti che una umile ma sorprendente imitazione della vecchia Hasselblad 1000 FC (quella con l'innesto a "vite interrotta" e con l'otturatore a tendina da 1/2" a 1/1000" invece che il più versatile otturatore centrale 1"-1/1000" delle Hasselblad serie V, ossia la Kiev 88 (ultima derivazione della Kiev 80 a sua volta erede della Zenit 80) cambia "da così a così" sul piano del contrasto dell'immagine e della "pulizia" delle ombre più scure, semplicemente con un kit di vellutino sottilissimo autoadesivo che fornisce la Arax, a Kiev (
www.arax.com), ditta di ex-dipendenti Arsenal specializzata nella
"abarthizzazione" 
dell'Hasselblad sovietica.
Uno strato di vellutino autoadesivo, che ha la base in PVC morbido, certamente ha un minimo di effetto isolante, sul piano termico; il vellutino stesso tende a "intrappolare" aria, contribuendo a ridurre lo scambio termico dell'insieme, per quanto attiene la superficie maggiore disponibile, che è quella all'esterno del tubo.
Ma se consideriamo il tempo che ci mette lo spessore dello specchio, e lo spessore del menisco esposto all'esterno senza se e senza ma, a raggiungere l'equilibrio termico col "mondo di fuori" la differenza mi pare assolutamente non significativa.
Il ragazzo a mio avviso nota qualcosa di probabilmente reale, ma "se la prende col colpevole sbagliato". Io, col mio 4" f/15 (doppietto secondo Fraunhofer) autocostruito partendo da un'ottica con cella (ottima) e un focheggiatore senza micrometrico (...della mutua) della Edmund Scientific co., ho visto cambiamenti
davvero seri passando da tubo verniciato con cura in nero opaco a spruzzo del tipo più opaco (quello per marmitte, resistente ad alta temperatura) a una serie di tre diaframmi distanziati in modo acconcio, tenuti alla misura "giusta" da tubi in cartone sottile ma rigido, rivestiti in vellutino autoadesivo bello pelosetto. Sulle bande di Giove, o sulla Grande Sirte, per dire, la musica cambiava a prima vista.
Resta per me il problema di come smontare senza rischiare di pentirmene per incompetenza. Con l'MTO 1000 o 1100 "ci parlo", lo smonto e rimonto tutto senza perdermi un
grano anche se di sera va via la corrente elettrica, ma mi rifiuto di fare lo smanettone presuntuoso della serie "tanto ho una buona manualità".
In
astroaccroccamento, un po' di umiltà paga. La consiglio a tutti. E' come con la macchina: appena presa la patente se non sei cretino rischi meno gli incidenti, perché non ti senti sicuro e sei prudente, il momento peggiore è quando pochi anni dopo "pensi di aver capito come si fa", ma in realtà hai poche decine di migliaia di km alle spalle e non hai
veramente esperienza. Però pensi di saper guidare bene, e sovrastimi la tua capacità di risolvere le situazioni impreviste.
