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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 2 settembre 2011, 10:16 
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Iscritto il: lunedì 5 febbraio 2007, 17:46
Messaggi: 561
Ciao a tutti,

sto costruendo in plexiglas una scatola con la possibilità di togliere tutta l'aria e maneggiare tranquillamente oggetti tipo CCD, ecc. per poter rigenerare l'essicante senza far entrare aria nel CCD e quindi avere un effetto si sottovuoto tra l'essicante e il sensore.

Domande... avrò realmente dei vantaggi? E... posso riempire questa scatola dopo aver tolto tutta l'aria con un gas particolare (quale consigliate), che riduca ulteriormente la formazione di ghiaccio?

Spero che qualcuno possa aiutarmi...

Cieli sereni

Dario

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MessaggioInviato: venerdì 2 settembre 2011, 10:26 
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Iscritto il: martedì 6 maggio 2008, 11:59
Messaggi: 9269
Località: San Francesco al Campo [TO]
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Io ho tentato di portare sottovuoto la UAI-CCD, ma per quanto mi impegnassi entra sempre un po' d'aria e di conseguenza umidità.

Ma una domanda: ti trovi male con il sistema standard di essiccazione della SBIG?

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Simone Martina
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MessaggioInviato: venerdì 2 settembre 2011, 11:03 
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Iscritto il: martedì 25 marzo 2008, 13:53
Messaggi: 1147
Località: brianza
astrolab68 ha scritto:

Domande... avrò realmente dei vantaggi? E... posso riempire questa scatola dopo aver tolto tutta l'aria con un gas particolare (quale consigliate), che riduca ulteriormente la formazione di ghiaccio?


ciao Dario,
non conosco la camera in questione, ma se fosse a tenuta stagna, una volta essicata e riempita a pressione ambiente con un gas secco diventa completamente esente da problemi di condensa e formazione di ghiaccio.
Se recuperi una bombola di azoto puoi "sgasarglielo dentro" a bassa pressione senza troppe paturnie.
In pratica deve entrare con la stessa forza di una persona che soffia in una cannuccia, una frazione di atmosfera oltre quella ambiente.

Devi predisporre sulla tua camera un'entrata per l'azoto e un'uscita (quest'ultima può essere un foro o una fessura ricavati togliendo o allentando un bullone).
Fai flussare per qualche minuto in modo da asciugare tutta l'umidità interna, poi chiudi la camera.

Il problema è collegare la camere "idraulicamente".
Altrimenti puoi provare a flussare l'azoto in un sacco trasparente tipo raccolta differenziata, dove internamente metterai la camera aperta e gli attrezzi per richiuderla.
Dopo un po' la chiudi maneggiandola dall'esterno del sacco, sempre con l'azoto in flusso e il gioco è fatto, lo svantaggio è che serve più azoto e più tempo ripsetto al flusso diretto interno, il vantaggio è che se regoli male la pressione esplode il sacco e la camera è salva.

Per l'azoto, i modi più economici per disporne sono amici che lavorano in ospedale o dipartimenti scientifici di università, oppure anche qualche supermercato (le macchine per confezionare gli affettati in atmosfera protettiva usano bombole d'azoto), ci sarebbero anche i gommisti, ma tenuto conto che ti chiedono 5 euro per gonfiarci 4 gomme gomme...

Buoni esperimenti :-D

ciao
dan


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MessaggioInviato: venerdì 2 settembre 2011, 11:08 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 14:51
Messaggi: 3423
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Io utilizzo un più comune sacchetto a chiusura ermetica, e ci aspiro l'aria come si fa con i cibi.

...perché complicarsi tanto la vita con azoto o sim? :?

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MessaggioInviato: venerdì 2 settembre 2011, 11:45 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
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Località: Firenze
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Ma il CCD non ha una pastiglia di essiccante? E' molto difficile mantenere una atmosfera completamente priva di umidità perchè anche se il sensore è in una camera a tenuta stagna poi ci sono delle guarnizioni che col tempo fanno passare un poco di umidità.

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MessaggioInviato: venerdì 2 settembre 2011, 13:16 
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Iscritto il: lunedì 5 febbraio 2007, 17:46
Messaggi: 561
Ciao a tutti e grazie... soprattutto per l'idea dell'azoto.

Rispondo alla domanda se ho problemi col dessicante della Sbig... tutto sommato no... ma vorrei nn perdere più tempo quando nelle nottate a +20 debba perdere tempo... circa un'ora per togliere il ghiaccio che si forma. Devo riportare a temperatura ambiente almeno 5 volte con tempi di 10 min. e poi ritornare ai -30 dalla temperatura esterna... questo perché, c'è comunque aria all'interno della camera del CCD ed anche se il diessecante fa il suo dovere è un tempo molto lungo.

Grazie


Dario

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MessaggioInviato: venerdì 2 settembre 2011, 13:23 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Nella fotocamera ci puoi mettere azoto, ma non ci puoi fare il vuoto altrimenti la finestra di vetro anteriore o si sfonda per la pressione esterna oppure diventa concava e la fotocamera diventa un... Maksutov...

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MessaggioInviato: venerdì 2 settembre 2011, 13:33 
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Iscritto il: martedì 28 ottobre 2008, 14:11
Messaggi: 2421
Località: lainate
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Cita:
Ciao a tutti e grazie... soprattutto per l'idea dell'azoto.

Rispondo alla domanda se ho problemi col dessicante della Sbig... tutto sommato no... ma vorrei nn perdere più tempo quando nelle nottate a +20 debba perdere tempo... circa un'ora per togliere il ghiaccio che si forma. Devo riportare a temperatura ambiente almeno 5 volte con tempi di 10 min. e poi ritornare ai -30 dalla temperatura esterna... questo perché, c'è comunque aria all'interno della camera del CCD ed anche se il diessecante fa il suo dovere è un tempo molto lungo.

Grazie


Dario


Ma scusa, non ti basta fare la normale rigenarazione dei sali?
A me quando capita che fa ghiaccio sul sensore, rigenero i sali, rimonto il cilindretto (c'è poi da aspettare circa un giorno per avere i massimo dell'efficenza) e normalmente per 6 mesi sono a posto.
Roberto

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MessaggioInviato: venerdì 2 settembre 2011, 13:41 
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fabio_bocci ha scritto:
ma non ci puoi fare il vuoto altrimenti la finestra di vetro anteriore o si sfonda per la pressione esterna oppure diventa concava e la fotocamera diventa un... Maksutov...
Non esageriamo, io ho applicato alla UAI-CCD una finestra ottica di ø40mm e ho abbassato la pressione, con la macchina per i saccheggi da surgelare, di 3psi e non è successo nulla.
Il problema, per mia esperienza, è che stagnare una camera fredda affinché tenga una pressione negativa è molto difficile. Con al UAI-CCD avevo raggiunto un compromesso: aspiravo l'aria dalla camera fredda, poi il sistema vuoto lo lasciavo andare in equilibrio con l'aria esterna mettendolo dentro un congelatore. L'aria fredda è povera di umidità in sospensione, così le infiltrazioni della camera lasciavano passare aria fredda e secca. Dopo 24 ore in questo stato la camera andava in equilibrio e accendendola non si formava più condensa.

Purtroppo la mia UAI-CCD è stata parcheggiata perché la peltier non riusciva a dissipare sufficientemente il calore generato e, presumibilmente per irraggiamento, dopo una certa soglia cominciava a scaldarsi.

Comunque un amico che aveva la starlight mi disse che il sistema di "isolamento" si realizzava con l'applicazione su filetti di grasso di vaselina: insufficiente per il sottovuoto ma adatto a evitare lo scambio d'aria non pressurizzata (non so come scriverlo, insomma la pressione normale :-P).

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MessaggioInviato: venerdì 2 settembre 2011, 14:03 
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Ciao Dario,
ti sconsiglio vivamente di fare qualunque genere di operazione che hai descritto, se segui la procedura indicata dal manuale e rimonti correttamente la cartuccia essicante (occhio a montare correttamente l'O-ring di chiusura) e aspetti un giorno non dovresti avere problemi per almeno 6 mesi/un anno.
Senza contare la polvere che faresti entrare nella camera del sensore.
Se si forma del ghiaccio dopo la rigenerazione vuol dire che hai dei problemi di tenuta , dell'O-ring o di qualcos'altro .......
Sono circa 12 anni che uso Sbig (ST7E-ST8XE-STL6303) e non ho mai avuto problemi di ghiaccio.
Se occorrono altri chiarimenti chiedi pure ...
Aldo

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