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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Cella di supporto del primario
MessaggioInviato: martedì 26 settembre 2006, 20:22 
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Iscritto il: martedì 8 agosto 2006, 16:15
Messaggi: 19
Località: Dove mi porta il lavoro 8-(
Ciao,

mi sto documentando per la costruzione di un newton da 10" (montatura dobson) ed ho delle grosse perplessità riguardo la cella di supporto del primario.

Navigando su internet ho trovato diversi esempi di realizzazione, che dicono tutto ed il contrario di tutto.

Per prima cosa la posizione dei punti d'appoggio: pare debbano essere posizionati con precisione micrometrica ma ci sono progetti in cui i triangoli che definiscono i punti d'appoggio hanno il baricentro poggiato sulla testa tonda di una vite, ruotando in libertà !

Secondariamente la realizzazione dei punti d'appoggio: sono realizzati con sfere d'acciaio, anelli di stagno o "chiodi" in silicone. Ma così la pressione viene esercitata su di un punto infinitesimale sino ad un'area di parecchi mm quadri.

Terzo il numero di punti d'appoggio: penso che per un 10" 6 punti siano sufficienti ma provando le simulazioni con GUIPlop per ottenere una configurazione decente debbo arrivare almeno a 18.

Insomma, ho trovato parecchie spiegazioni su come calcolare la posizione dei punti d'appoggio ma le basi per la costruzione della cella non le riesco a capire.

I punti d'appoggio debbono essere fissi o mobili ? Se "fluttuano" sfruttando l'elasticità delle barre che sostengono i triangoli d'appoggio (nonchè dei triangoli stessi) quanto debbono essere elastici questi elementi ? Variando il diametro delle barre e lo spessore della lamiera la rigidità varia drasticamente.

Forse mi pongo falsi problemi, ma non ho trovato niente che spieghi questi particolari.

Un grazie anticipato a tutti coloro che vorranno provare a dissipare i miei dubbi.


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MessaggioInviato: martedì 26 settembre 2006, 22:30 
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Iscritto il: mercoledì 6 settembre 2006, 14:10
Messaggi: 481
Località: Taglio di Po (RO) PARCO DEL DELTA DEL PO
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Sul mio newton da 10" e specchio in vetro normale che pesa comunque parecchio, Marcon mi ha costruito una cella sulla quale ci sono 3 triangoli di un materiale spugnoso, disposti a 120°.
La costruzione di supporti particolari penso sia il caso si prenderli in considerazione con specchi di generose dimensioni.
Il tele va che è una meraviglia e mi soddisfa non poco sia sul visuale che in fotografia.
Saluti
Gpp


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MessaggioInviato: lunedì 2 ottobre 2006, 18:52 
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Iscritto il: domenica 18 giugno 2006, 20:07
Messaggi: 106
Località: Siracusa
Vincenzo, lo specchio quanto è spesso?
Il vetro è pyrex o vetro comune?
Ciao riccardo


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MessaggioInviato: martedì 3 ottobre 2006, 13:17 
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Iscritto il: martedì 8 agosto 2006, 16:15
Messaggi: 19
Località: Dove mi porta il lavoro 8-(
Ciao Riccardo,

lo specchio è spesso un pollice ed è di vetro comune.

So che è un po' sottile, quindi vorrei partire con il piede giusto per evitare problemi.

Grazie mille.


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MessaggioInviato: martedì 10 ottobre 2006, 18:53 
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Iscritto il: domenica 18 giugno 2006, 20:07
Messaggi: 106
Località: Siracusa
ciao Vincenzo,
segui il topic di Niso, " Dobson", perchè avete in comune
la stessa tematica a cui ho proposto delle soluzioni.
Anche per il tuo specchio 200 mm ci vuole una cella
con almeno 6 punti di appoggio.
Parliamone.
Ciao Riccardo


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MessaggioInviato: martedì 10 ottobre 2006, 22:22 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 16:10
Messaggi: 139
Località: Genova
Tanto per inserire qualche dubbio :lol: al seguente indirizzo trovi come ho costruito io il supporto per lo specchio principale...

http://www.webalice.it/ugerco/totem/tes ... cipale.htm

P.S. Secondo la "vecchia scuola" (Andrenelli ed altri) è importante che gli appoggi non abbiano alcuna flessibilità. Quindi le superfici di appoggio, un decimo di millimetro o cinque millimetri (quadri) possono anche "cedere" ((stagno, che aumenta la superfice di appoggio al vetro), ma non essere elastiche...

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Anche un orologio fermo, due volte al giorno segna l'ora giusta - H. Hessie


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MessaggioInviato: mercoledì 11 ottobre 2006, 10:01 
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Iscritto il: martedì 8 agosto 2006, 16:15
Messaggi: 19
Località: Dove mi porta il lavoro 8-(
[quote="ugo"]Tanto per inserire qualche dubbio :lol: al seguente indirizzo trovi come ho costruito io il supporto per lo specchio principale...

http://www.webalice.it/ugerco/totem/tes ... cipale.htm

Ciao, ho letto da tempo la "biografia" del tuo totem ed in effetti ha contribuito a generare qualche dubbio :wink:

In particolare il dettaglio dei punti di appoggio realizzati con sferette d'acciaio. Il fatto di usare un punto d'appoggio così rigido (ma puntiforme) mentre ovunque trovo esempi morbidissimi (feltrini o silicone) mi ha spiazzato.

Quando parli di sfere saldata a stagno intendi dire che lo stagno sta solo nell'incavo che accoglie la sfera ? O hai coperto la sfera di stagno, per realizzare un punto di contatto dalla superficie ridotta e "cedevole" (data la relativa morbidezza dello stagno) ?

Intanto grazie per l'aiuto.

Vincenzo


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MessaggioInviato: mercoledì 11 ottobre 2006, 10:11 
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Iscritto il: martedì 8 agosto 2006, 16:15
Messaggi: 19
Località: Dove mi porta il lavoro 8-(
riccardospada ha scritto:
ciao Vincenzo,
segui il topic di Niso, " Dobson", perchè avete in comune
la stessa tematica a cui ho proposto delle soluzioni.
Anche per il tuo specchio 200 mm ci vuole una cella
con almeno 6 punti di appoggio.
Parliamone.
Ciao Riccardo


Ciao Riccardo,

grazie anche a te per le risposte.

Sto seguendo il topic "dobson" con interesse e concordo di spostare la discussione in quella sede.

Vincenzo


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MessaggioInviato: mercoledì 11 ottobre 2006, 11:09 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 16:10
Messaggi: 139
Località: Genova
vincenzomaletta ha scritto:
ugo ha scritto:
Tanto per inserire qualche dubbio :lol: al seguente indirizzo trovi come ho costruito io il supporto per lo specchio principale...

http://www.webalice.it/ugerco/totem/tes ... cipale.htm

Ciao, ho letto da tempo la "biografia" del tuo totem ed in effetti ha contribuito a generare qualche dubbio :wink:

In particolare il dettaglio dei punti di appoggio realizzati con sferette d'acciaio. Il fatto di usare un punto d'appoggio così rigido (ma puntiforme) mentre ovunque trovo esempi morbidissimi (feltrini o silicone) mi ha spiazzato.

Quando parli di sfere saldata a stagno intendi dire che lo stagno sta solo nell'incavo che accoglie la sfera ? O hai coperto la sfera di stagno, per realizzare un punto di contatto dalla superficie ridotta e "cedevole" (data la relativa morbidezza dello stagno) ?

Intanto grazie per l'aiuto.

Vincenzo


Ciao Vincenzo
Allora, le 9 sfere che sostengono lo specchio (a contatto di esso) sono ricoperte di stagno. Le tre sfere che sostengono al centro i tre supporti sono fissate soltanto con tre "bulinature" attorno al foro.
Lo stagno ha proprio il compito di aumentare leggermente la superfice di appoggio, cosa che evita la possibile "scheggiatura" della parte inferiore del vetro per il fatto che appoggia esattamente su un punto. Andrenelli è contrario ai supporti flessibili probabilmente perchè quando lo strumento si trova in posizione verticale, lo specchio pesa sul supporto elastico in modo molto maggiore rispetto alla, ad esempio, posizione a 45 gradi. E' quindi prevedibile che lo specchio abbia degli spostamenti dovuti al minor peso che grava su un supporto elastico.
Un supporto rigido invece non viene influenzato da questi problemi.
Questo ritengo sia il motivo dei consigli di Andrenelli... ugo

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