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per la retina non sarebbe successo ... la retina é priva di "sensori del dolore" ...
per questo motivo la cautela deve essere massima .. non c'é nulla che avverta di un pericolo per la retina, nemmeno quando il danno é in corso ..
uno diventa cieco senza accorgersene ... a parte il fatto che non vede piú , si intende ..
in luce bianca poi, se viene meno il filtro, immagino che uno se ne accorga, eccome, al volo, anche perché il fascio colpisce pure altre parti che invece sono sensibili.. tipo la cornea ..
Su tale problema,Vincenzo, un amico oculista mi ha detto che bruciare la retina con una lente osservando in luce bianca è forse meno facile di quanto si immagini, poichè, a parte il flash ed il dolore,occorre un certo tempo (6-7 secs) per fare...il buco.In sintesi succede quello che capita ad un foglio di carta messo al fuoco di una lente.
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ma il vero punto di pericolo sono le osservazioni in cui la luce é cmq filtrata ma ancora troppo energetica per le cellule della retina .. e cosí volta dopo volta uno se la rovina .. tipo le osservazioni visuali in luce CaK ... giustamente sconsigliate e dove inoltre, sono molto pochi , quelli che riescono a vedere qualcosa in visuale ..
Molto d'accordo: chissà perchè tutti badano all'IR e pochi pensano alla radiazione UV che è forse meno eclatante, ma alla lunga sicuramente più dannosa di quella IR proprio perchè non dà alcun sintomo.
Vero è che il CaK a 396 nm è al confine tra UVA e visibile, ma conviene comunque usare i relativi strumenti per riprese CCD, nelle quali, tra l'altro, la resa è di gran lunga migliore che in visuale per la nota scarsa sensibilità dell'occhio a quella lunghezza d'onda.