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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 11 maggio 2010, 18:31 
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Ciao a tutti,

premetto che non so se è la sezione giusta, poichè il problema che mi si è presentato è conseguente all'uso della coldbox autocostruita che sto usando.

Come già spiegato in altra discussione ho realizzato questa coldbox, ma non l'ho ancora provata sul campo, ma solo in laboratorio.

Ora che praticamente ho risolto tutti i problemi nella realizzazione mi sono accorto di una cosa che non va: le lenti del correttore di coma MPCC fotografico della Baader si appannano.

L'ultimo test l'ho fatto col la coldbox inserita sul fok del newton e quando l'ho tolta a fine test e stavo per mettere il tappo sul naso del correttore, mi è scappato l'occhio ed ho visto che oltre che la superfice della lente che guarda il fok, era appannato anche all'interno tra le due lenti.

Questo è un vero problema e se è vero che la lente esterna potrebbe essersi appannata nel momento che l'ho estratta dal fok, l'altra sicuramente no.

Tra l'altro pensavo che fossero almeno sigillate bene ed invece ...

Sono un po' in difficoltà in quanto non riesco ad immaginarmi come risolvere il problema che d'altronde mi impedirebbe di usare la coldbox, a questo punto.

Oltretutto mi viene da pensare perché se è vero che se suo il rifrattore forse la lente esterna non si appanna (essendo il rifrattore chiuso e non come il newton) forse il problema di quella interna rimane.

Se qualcuno può darmi buoni consigli è ben accetto.

Grazie

Emilio

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MessaggioInviato: venerdì 14 maggio 2010, 9:00 
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Ne abbiamo già parlato basta che metti qualcosa che isoli termicamente il correttore di coma dall'aria in quanto viene raffreddato insieme al treno ottico.

Allora primo metti un anellino attrono all'attacco T2/Canon EOS in modo che esso sia isolato dal freddo della cold box vedi foto.

Poi con il materiale del solito materassino che usi come para condensa, costuisci un tubetto che fasci molto stretto il correttore di coma.

In questo modo hai diminuito il raffreddamento del treno ottico (isolato dalla cold box aumentandone l'efficenza), e protetto dal contatto con l'aria diretto il correttore di coma o riduttore di focale come nel mio caso.

E' una di quelle cose che ti dissi e di cui ne parlavo anche con Renzo


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MessaggioInviato: venerdì 14 maggio 2010, 11:04 
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Carlo.Martinelli ha scritto:
Ne abbiamo già parlato basta che metti qualcosa che isoli termicamente il correttore di coma dall'aria in quanto viene raffreddato insieme al treno ottico.

Allora primo metti un anellino attrono all'attacco T2/Canon EOS in modo che esso sia isolato dal freddo della cold box vedi foto.

Poi con il materiale del solito materassino che usi come para condensa, costuisci un tubetto che fasci molto stretto il correttore di coma.

In questo modo hai diminuito il raffreddamento del treno ottico (isolato dalla cold box aumentandone l'efficenza), e protetto dal contatto con l'aria diretto il correttore di coma o riduttore di focale come nel mio caso.

E' una di quelle cose che ti dissi e di cui ne parlavo anche con Renzo
Ciao Carlo, non me ne ricordo che ne avevo sentito parlare, comunque nessun problema, si vede che arrivato al 1/2 secolo di vita i pochi neuroni rimasti ogni tanto scioperano :D
Una cosa non capisco però, tra il T2 e la ghiera Canon purtroppo nella mia coldbox ci passa la lastra di PVC che costituisce il frontale della box stessa.
L'ho fatta in PCV così proprio perché mi creava condensa e brina all'esterno intorno alla ghiera/T2.
Prima era di lamiera d'alluminio, ma fa lo stesso, in quel punto non ci posso mettere niente.
Va anche detto che se voglio usare il newton, non posso nemmeno mettere un raccordo da 1,5 cm ad esempio, perché poi inevitabilmente non arrivo a mettere a fuoco.
Per il rifrattore nessun problema, posso fare come dici tu.
Adesso ci lavoro su e senz'altro risolvo.
Grazie per ora.
Emilio :wink:

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MessaggioInviato: sabato 15 maggio 2010, 19:41 
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Una fascetta anticondensa tipo le kendrick o simili da avvolgere attorno al corpo del correttore di coma?


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MessaggioInviato: mercoledì 19 maggio 2010, 8:23 
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E' un controsenso riscaldare qualcosa che devi raffredddare ma se non trovi altre soluzioni rimane l'unica, io direi prova con il consiglio sopra e poi mi sai dire.

Saluti Carlo

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MessaggioInviato: mercoledì 19 maggio 2010, 22:43 
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Carlo.Martinelli ha scritto:
E' un controsenso riscaldare qualcosa che devi raffredddare ma se non trovi altre soluzioni rimane l'unica, io direi prova con il consiglio sopra e poi mi sai dire.

Saluti Carlo


Mi sembrava di aver capito che non fosse il correttore di coma a dover essere raffreddato ma bensì il sensore. Dunque se il correttore di sui sopra si appanna un modo per evitarlo saperebbe di scaldarlo, o meglio di "intiepidirlo" di pochissimo rispetto alla temperatura interna del sistema; questo si ottine facilmente a mezzo di un sistema potenziometrico che ci consenta di variare la quantità di calore.


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MessaggioInviato: giovedì 20 maggio 2010, 5:57 
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Ciao a tutti,
riscaldarlo significa scaldare l'aria nella zona davanti al sensore, vanificando di fatto parzialmente il lavoro della coldbox.
Potrebbe essere valida la situazione per chi raffredda il sensore tramite dito freddo, ma non con la coldbox.
Ho comunque risolto il problema facendomi costruire un riduttorino tornito in bachelite che fa da maschio nei confronti della baionetta Canon e da femmina verso il correttore.
E' spesso 5 mm.
L'unica perplessita è la tenuta, vi farò sapere se tiene bene senza sbeccarsi dove viene tenuto dalle 3 vitine a 120° in quanto il peso da sostenere non è solo più la camera, ma anche la coldbox.
Un saluto.
Emilio

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MessaggioInviato: giovedì 20 maggio 2010, 8:11 
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Ciao, io ho risolto benissimo coibentando il riduttore così la differenza di temp con l'esterno fa si che non si appanna inoltre hai meno dispersione termica

hai provato ??

Carlo

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