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MessaggioInviato: lunedì 22 marzo 2010, 20:53 
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Iscritto il: martedì 13 gennaio 2009, 20:22
Messaggi: 3023
Località: Locarno e Laveno Mombello - Lago Maggiore
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao a tutti,

apro questo thread per raccogliere le idee di chi volesse contribuire, per progettare e realizzare una ruota comandata in remoto che posizionata sull'obiettivo di un rifrattore permetta di chiudere lo stesso per riprendere i dark files, che posizioni un foglio flat filed illuminato per la ripresa dei flat e che abbia come terza posizione l'obiettivo aperto.

Questa apparecchiatura non è prettamente indispensabile, ma sicuramente permetterebbe a chi vuole gestire tutto in remoto di poterlo fare.

Per ora ho solo poche idee e qualche dubbio, perlomeno ho messo a fuoco qualche difficoltà che potrebbe presentarsi e messo insieme le risorse che abbiamo.

Dico abbiamo perché sia SergioTD che Carlo Martinelli hanno dichiarato di voler partecipare al progetto.

Le risorse: per quanto riguarda la remotizzazione della ruota possiamo contare sul sistema usato da SergioTD per il serial focus e che recentemente ho usato per motorizzare una GK2 con controllo remoto da PC. Tale sistema permette di avere il controllo di servomotori i quali sono pilotabili per un determinato tempo, ovvero quindi per una determinata distanza da percorrere, quindi ancora per determinati gradi di rotazione di una ruota.

Per la parte meccanica non ci dovrebbero essere problemi, se non per il foglio flat field di cui Giuliano di Tecnosky mi ha informato esserci la possibilità ti tagliarlo e dimensionarlo a seconda delle esigenze.

Il filo di alimentazione e l'inverter che lo alimentano non sono certo comodi da gestire, ma qualcosa si può fare.

La parte che deve chiudere l'obiettivo non dovrebbe presentare problemi, è sufficiente fare qualcosa di materiale nero opaco che chiuda bene e non faccia filtrare la luce eventuale presente nell'ambiente.

Concludendo, prima di lasciare la parola a chi è interessato, posso dire che al limite la cosa potrebbe essere realizzata anche solo per riprendere i dark, in quanto i flat sono veloci da fare e oltretutto se non si smonta il treno ottico, possono essere ripresi anche in un secondo momento, a differenza dei dark che hanno un senso solo se ripresi pari pari alle impostazione dei lights con temperatura molto simile, se non addirittura uguale, quindi prima o dopo i lights.

Un saluto.

Emilio

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Ultima modifica di Emiliusbrandt il venerdì 16 aprile 2010, 17:30, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 22 marzo 2010, 21:58 
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Iscritto il: lunedì 19 febbraio 2007, 13:22
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Io mi associo volentieri al team! Magari l'apporto che posso dare non e' cosi' grande, ma la cosa mi interessa. Stavo giusto pensando a come motorizzare una ruota filtri.

Sul web si trovano poche info; questo e' uno dei pochi siti che ho trovato.

Rimango in attesa...

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A presto,
Alex


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MessaggioInviato: martedì 23 marzo 2010, 0:00 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 1:37
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Ho pensato all'idea, e la realizzazione meccanica/elettronica/software non mi sembra difficile da realizzare.
Alla fine con un motore in DC o stepper e una cosa tipo il mio SerialFOCUS, oppure usando la piattaforma Arduino (ci ho già lavorato su ed è una base molto buona per poter implementare un sacco di cose utili, visto che poi so programmare non è un problema) implementando anche degli encoder per essere sicuri della posizione della ruota la cosa si può fare in maniera abbastanza semplice.
Quello che secondo me è lo svantaggio di questo progetto è il fatto che per avere tutto remotizzato completamente bisogna tenere montato sul tele un catafalco di dimensioni e peso ragguardevoli.
Infatti da un semplice calcolo sul mio 80ED vengono queste misure, con un diametro al paraluce di circa 12cm. Ipotizzando 3 "posizioni utili" (1 libera per i light, una chiusa per i dark e una con un apnnello luminescente per i flat) abbiamo 3 cerchi da 12 cm inscritti in un cerchio che ad andare stretti non è più piccolo di 26-27 cm di diametro. Ora questa struttura cilindrica da quasi 30cm per uno spessore di almeno diciamo 5 cm (per stare stretti) peserà abbastanza e essendo in punta del tele perennemente dovrà essere correttamente bilanciata e farà fare molta più fatica alla montatura durante tutte le pose perchè viene sempre portato a spasso, e genera magari anche un discreto effetto vela. Per questo non mi sembra una buona idea lasciare il tutto sempre montato, anche se così si avrebbe la completa remotizzazione. Poi se i diametri del tele salgono ancora la cosa diventa ancora più ingombrante.
Per i soli dark la cosa potrebbe essere più semplice mettendo una specie di ruota portafiltri dopo il focheggiatore, con 2 sole posizioni oppure 3 visto che ci siamo, così chiudiamo il triangolo. Uno chiuso per i dark e gli altri 2 liberi da gestirci per light puro oppure con filtri, ma alla fine non sarebbe altro che una ruota portafiltri motorizzata.
Quello del flat è una cosa più impegnativa. Alcuni in postazioni remote hanno un pannello luminescente posizionato su una parete e poi fanno puntare il telescopio in quella esatta direzione così da poter riprendere i flat (naturalmente accendono il pannello solamente per i flat :-) ).

Sia chiaro che non è che abbandono il progetto, son sempre a disposizione, è che pensandoci bene mi son venute queste perplessità e ve le volevo esporre per avere un vostro parere e contributo al progetto.

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MessaggioInviato: martedì 23 marzo 2010, 6:51 
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Keyb ha scritto:
Io mi associo volentieri al team! Magari l'apporto che posso dare non e' cosi' grande, ma la cosa mi interessa. Stavo giusto pensando a come motorizzare una ruota filtri.
Sul web si trovano poche info; questo e' uno dei pochi siti che ho trovato.
Rimango in attesa...
Ciao Alex, ho guardato il sito che hai segnalato, ma penso non faccia al caso nostro, qui si tratta di lavorare sull'obiettivo, a meno che giriamo immediatamente l'idea di una portafiltri tradizionale dove mettiamo una posizione chiusa per i dark e troviamo il modo di inserire un piccolo tassello del foglio flat in un'altra posizione, sempre che lo si riesca a ridurre tanto piccolo, diciamo del diametro di 2".
Non è da escludere comunque nemmeno questa idea.
Sentiamo gli altri.
Un saluto.
Emilio

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MessaggioInviato: martedì 23 marzo 2010, 7:04 
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SergioTD ha scritto:
Ho pensato all'idea, e la realizzazione meccanica/elettronica/software non mi sembra difficile da realizzare.
Alla fine con un motore in DC o stepper e una cosa tipo il mio SerialFOCUS, oppure usando la piattaforma Arduino (ci ho già lavorato su ed è una base molto buona per poter implementare un sacco di cose utili, visto che poi so programmare non è un problema) implementando anche degli encoder per essere sicuri della posizione della ruota la cosa si può fare in maniera abbastanza semplice.
Quello che secondo me è lo svantaggio di questo progetto è il fatto che per avere tutto remotizzato completamente bisogna tenere montato sul tele un catafalco di dimensioni e peso ragguardevoli.
Infatti da un semplice calcolo sul mio 80ED vengono queste misure, con un diametro al paraluce di circa 12cm. Ipotizzando 3 "posizioni utili" (1 libera per i light, una chiusa per i dark e una con un apnnello luminescente per i flat) abbiamo 3 cerchi da 12 cm inscritti in un cerchio che ad andare stretti non è più piccolo di 26-27 cm di diametro. Ora questa struttura cilindrica da quasi 30cm per uno spessore di almeno diciamo 5 cm (per stare stretti) peserà abbastanza e essendo in punta del tele perennemente dovrà essere correttamente bilanciata e farà fare molta più fatica alla montatura durante tutte le pose perchè viene sempre portato a spasso, e genera magari anche un discreto effetto vela. Per questo non mi sembra una buona idea lasciare il tutto sempre montato, anche se così si avrebbe la completa remotizzazione. Poi se i diametri del tele salgono ancora la cosa diventa ancora più ingombrante.
Per i soli dark la cosa potrebbe essere più semplice mettendo una specie di ruota portafiltri dopo il focheggiatore, con 2 sole posizioni oppure 3 visto che ci siamo, così chiudiamo il triangolo. Uno chiuso per i dark e gli altri 2 liberi da gestirci per light puro oppure con filtri, ma alla fine non sarebbe altro che una ruota portafiltri motorizzata.
Quello del flat è una cosa più impegnativa. Alcuni in postazioni remote hanno un pannello luminescente posizionato su una parete e poi fanno puntare il telescopio in quella esatta direzione così da poter riprendere i flat (naturalmente accendono il pannello solamente per i flat :-) ).

Sia chiaro che non è che abbandono il progetto, son sempre a disposizione, è che pensandoci bene mi son venute queste perplessità e ve le volevo esporre per avere un vostro parere e contributo al progetto.
Ciao Sergio, le tue perplessità le ho avute anch'io, ma ho pensato 2 cose.
Innanzitutto il peso e qui va detto che su un rifrattore io monterei una barra che sostiene il tubo, tanto lunga da sporgere oltre l'obiettivo e in que punto montare la ruota.
Ovviamente deve essere controbilanciata, ma se si tratta di mettere un attrezzatura del genere del peso stimato di 1,5 kg, se si usa ad esempio una EQ6 con tubo da 80mm e guida altrettanto, penso che li regga alla grande.
Diverso è se parliamo di qualsiasi altro tele la cui montatura è al limite, in questo caso la cosa non è fattibile, come d'altronde quando montiamo un tele di peso al limite della EQ e poi non possiamo metterci nemmeno il tele di guida.
Questo progetto in linea di massima deve tenere presente questo fatto del peso, per cui è indirizzato prevelentemente a chi usa i rifrattori con montature molto solide.
Sul fatto dell'effetto vela ovviamente va detto che se c'è vento si deve poter estrarre velocemente l'attrezzatura e riporla.
Io userei materiali leggeri, non metallo, ma plastica, magari del plexiglass, che si lavora bene ed è rigido.
Per la parte meccanica non ci dovrebbero essere problemi, mi pare piuttosto semplice da realizzare.
Per il resto, per l'elettronica, non dico nulla perché sono impreparato.
Una cosa da tenere presente è che essendoci il filo del foglio flat, la ruota non deve mai poter compiere 2 giri, ma ritornare indietro sulle posizioni.
Un ultima considerazione: se lavoriamo solo per tappare il tele per i dark, penso che progettare un tappo che si chiude a leva e chiuda l'obiettivo sia la soluzione migliore.
In pratica potremmo usare lo stesso sistema del serialFocus e dare al software il tempo di movimento del servo in modo da posizionare il tappo in modo presiso sia chiuso che aperto.
Qui meglio usare delle cinghiette dentate o meglio degli ingranaggi, con magari una frizioncina per l'eccesso di movimento.
Faccio degli schizzi e li posterò a breve.
Un saluto.
Emilio

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MessaggioInviato: martedì 23 marzo 2010, 9:50 
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Iscritto il: martedì 6 maggio 2008, 11:59
Messaggi: 9269
Località: San Francesco al Campo [TO]
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Eheh, finalmente qualcuno tira fuori Arduino, anche io ci sto lavorando e devo dire che è molto semplice (e io sono un BOFH non un developer). Quello del Link è il motorShield dell'Adafruit: è molto bello, permette tante cose simpatiche (come il microstepping) e supporta fino a 2 passo passo uni e bipolari (oltreché 4 DC e 2 servo) solo che costa 26€.
Se serve un motore solo penso si possa andare sul classico Arduino Stepper e spendere moooolto meno.

Per quanto riguarda la posizione, credo che un motorino passo passo risolva il problema della posizione senza andare a impazzire con gli encoder ottici (che per altro, non ho trovato a prezzi modici). Il bello dello stepper è che si possono trovare motori da 48 passi (al giro) di una certa forza dentro grosse stampanti multi-funzione: per ottenerle è sufficiente fare un salto nei numerosi hacklab in giro per l'Italia o semplicemente in un'isola ecologica (armati di cacciavite, tronchesi e martello :-P).

Per altro colgo l'occasione per dire che la maggior parte delle librerie di Arduino sono rilasciate sotto "dominio pubblico": visto che altre persone si sbattono per permettere a tutti di realizzare qualcosa, sarebbe bello (per una volta in Italia) rilasciare il codice almeno sotto GPLv2 (se non v3) di modo che tutti possano utilizzarlo senza spendere soldi (e senza farci soldi sopra). Stesso discorso vale per i vari software di controllo e ricordate che al mondo (per fortuna) non c'è solo quella schifezza di Windows®.

Simone

PS: Appena ho qualcosa che funziona, posterò anche io sul forum ;-).

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MessaggioInviato: martedì 23 marzo 2010, 12:59 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:14
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Piuttosto che pensare ad una ruota, con i problemi di ingombro già evidenziati, si potrebbero usare due pannellini montati davanti al tele, ribaltabili sull'apertura.

In pratica in posizione normale i pannellini ( uno nero per i dark e una retroilluminato per i flat ) stanno lungo il paraluce ( diciamo ai lati opposti ) e non producono praticamente alcun ingombro aggiuntivo.

Quando li si vuole utilizzare, basta ribaltarli sull'obiettivo.

Il posizionamento si potrebbe fare con delle semplici cordicelle comandate da un motorino in CC con fondo corsa, che andrebbero a contrastare una molla.

Un micro potrebbe gestire la comnicazione verso il PC e avrebbe bisogno di solo 4 porte ( attiva motore 1, attiva motore 2, 1 arrivato in posizione, 2 arrivato in posizione ). Volendo esagerare si potrebbero aggiungere altri due controlli per verificare i ritorni in sede dei due pannelli.

E' solo un'idea in più ....

Un saluto,
Marco

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MessaggioInviato: martedì 23 marzo 2010, 16:02 
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Iscritto il: martedì 13 gennaio 2009, 20:22
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Marco Paolilli ha scritto:
Piuttosto che pensare ad una ruota, con i problemi di ingombro già evidenziati, si potrebbero usare due pannellini montati davanti al tele, ribaltabili sull'apertura.

In pratica in posizione normale i pannellini ( uno nero per i dark e una retroilluminato per i flat ) stanno lungo il paraluce ( diciamo ai lati opposti ) e non producono praticamente alcun ingombro aggiuntivo.

Quando li si vuole utilizzare, basta ribaltarli sull'obiettivo.

Il posizionamento si potrebbe fare con delle semplici cordicelle comandate da un motorino in CC con fondo corsa, che andrebbero a contrastare una molla.

Un micro potrebbe gestire la comnicazione verso il PC e avrebbe bisogno di solo 4 porte ( attiva motore 1, attiva motore 2, 1 arrivato in posizione, 2 arrivato in posizione ). Volendo esagerare si potrebbero aggiungere altri due controlli per verificare i ritorni in sede dei due pannelli.

E' solo un'idea in più ....

Un saluto,
Marco
Ciao Marco, guarda, mi hai tolto le parole di bocca come si suol dire.
E' tutto il giorno che penso ad una soluzione del genere, anche se leggermente differente.
Alla fine non vorrei dire una scemata, ma se noi realizziamo un coperchio con il foglio flat e sul retro un bel foglio che non lascia passare la luce, chiudendo il coperchio con le modalità che tu dici, se è acceso il flat serve per fare i files flat, se è spento si possono fare i files dark.
Quindi, ci occorre un motorino piccolissimo il quale sarà comandato nelle 2 direzioni, con 2 microinterruttori fine corsa che anche aprono la corrente per il ritorno nell'altra direzione.
Inoltre prendendo il segnale da uno o dall'altro micro, potremmo a software indicare se il coperchio è aperto o meno.
Ultima considerazione: un canale sarà dedicato per un relè che accenderà e spegnerà il foglio flat.
Il coperchio verrà azionato da una barretta filettata montata in asse al motorino.
Che ne dite??
Un saluto.
Emilio

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MessaggioInviato: martedì 23 marzo 2010, 16:37 
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In effetti un pannello per flat spento assomiglia molto ad un tappo per dark ........ :D :D !!

Ottima idea !

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MessaggioInviato: martedì 23 marzo 2010, 17:16 
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Marco Paolilli ha scritto:
In effetti un pannello per flat spento assomiglia molto ad un tappo per dark ........ :D :D !!
Ottima idea !
No un momento :) se ho detto una castronata basta dirlo :)
Dici che la superficie del foglio flat anche se non illuminata non risulta sufficientemente scura per la ripresa dei dark?
Oltretutto come già detto in precedenza, questo sistema non è che voglio realizzarlo per i flat, ma soprattutto per i dark.
I flat si possono fare prima o dopo e si fa presto a farli.

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