Renzo ha scritto:
weega ha scritto:
Renzo ha scritto:
Poiché l'incrocio non avviene nel centro vuol dire che i fili sono di lunghezza diversa. Avrai le punte leggermente diverse, perciò
non è detto che se decentrati allora sono di lunghezza diversa, ci avevo pensato mentre rispondevo (vedi allegato)

Poi a meno di aver fatto errori madornali ce ne vuole per avere una differenza apprezzabile tra i due fili: in prossimità di un diametro di riferimento la famiglia di corde parallele ad esso contiene corde con lunghezze molto simili.
ciao
dan
Se guardi il tuo disegno vedi che i fili sono sì di lunghezza uguale ma le lunghezze che partono dal centro sono di lunghezza diversa con il risultato che avrai gli spykes asimmetrici.
Comunque questo, eventualmente, si verifica di più sulle stelle particolarmente luminose
cosa intendi per "le lunghezze che partono dal centro sono di lunghezza diversa"?
in ogni caso se le due linee (dotate di spessore) sono lunghe uguali (e quindi hanno la stessa superficie) non avrò gli spikes asimmetrici: la forma degli spikes è dettata dalla diffrazione sull'ostacolo, non conta la sua posizione*.
Non mi piace parlare in termini matematici, ma la forma degli spikes è proporzionale alla trasformata di fourier dell'ostacolo davanti all'obiettivo e come tale non dipende dalla sua posizione.
Provare per credere.
Anzi, propongo un esperimento per i possessori di telescopi con lastra correttrice: preparate delle croci di cartoncino nero da appoggiare sulla lastra mentre fotografate puntando verso lo zenit. Vedrete che attorno alle stelle luminose si formano gli spikes come nei newton e tali spikes sono indipendenti da dove posizionate tale ostacolo sulla lastra (cambia solo l'orientamento degli spikes in funzione dell'orientamento dell'ostacolo di cartoncino).
ciao
dan
*: una delle tecniche di indagine più utilizzata per dimensionare particelle piccole (micrometri, nanometri o addirittura angstrong) è lo scattering -o diffusione-, in tutte le sue salse. Tale tecnica funziona proprio perchè siccome si va ad analizzare la trasformata di fourier del fascio incidente, non è importante conoscere la posizione del bersaglio (che se microscopico è impossibile da determinare)