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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 19 ottobre 2010, 13:49 
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Iscritto il: martedì 6 maggio 2008, 11:59
Messaggi: 9268
Località: San Francesco al Campo [TO]
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao a tutti,
ritiro su questo thread perché recentemente sono entrato in possesso di una QHY5 (ossia una Magzero MZ-5M non brandizzata). Stamattina l'ho smontata perché ieri sera con un amico abbiamo fatto una ripresa di Giove (con il suo Vixen 102M con barlow Televue 2X), e ci siamo accorti che il sensore era un po' sporco.
Così stamane, prima di andare in ufficio, armato di kit di pulizia delle lenti (acqua distillata con alcune gocce alcool puro al 95%, pennello a pompetta e cartine ottiche) ho tolto un po' di schifezze dal sensore. Mentre facevo questa operazione ho fatto delle foto alla camera smontata e sembra proprio predisposta al raffreddamento.
Ecco una foto dei pezzi:
Allegato:
Commento file: I due pezzi del case
qhy5_0.jpg
qhy5_0.jpg [ 187.59 KiB | Osservato 1649 volte ]

Quando ho ribaltato l'elettronica ho trovato la bella sorpresa: il sensore è scoperto! C'è una finestrella che porta direttamente alla base del chip:
Allegato:
Commento file: La finestra sotto il chip
qhy5_1.jpg
qhy5_1.jpg [ 246.03 KiB | Osservato 1649 volte ]

Non ci sono altri componenti e il case è sostanzialmente vuoto:
Allegato:
Commento file: Un'altra foto della finestrella del PCB
qhy5_2.jpg
qhy5_2.jpg [ 243.23 KiB | Osservato 1649 volte ]

I pochi condensatori e il LED sporgono sono da una parte, lasciando molto spazio di manovra:
Allegato:
Commento file: I componenti "sporgenti"
qhy5_3.jpg
qhy5_3.jpg [ 329.74 KiB | Osservato 1649 volte ]


Quello che mi è venuto in mente è di tornire un nuovo case, sul cui fondo sia presente un tassello solidale con la scocca la cui testa vada a puntare contro la base del CMOS. Esattamente come si fa per il dito freddo dell'UAI-CCD.

I problema che vedo in questa realizzazione è lo stesso contro cui combatto con l'UAI-CCD, la condensa: anche anteponendo un filtro IR-Cut lungo l'apposita filettatura, di fianco all'USB e alla ST4 (ma anche dentro gli stessi connettori) l'aria passa e si porta dietro l'umidità che va a condensarsi esattamente sulla parte raffreddata: il CCD.
Magari utilizzando una peltier molto piccola (ma non ne ho trovate di dimensioni inferiori ai 30x30mm) senza darle tutta la corrente che vorrebbe (la suddetta 30x30 viaggia a 3A per 27W) si potrebbe abbassare la temperatura del sensore di 10°C (rispetto all'ambiente). Ma la domanda è: servirà?

Volendo, una soluzione intermedia, potrebbe essere quella di realizzare solo il case senza mettere alcuna peltier: ma dando al CMOS una superficie su cui sfogare il calore, potrebbe aiutare a contenere il rumore termico.

...pensieri in libertà...

Simone

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Simone Martina
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MessaggioInviato: martedì 19 ottobre 2010, 14:30 

Iscritto il: lunedì 9 marzo 2009, 13:44
Messaggi: 6525
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Come progetto non mi sembra assurdo...a me sta arrivando una mz5c usata e potrebbe essere interessante la prova...

Magari il buon Giuliani potrebbe darci lumi sulla sua esperienza :lol:

Per la condensa si potrebbe inserire un sacchetto di silca-gel :roll: :mrgreen:

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Cieli sereni, Elio.
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MessaggioInviato: martedì 19 ottobre 2010, 14:37 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
molto molto molto interessante!
io stavo aspettando qualche realizzazione pratica per capire le prestazioni del sensore raffreddato in termini di sensibilità e rumore, ma mi sa che l'unico modo per scoprirlo è comprarmelo :P

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MessaggioInviato: martedì 19 ottobre 2010, 14:45 

Iscritto il: lunedì 9 marzo 2009, 13:44
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Bhè sei abbastanza vicino...io lavoro a Roma...

Se prometti di non scassarla :mrgreen:

P.S: deve ancora arrivare, eh!

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MessaggioInviato: martedì 19 ottobre 2010, 14:51 
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Iscritto il: martedì 6 maggio 2008, 11:59
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Elio ha scritto:
Per la condensa si potrebbe inserire un sacchetto di silca-gel :roll: :mrgreen:

Guarda, io nella UAI-CCD ci ho messo di tutto, ad un certo punto, preso dalla disperazione, ho persino messo i grani di SilcaGel senza sacchetto, praticamente riempivano la camera fredda: niente da fare, la condensa si formava sempre.
Adesso sto percorrendo una strada decisamente più sperimentale, ma finché non ho finito gli esperimenti preferisco non parlarne. :mrgreen:

Per altro, pour parler, si potrebbe adottare una via decisamente oscura: il raffreddamento ad acqua! :D

Visto che il case della QHY5 è praticamente vuoto, invece di piantar malamente una peltier (che per esperienze è molto rognosa e fragile) si potrebbe fare in modo che il dito freddo sia percorso da due fori che sfociano in una vasca di scambio sottostante il sensore (si fa tutto con il tornio e un buon trapano).
Fuori dal case invece spunterebbero due bocchette da allacciare, per esempio, ad un sistema di raffreddamento per processori da PC.
Insomma si andrebbe ad utilizzare una pompetta già fatta....

Lo so... è una follia.

Simone

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MessaggioInviato: martedì 19 ottobre 2010, 15:01 
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grazie per la disponibilità, ma se è nuova e in garanzia mi piange il cuore a metterci mano... magari a trovarne una vecchiotta (anche se l'intervento mi sembra eccezionalmente banale, e la peltier ce l'ho già)

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MessaggioInviato: martedì 19 ottobre 2010, 15:03 
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gaeeb ha scritto:
...
Per altro, pour parler, si potrebbe adottare una via decisamente oscura: il raffreddamento ad acqua! :D
....

Simone


più che altro non risolve il problema della condensa, garantisce solo uno scambio più efficiente.
Considera che se la camera non è ermetica il silica gel non serve a nulla!

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MessaggioInviato: martedì 19 ottobre 2010, 15:21 
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andreaconsole ha scritto:
più che altro non risolve il problema della condensa, garantisce solo uno scambio più efficiente.
Considera che se la camera non è ermetica il silica gel non serve a nulla!

Beh, con il raffreddamento ad acqua si toglie il calore... invece con la peltier si scende di temperatura. Magari si può ottenere un buon compromesso sottoalimentando la peltier.
Concordo sul SilicaGel, infatti, se si intende operare sulla Magzero, secondo me è meglio optare per un intervento la cui intrusività è alquanto ridotta: onde evitare di risolvere un problema e portarne altri 3. :|

Simone

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in effetti ad essere pignoli la peltier complessivamente scalda e non poco, quindi, magari potrebbe essere una buona idea lasciarla dentro la camera: in questo modo si raffredda il sensore ma si scalda la camera (aumentando la capacità dell'aria interna di trattenere umidità). Chissà che non sia meglio di raffreddare il tutto come si farebbe invece con un sistema a liquido (o tu intendevi dire esattamente il contrario?)
Comunque concordo sul fatto che cercherei di non aprire aperture nella scocca originale

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MessaggioInviato: martedì 19 ottobre 2010, 16:06 
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andreaconsole ha scritto:
in effetti ad essere pignoli la peltier complessivamente scalda e non poco, quindi, magari potrebbe essere una buona idea lasciarla dentro la camera: in questo modo si raffredda il sensore ma si scalda la camera (aumentando la capacità dell'aria interna di trattenere umidità). Chissà che non sia meglio di raffreddare il tutto come si farebbe invece con un sistema a liquido (o tu intendevi dire esattamente il contrario?)
Comunque concordo sul fatto che cercherei di non aprire aperture nella scocca originale

A parte che io puntavo a rifare la scocca orginale :-P, ma avendo a mia disposizione un tornio ed un tornitore annoiato (mio padre in pensione), il problema di rifare dei pezzi non mi preoccupa :-D.
Più che altro, pensavo al raffreddamento a liquido, in luogo della peltier, perché la cella tende ad essere molto delicata e, sebbene il case della Magzero sia praticamente vuoto, penso che diventi una rogna lavorare così nel piccolo.
Con il raffreddamento ad acqua, il case della camera ha come ingombro solo il "dito" che tocca il sensore, mentre la dissipazione può essere messa anche a mezzo metro di distanza dentro una scatola a parte. Insomma, sto cercando una soluzione che mi permetta di lavorare più comodamente.

Su rs-online ho trovato queste due:
Peltier 8x8mm 20,49€
Peltier 15x15mm 19,16€

Quella più piccola, potrebbe essere più facile da gestire, sia elettronicamente sia meccanicamente (penso si possa includere nel case della magzero). Ma sicuramente bisogna trovare un modo per far scendere la temperatura di massimo 10°, cercando di mantenere il CMOS al minimo sopra i 6°C.
Per la mia esperienza, scendere oltre i 4°C vuol dire condensa e guai.

Simone

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